Riconoscimenti ad Andreina Marigliani, Maria Teresa Barone ed Alice Tomassini
Premio Domina e Lions Chef
Si è svolta sabato 9 marzo, presso l’Auditorium dell’Istituto Superiore “Apicio Colonna Gatti con il patrocinio delle Regione Lazio e dei Comuni di Anzio e di Nettuno, il “Premio Domina” con la consegna di tre importanti riconoscimenti a donne che si sono distinte nel campo del sociale, dell’imprenditoria e della cultura. L’evento, giunto alla sua terza edizione, è stato organizzato dal Lions Club Anzio Nettuno Host e dall’IIS “Apicio Colonna-Gatti, e per la prima volta, anche con la collaborazione del Liceo “Chris Cappell College”. E’stata una serata speciale a cui ha partecipato un folto pubblico accorso per rendere omaggio “all’Universo Femminile” ed al loro lungo cammino fatto di conquiste politiche, sociali, ed economiche, senza dimenticare le donne oggetto di discriminazione e violenza.
Il “Premio Domina”, che ormai sta entrando con forza nella tradizione cittadina, è stato presentato dall’ideatore, Prof. Biagio BARRA che ha anche moderato la tavola rotonda dal tema: “La cura della fragilità”. L’impegnativo tema è stato trattato da professionisti affermati ed esperti: la Dott.ssa Loretta Giacomozzi (Assistente sociale responsabile dei processi formativi), la Dott.ssa Maria Rosetta Spina (Psicologa e psicoterapeuta), il prof. Sergio De Filippis (Direttore sanitario Clinica Neuropsichiatrica “Villa Von Siebenthal”) e il Dott. Giovanni Del Giaccio (Giornalista).
Gli illustri relatori hanno da subito catturato l’attenzione del pubblico coinvolgendolo emotivamente attraverso la narrazione della fragilità umana sviluppata in tutte le sue forme, attingendo esempi, a volte molto forti, dal proprio vissuto professionale, umano e personale. Tutti i relatori hanno convenuto sull’importanza e sulla centralità della famiglia “il più importante presidio” atto a prevenire con il dialogo, l’amore, la sensibilità e la comprensione reciproca queste striscianti e subdole forme di profondo malessere. Certamente la famiglia da sola non può essere risolutiva in tutti i casi, ma senza di essa i vari specialisti non potrebbero andare molto lontano.
Al termine della tavola rotonda è seguita la premiazione nelle tre categorie: donne che si sono distinte per capacità organizzativa, gestionale ed innovazione nell’ambito dell’assistenza; donne che si sono distinte per impegno, umanità e dedizione nell’ambito del sociale; donne che si sono distinte per creatività ed intraprendenza nell’ambito professionale.
Per la prima categoria è stata premiata Andreina Marigliani, Direttrice del Centro di accoglienza Don Orione di Anzio, con la seguente motivazione:“Con benevolenza, costanza, umiltà e professionalità, da più di 20 anni presiede e coordina il gruppo dei volontari del MOV (Movimento Orionino di Volontariato) che sono la colonna portante del centro di accoglienza Don Orione di Anzio. Per aver dato prova di grande sensibilità e vicinanza alla comunità locale nel cercare di sostenere e garantire il reinserimento sociale di tante persone in difficoltà”.
Nella seconda categoria il premio è andato a Maria Teresa Barone, volontaria, Presidente dell’associazione OltreMente, con la seguente motivazione: “Per l’impegno profuso nel realizzare, sostenere e promuovere iniziative ricche di umanità, il cui unico obiettivo è quello di migliorare le condizioni di vita dei più fragili”.
Il terzo riconoscimento è stato assegnato alla Dott.sa Alice Tomassini con la seguente motivazione:“Regista ed autrice creativa e intraprendete, che ha saputo affermarsi a livello internazionale con il suo documentario “Kordon”, nel quale, grazie al suo stile narrativo unico, è riuscita a delineare un’emozionante ritratto di resistenza, coraggio e solidarietà femminile”.
Una menzione d’onore speciale è stata tributata anche alla giovanissima Benedetta Barone, 14 anni, atleta anziate che ha conquistato due titoli mondiali di Windsurf nella Overall Under 16 e nella Course Race Under 19 nei Mondiali recentemente svolti in Australia. Ragazza che per passione, dedizione, impegno e risultati conseguiti è orgoglio per tutta la cittadinanza e in particolare si pone quale esempio per i nostri giovani.
