SIMPOSIO
Giuliana Bellorini
Coordinatrice corrispondente
del salotto sede del Simposio
“Una nuova volontà di essere”
Si raccomandava in una trasmissione televisiva dedicata alla vecchiaia, età oggi giorno indefinita. Come quando noi stessi, non più giovani e trasformati fisicamente, cerchiamo di ri-ambientarci e, come in questo periodo, attraverso la contemplazione della natura in fiore. La primavera nella sua bellezza ci svela il segreto dell’eterno ritorno, facendo nascere in noi “una nuova volontà di essere”. Gli alberi spogli, addormentati nella nebbia invernale, si sono rivestiti di teneri colori, che si faranno sempre più intensi con il caldo dell’estate. Ogni cosa palpitante varierà il suo aspetto nel trascorrere dei giorni, portando ai nostri occhi la bellezza di ogni nuova stagione.
L’albero, crescendo, si è irrobustito e, nonostante l’imprevedibilità delle condizioni atmosferiche abbiano determinato la sua forma e l’essere più o meno generoso di frutti, col trascorrere degli anni, invecchiando e modellato dai segni del tempo, si farà più maestoso. Ci commuoviamo nel pensare a quell'albero, testimone di una storia più antica della nostra. E quando abbandonerà nuovamente le sue foglie, pronto per il sonno dell’inverno, sarà per noi un invito alla riflessione per meditare sull’essenza che rende unica ogni specie vivente. Come il mistero della Pasqua, vissuto in questi giorni, ci avvicina al sentimento del Sacro, che trova nel respiro di ogni cosa il mistero della vita.
Giuliana
Domenica 14 aprile - ore 17:00
Simposio in Via Venezia, 19 Lido di Cincinnato - ANZIO
Nell’ambito della programmazione del Simposio è prevista la proiezione del cortometraggio di Tiziana Bartolini (soggetto e regia)
‘MARISA RODANO.
UNA DONNA DELLA REPUBBLICA’
realizzato con un progetto dell’Associazione NOIDONNE TrePuntoZero
Insieme all’autrice partecipa all’incontro Paola Ortensi (NOIDONNE)
Sinossi del cortometraggio (15’).
Marisa Cinciari Rodano (1921-2023), staffetta partigiana e prima donna vicepresidente della Camera (dal 1963 al 1968), racconta gli anni della sua giovinezza fino alla Liberazione di Roma (giugno 1944).
La lotta al nazifascismo e la carcerazione sono testimoniate anche nell’intrecciarsi della storia d’amore con Franco Rodano, che sarà l’uomo della sua vita e padre dei loro 5 figli, e il matrimonio celebrato durante la clandestinità a dispetto delle difficili condizioni e nonostante il parere contrario della sua famiglia.
Attraverso la viva voce della protagonista - centenaria - il cortometraggio narra la scelta del suo impegno in prima persona per conquistare la libertà e restituisce il senso profondo di un momento storico in cui quell’Italia gettò le basi della nostra democrazia, sentendosi parte attiva nella costruzione di un futuro migliore per tutta la società.
OSSERVATORIO LINGUISTICO
Rubrica aperta ai contributi
di tutti gli interessati
Parole della conoscenza
Parole della creatività
di Giancarlo Marchesini
Conoscenza. Il processo della conoscenza è stato equiparato al rizoma, un fusto orizzontale, immerso nel terreno, sul quale si sviluppano liberamente radici, rami e fiori. L’analogia è chiara: la conoscenza è un processo che non si arresta mai e, come un rizoma, procede in modo casuale: inflorescenze e ramificazioni ne determinano altre in modo spontaneo e imprevedibile. Quando leggo un libro o un saggio, le mie conoscenze si sviluppano sulla base di libere associazioni (le mie riflessioni, la bibliografia, le note a piè di pagina) che mi spingono ad affrontare argomenti simili (o anche dissimili). La conoscenza procede per balzi fortuiti che però sono incanalati dai miei interessi e, per converso, li approfondiscono e li ampliano. Questi stimoli sono accidentali, dipendono dalle mie reazioni a ciò che ho letto e dalla capacità dell’autore di far vibrare in me corde di cui neppure sospettavo l’esistenza. È quello che viene definito pensiero laterale, che non si basa su argomentazioni logiche ma sul libero procedere delle mie idee.
