La società civile chiede un tavolo permanente
Co-programmazione
È passato ormai un anno e mezzo dallo scioglimento per mafia dei nostri due comuni e temiamo si cominci a respirare un’aria di rassegnazione. Come associazioni, forze politiche e cittadini da sempre impegnati nella lotta alle mafie, non abbiamo mai smesso di interrogarci sulle possibili strade da intraprendere per risollevare le nostre città. Facendo nostri gli insegnamenti di Don Ciotti, siamo convinti che il prezioso lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura non riesca da solo ad estirpare alla radice i fenomeni mafiosi. Per questo servono soluzioni e politiche strutturali, in particolare sociali e culturali, che solo la sinergia tra politica, associazioni e società civile può portare avanti.
Le due commissioni straordinarie hanno avviato un importante lavoro di collaborazione tra istituzioni e terzo settore. Tuttavia, entrambe le città sono dotate di regolamenti oramai vecchi, che non recepiscono le novità amministrative introdotte dal Codice del Terzo Settore e dal DM 72/2021, le quali disciplinano gli strumenti della co-programmazione e della co-progettazione, volti a rafforzare la sinergia tra enti locali e associazioni. Senza una programmazione e un’organizzazione adeguata il rischio è di disperdere gli sforzi compiuti.
A questo proposito, dopo un lungo percorso di confronto e dialogo tra di noi, maturato in diverse discussioni pubbliche, abbiamo deciso di chiedere alle due commissioni straordinarie di organizzare e normare, anche attraverso appositi regolamenti, un tavolo permanente per la co-programmazione e la co-progettazione.
Il fine è in primo luogo quello di analizzare in maniera più capillare i bisogni sociali e culturali del territorio, facendo leva sul patrimonio di conoscenze ed esperienze delle associazioni che da anni operano su queste tematiche. In secondo luogo, riteniamo che in questo modo possano essere co-progettati servizi e attività più efficienti ed efficaci, in particolare in quei contesti più problematici privi di servizi e presidi socio-culturali, che rappresentano i fondamentali anticorpi contro la mafia.
Alternativa Per Anzio
ANPI Anzio Nettuno
Baraonda Associazione di
Resistenza Culturale
Coordinamento antimafia
Anzio-Nettuno
C.U.R.A Rete sociale
Legambiente -
Circolo Le Rondini
Associazione Meet
Movimento 5S Anzio
Rete#NoBavaglio
Lista Marchiafava
Insieme 2019
Nettuno Progetto Comune
Patto per Nettuno
Carla Giardiello,
segretaria PD Nettuno
Scout Agesci Anzio-Nettuno
Sinistra Italiana
Anzio-Nettuno
La notizia dopo la Corte di Appello che ha confermato le 34 condanne
Proroga del Commissariamento
Sulla proroga del commissariamento dei Comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese.
- Il Segretario regionale del Lazio di Sinistra Italiana Danilo Cosentino sulla notizia della proroga del commissariamento dei comuni costieri, continua -
Sinistra Italiana da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni.
Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.
Danilo Cosentino
Segretario regionale di
Sinistra Italiana Lazio