Quindi il Dott. Antonio Reppucci, Presidente della Commissione Straordinaria della Città di Nettuno, nel suo intervento ha voluto portare l’apprezzamento e il plauso della città alle donne premiate che sono esempio vivido di valori che sempre più vengono meno: impegno, sacrificio, amore per la comunità.
Il “Premio Domina” si è concluso con una coinvolgente esibizione musicale degli studenti delle classi di musica d’insieme del Liceo Chris Cappell College, diretti magistralmente dal prof. Vincenzo Corsiache, in un crescendo, hanno concluso la loro esibizione sulle trionfali note della Marcia di Radetzky accompagnati all’unisono dal battito delle mani del festoso pubblico.
La serata è proseguita presso la sala da pranzo dell’Istituto con la Cena di Gala denominata “Lions Chef”, evento riservato ai soci Lions ormai alla sua quarta edizione. Le ragazze ed i ragazzi dell’Istituto, suddivisi in due squadre e guidati dai loro docenti, si sono confrontati in un percorso enogastronomico tra sapori e tradizioni nella presentazione delle proprie creazioni culinarie, nella cura del servizio a tavola e nell’accoglienza.
L’evento ideato dal Lions Club Anzio Nettuno Host ha così offerto alle studentesse e agli studenti in formazione l’opportunità di accedere ad un’esperienza singolare e gratificante che ha consentito loro, per la prima volta, di entrare in contatto e confrontarsi con una realtà che verosimilmente sarà consuetudine nel loro futuro professionale; inoltre, con la donazione all’Istituto degli utili della serata, sarà possibile acquistare attrezzature professionali che andranno a migliore la dotazione organica dei laboratori didattici.
La sfida ha avuto il sapore ed il brivido della sempre tiratissima partita di calcio: Napoli - Roma. Infatti, si sono confrontati due Menù, quello “Azzurro”, tratto dalla tradizione culinaria partenopea e quello “Rosso” tratto dalla tradizione culinaria romana. La partita è stata molto combattuta ed è terminata con un pareggio, un meritatissimo ex equo delle due squadre in competizione e con la consegna a tutti gli studenti partecipanti, da parte della Dirigente Scolastica dell’Istituto Alberghiero, Dott.ssa Renata Coppola e del Presidente del Lions Club Anzio Nettuno Host, Dott. Massimo Barbato, degli attestati di merito valevoli quali crediti formativi per l’esame di maturità. Riconoscimento ampiamente meritato dai ragazzi per capacità ed impegno e risorsa determinate per l’ottima riuscita dell’evento.
Il Presidente del Lions Club, in un breve intervento finale, ha voluto ricordare agli intervenuti l’impegno diuturnamente sviluppato da circa 1,4 milioni di volontarie e volontari che nel mondo hanno abbracciato la causa lionistica impegnandosi a dedicarsi a favore del prossimo per migliorare la salute, il benessere, rafforzare le comunità, supportare le persone più bisognose ed incoraggiare la pace e la comprensione nel mondo. Attività di “servizio” che dal 1917 contraddistingue lo spirito lionistico.
A questo punto, terminata l’ufficialità della serata, le ragazze ed i ragazzi hanno scaricato lo stress accumulato nel corso dell’impegnativo servizio con piacevoli manifestazioni di gioia e di giubilo che hanno concluso allegramente l’interessante serata.
L’Addetto Stampa
Ermanno Patrizio
Il libro di Marco Aime si occupa ancora di razzismo
Razzismi ed identità
Marco Aime, “Classificare, separare, escludere. Razzismi ed Identità”, Einaudi, Torino 2021, pp. 227, Euro 21,oo.
“E’ triste, in un terzo millennio già avanzato, doversi ancora occupare di razzismo. Purtroppo la storia non è maestra di vita, e noi comunque siamo dei pessimi allievi. Infatti, abbiamo assistito troppe volte al ripetersi degli stessi tragici errori del passato. Ciò non significa che si debba gettare la spugna e ci si debba arrendere allo spirito dei tempi” (prefazione p. VII). Il razzismo, come dice questo incipit, torna e ritorna, e ogni volta lo fa con forme ed elementi diversi, coniugando motivi e superstizioni antiche con motivazioni e pregiudizi nuovi e attuali.