Abduzione. Sorge spontaneo un confronto fra una conoscenza matematico-euclidea che si fonda su assiomi generalmente accettati e una conoscenza rizomatica che si basa su reazioni immediate e non premeditate. Al quod demonstrandum erat si sostituisce il quod demonstrandum potest. Il filosofo e matematico americano Charles Sanders Peirce ha identificato con il termine abduzione (la “deduzione debole” di Aristotele) un elemento che non è contenuto nei dati del problema ma che viene aggiunto dal ricercatore per trovare una soluzione di qualcosa altrimenti inspiegabile. Da questo punto di vista Sherlock Holmes è un maestro dell’abduzione e non della deduzione (togliete tutto ciò che è impossibile e quello che resta, per quanto improbabile, è la verità).
Sherlock Holmes. Tutti sappiamo che per trovare la soluzione di un problema è meglio smettere di pensare intensamente alla soluzione e al problema in generale. La nostra mente abbandona il normale decorso logico e si affida a libere associazioni di idee. Io, ad esempio, quando non trovo una parola, una traduzione o semplicemente il bandolo della matassa, mi alzo, mi metto a camminare per casa, vado al frigorifero, lo apro, guardo cosa c’è dentro e lo richiudo senza mangiare o bere niente. In questo modo ho “anestetizzato” il pensiero logico, mi affido a libere associazioni di idee e trovo la soluzione. Si tratta di un’intuizione, ma come quella di Sherlock Holmes, guidata e ottenuta aggiungendo un elemento estraneo (che certo non sta nel frigorifero) al normale processo di conoscenza.
Creatività - Pittura. Su processi analoghi si basa la creatività. Fiumi di inchiostro sono stati versati sull’orizzonte sfalsato della Gioconda, sul suo sorriso enigmatico, su un’ipotetica somiglianza con le fattezze di Leonardo. Quanti di questi elementi hanno svolto un ruolo rizomatico nella realizzazione dell’opera? Certamente Leonardo conosceva tutte le tecniche della pittura, della matematica e della geometria. Impara l’arte e mettila da parte, recita un vecchio detto. La mescola dei colori ubbidisce a regole ben precise. Ma la scelta dell’artista è determinata dal suo io profondo, dalle sue motivazioni e dalle sue associazioni di idee.
Creatività - Musica. Le cattedrali musicali di Beethoven si fondano su un dominio totale dell’armonia sul quale si innestano motivi estremamente orecchiabili. Pensate soltanto all’inizio della Quinta o all’Inno alla gioia. Verdi ha tenuto nascosta perfino al tenore che l’avrebbe cantata alla Prima (marzo 1852, Fenice di Venezia) la melodia di La donna è mobile perché estremamente orecchiabile e ad effetto. Ma l’accompagnamento danzante di questa famosissima aria è comunque basato sulle ferree leggi dell’armonia.
Michelangelo, Thomas Mann, Dante. Immaginate soltanto quanto sarebbero anonimi i Prigioni se Michelangelo li avesse finiti e tirati a lucido come La Pietà. Le sagome incerte e abbozzate lasciano uno spazio per essere idealmente completate, secondo il proprio estro, da colui che si trova di fronte a questi straordinari capolavori. A seconda del lettore, Morte a Venezia può essere considerata una critica della senescenza o una pretestuosa affermazione di erotismo. La critica romantica vedeva l’epopea di Paola e Francesca come l’affermazione di un amore immortale. Ma quando Dante dice “quali colombe…” intende riferirsi ad anime dannate che di fatto non sono innocenti simboli della pace, ma peccatori, condannati al cerchio dei lussuriosi. E sono gli artisti che innescano in noi interpretazioni multiple, talvolta contraddittorie, proprio perché derivano dal rimescolio interiore delle loro anime. “Dobbiamo ricordare che ciò che osserviamo non è la natura stessa, ma la natura esposta al nostro metodo di indagine”. Questo aforisma di Heisenberg si riferisce tanto alla fruizione che alla creazione artistica. Una continuazione si impone, ma per ragioni di spazio la rimando al prossimo intervento.
YOUNG SOPHIA
Il pensiero dei giovani
Parli...
attraverso quei rami
intrisi di luce,
nel silenzio parli.
Ed io...
la tua lucente parola
nel silenzio
ascolto.
E con l'animo rapito,
a Te rispondo:
Grazie Signore,
per tutto quello
che ogni giorno
doni
Pino Pieri
Auguri per la Pasqua 2024