LAVINIO MARE DA RISPETTARE
a cura di Giuseppe Coppeta
LAVINIO MARE IL RISVEGLIO
PRIMAVERILE CON LE API INPOLLINATRICI
Come risaputo, con la Primavera e con le piante e fiori che germogliano, si risvegliano anche le api ovvero gli insetti impollinatori. In questi primi giorni di Primavera, impazzano allarmi per la presenza di insetti scambiati per “calabroni” che allarmano genitori, insegnanti e gli stessi bambini delle varie scuole. Niente paura, non avete nulla da temere anzi, la presenza di questi insetti e loro nidi sparsi per le vie di Lavinio mare e con maggior presenza in quella di Lungomare Celeste e Piazza Sant’Anastasio, non sono altro che “api muratrici” e “impollinatrici”. Queste api non producono miele ma impollinano fiori e piante mille volte di più delle api da miele. Ci sono state segnalazioni anche alla Polizia Locale di Anzio che richiedono un loro intervento per delimitare le zone e far intervenire ditte specializzate per la “disinfestazione”. Il “Comitato Piazza Lavinio per Anzio” ha inviato una email alla Polizia Locale di Anzio, manifestando il proprio disappunto a riguardo la segnalazione a loro inviata da parte di Associazioni del luogo che richiedevano una “disinfestazione”. Si rammenta che questo varietà di api, oltre a non essere aggressive, sono solitarie, non hanno api guerriere a difesa dei loro nidi e oltretutto il loro pungiglione non contiene veleno, cosa sempre presente nel pungiglione delle api comuni da miele. Viva la Primavera evviva le api…
VIA DELLA SPADELLATA NON SOLO RIFIUTI E
INQUINAMENTO
Purtroppo la situazione in questa zona diventa sempre più grave e di difficile sopportazione per chi ci abita. A nulla è valsa inviare PEC alla Polizia Locale di Anzio, alla Polizia Locale Città Metropolitana di Roma con sede in Lavinio Stazione e a quella di Roma, un disinteressamento totale come se quel luogo, quei rifiuti e quelle famiglie che vi abitano, non appartenessero a questo Mondo.
In questa zona ghettizzata e oramai terra di nessuno, oltre ai rifiuti di ogni genere tra cui quelli considerati pericolosi e altamente inquinanti, continua ad essere utilizzata per cannibalizzare auto di grossa cilindrata per ricavarne pezzi di ricambio da vendere sul mercato nero. In questo ultimo mese possiamo trovare in bella vista una carcassa di una Jeep e una serie di sacchi neri con dentro rivestimenti interni e intere bobine e strumentazione elettroniche di un’autovettura a marchio Alfa Romeo che se utilizzate su altre autovetture circolanti, ad un eventuale controllo da parte delle Forze di Polizia, potrebbero far emergere il reato di furto e ricettazione e per questo vengono non utilizzati e abbandonati in zone come quella della Spadellata. Vero è che situazioni analoghe si stanno verificando in tutte Italia e già nell’anno appena trascorso e senza andare molto lontano, i Carabinieri di Tivoli hanno arrestato due meccanici colti in flagranza di reato e con le mani sporche di grasso intenti a cannibalizzare più autovetture nella propria officina. I Cittadini che vivono in questa zona si chiedono se e quando il Comune di Anzio vorrà finalmente mettere fine a questo obbrobrio bonificando l’area e ovviamente, dare il via al controllo da remoto per prevenire e scongiurare il continuare a inquinare e ghettizzare questa zona.
Comunque una cosa è certa, non ci fermeremo di denunciare questa oscenità e l’inattività di chi ha il compito e il dovere del controllo del territorio.
PIAZZA LAVINIA, UN CITTADINO INCIAMPA IN UNA BUCA E SI FERISCE IL COMUNE INTERVIENE E RIPRISTINA LO STATO DEI LUOGHI
Erano anni che tra un inciampo e l’altro nelle buche mancanti di sanpietrini, alla fine c’è scappato il ferito. Il nostro “giovane anziano” concittadino Bigoli Luciano nel percorrere la Piazza Lavinia, è rimasto vittima di una delle due buche da tempo immemorabile presenti nella pavimentazione composta da sanpietrini. La vittima e portatore di occhiali da vista, nell’inciampare ha sbattuto la faccia a terra con la rottura degli occhiali procurandosi lesioni al viso e all’occhio destro, subito soccorso dai presenti, ha preferito non chiedere soccorso al 118 salvo poi autonomamente recarsi all’ospedale di Latina per il trauma subito, per il forte dolore e le cure del caso. Certamente l’accaduto non fa onore al Comune di Anzio, al contrario lo dimostra il nostro concittadino ferito che non ha voluto chiedere nessun risarcimento all’Amministrazione comunale per l’incidente occorsogli per la responsabilità e negligenza dell’Amministrazione comunale. Bisogna anche ammettere che la Polizia Locale di Anzio, avvisata per email dal responsabile del “Comitato di Piazza Lavinia per Anzio”, ha il giorno stesso messo in sicurezza le due zone della piazza Lavinia e il giorno dopo ha fatto intervenire i responsabili dell’ufficio manutenzione strade del Comune di Anzio. In un Paese che si rispetti, chi è deputato a salvaguardare il territorio, ha il dovere e l’obbligo di evitare certi inconvenienti che minano la sicurezza e l’integrità fisica delle persone. Questo controllo da parte degli addetti alla manutenzione in questo frangente e seppur in assenza della Politica, non “deve” mai mancare…