Forme di razzismi, di etnocentrismi hanno modificato quelli precedenti, hanno aggiunto qualcosa; si pensi p. es. alla rete e ai social, a quanti rancori, odi e frustrazioni queste nuove tecnologie riescono a veicolare oggi nel mondo: una cosa impensabile fino a 15-20 aa fa. Si pensi a molto tempo prima, agli albori del razzismo odierno,durante il medio evo quandol’Altro era tale per motivi religiosi, o superstiziosi; oppure agli albori del Rinascimento fino a metà 700, quando, soprattutto in Spagna, Francia e Portogallo il razzismo si identificòcon il sangue (allora agli ebrei, moriscos, indios e neri mancava la ‘limpieza de sangre’ -cfr. p. 13 e sgg.-). Poi con l’illuminismo e l’entrata in campo delle scienze il razzismo diviene una questione biologica: la discriminazione diviene oggettivamente genetica. Con il razzismo precedente ci si poteva assimilare, emendare o convertire, con il razzismo biologico ciò non è più possibile: le insufficienze e l’inferiorità razziali sono inscritte, tangibili e riscontrabile nelle classificazioni della biogenetica e nel colore della pelle, non ci si può sottrarre. Linneo, Buffon, Varey, Jouquinot, De Goubinau, il nostro Lombroso, tutti indaffarati a classificare, elencare i crismi, casi, tassonomie, biometrie, i tratti somatici, caratteriali, cromosomici e gli altristigma della diversità. L’Altro non è più solo il barbaro, l’ancestrale xenos, l’anti Dio (il ns Dio), è, scientificamente, incontrovertibilmente il‘diverso da noi’ da espellere, e i ‘nuovi mondi’ ci portano a conoscenza di altre pigmentazioni, altri tratti somatici, altre tipologie comportamentali (cfr. da p. 27 a 40).
M. Aime, docente di Antropologia culturale all’Univ. di Genova percorre con un taglio antropologico e storico il razzismo di ieri confrontandolo con quello di oggi: il razzismo capitalistico post coloniale, lo schiavismo, il razzismo d’annientamento, eliminazione o della separazione (apartheid) e di deportazione, il ‘nanorazzismo’ identitario (cfr. p.183), o quello declinato in senso istituzionale e giuridico (le leggi razziste), il razzismo da stadio (cfr. pp. 3 e 4 e da p. 221 a 226), fino a un “nuovo razzismo riformulato sul piano delle differenza culturale, che, aggirando il vecchio biologismo, opera con o senza riferimento alla razza nel senso stretto del termine”(p. 105). Quindi un neo razzismo che fonda più le sue spiegazioni nella storia e nella cultura: un razzismo più identitario basato più diieri sull’etnocentrismo, sul confine, sul suprematismo, l’autoctonia, ma non per questo meno gerarchicizzante, classificatorio, escludente, criminale e classista.L’equivoco ideologico della ‘razza’ permane con tutto il suo portato di inumanità, declinato in forme più adatte ai nuovi assetti delle politiche, della globalizzazione e della mondializzazione.Il razzismo di oggi ha mille declinazioni e mille derive, risulta così più difficile ammettere che “la specie umana è sempre stata in cammino…da quando abbiamo lasciato l’Africa oltre settanta mila anni fa, la nostra è una storia di movimento…Ogni cultura umana è di per sé multiculturale, in quanto contiene al proprio interno elementi presi da altre culture, anche il nostro patrimonio genetico è il prodotto di una lunga sequenza di scambi…un meticciato tale da non rendere più chiaramente distinguibili i confini tra i gruppi”(p. 88)
Giuseppe Chitarrini
Intervenga il Comune
Nella notte del 13 marzo i militanti di CasaPound Anzio-Nettuno si sono resi protagonisti di una azione di denuncia contro il degrado e l’inquinamento sul territorio. I militanti hanno affisso uno striscione che recita “No all’indifferenza per l’indifferenziata” presso via della Spadellata nella zona Padiglione ad Anzio. La strada è infatti oggetto di una vera e propria discarica abusiva dove subumani senza coscienza scaricano rifiuti ai suoi bordi tra l’indifferenza del Comune e l’impotenza della politica locale inesistente se non commissariata. Richiediamo al Comune un immediato intervento sollecitando e segnalando alla Provincia e alla Regione Lazio suddetta strada, per la rimozione dei rifiuti e il mantenimento del decoro che merita il nostro territorio. Ci rendiamo disponibili oltre ad aiutare nella rimozione fisica dei rifiuti anche nell’opera di sensibilizzazione e cultura dell’ambiente, colpevolmente carenti nei Comuni di Anzio e Nettuno.