Rimane attivo il servizio di raccolta Porta a Porta
Chiuso l’Ecocentro
In seguito alle recenti disposizioni previste dal Presidente del Consiglio dei Ministri e per evitare il più possibile che i cittadini escano di casa o entrino in contatto con altre persone, il Comune di Aprilia ha deciso di chiudere l’Ecocentro comunale di via Portogallo e l’Ecosportello. Saranno sospesi, fino a nuova comunicazione, anche il servizio di raccolta degli sfalci d’erba del sabato in via Bulgaria e quello di raccolta domiciliare degli ingombranti. Garantito, invece, il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta, che rientra tra i servizi essenziali. Inoltre il Comune di Aprilia informa di aver attivato, di concerto con Associazioni cittadine e Protezione Civile, un servizio di consegna di generi alimentari per persone e nuclei familiari in condizioni di bisogno e impossibilitati a recarsi di persona presso supermercati e negozi di generi alimentari.
I cittadini che ne avessero bisogno (anziani soli, persone con disabilità o condizioni familiari tali da non potersi spostare) possono contattare il numero telefonico del Segretariato Sociale 06 92018612 (dal lunedì al venerdì ore 9:00-13:00 e il martedì e il giovedì anche dalle 15:30 alle 17:30), oppure il numero verde del Pronto Intervento Sociale 800 090 221 (attivo H24).
Il Comune di Aprilia raccomanda di chiamare solo in presenza di oggettivi impedimenti, anche al fine di non intasare le linee telefoniche. Al contempo, si invitano i cittadini apriliani ad attivare anche reti di vicinato in grado di sopperire alle difficoltà di spostamento, ferme restando le prescrizioni sanitarie diramate in questi giorni sull’uso di mascherine e guanti e sul rispetto delle distanze di sicurezza.
Il Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, invita i negozianti ad attivare – ove possibile – servizi di consegna a domicilio dei prodotti, in modo tale da risolvere collettivamente anche questa criticità, più volte segnalata dai cittadini in questi giorni. Il Comune di Aprilia ricorda, inoltre, che è attivo un numero verde regionale per la consegna a domicilio di farmaci a persone gravemente malate o con disabilità: 800 189 521.
P.N.
In vigore dal 17 marzo, può essere scaricato dal sito del Governo
Nuovo modulo di autocertificazione
Coronavirus, cambia il modulo di autocertificazione. Dal 17 marzo per uscire, tutti i cittadini dovranno anche dichiarare, nel nuovo modulo di autocertificazione, di non essere soggetti agli obblighi previsti dalla quarantena per chi è stato trovato positivo al coronavirus o per chi è entrato in contatto con una persona contagiata. Per contenere il contagio dovremmo evitare ogni contatto con gli altri e quindi rimanere tutti a casa. Tuttavia il Paese non può fermarsi, le attività principali devono andare avanti e si deve consentire di raggiungere i luoghi di lavoro a chi non può lavorare da casa propria, così come bisogna dare la possibilità di muoversi a chi ha bisogno di cure specifiche. Per questo motivo il DPCM prevede delle deroghe con riferimento agli spostamenti. E si parla di lavoro, di salute e di necessità. Sono deroghe che nascono nell’interesse della comunità e non dei bisogni del singolo, con l’eccezione di ciò che riguarda lo stato di salute di ciascuno.
È per questo motivo che si raccomanda di non spostarsi per fare una passeggiata (se lo facessero tutti ci si ritroverebbe in massa in strada) o per andare a trovare un amico. Mentre si può raggiungere l’ospedale per fare una terapia o visitare un genitore anziano se è solo e malato (e non quando ne sentiamo la mancanza). Si può andare a fare la spesa rispettando le misure di precauzione perché è necessario per la nostra salute. E per i singoli casi che ci interrogano basta che ciascuno risponda alla domanda “È davvero necessario spostarmi?” La risposta la conosciamo noi e non il poliziotto che ci ferma per il controllo. E deve essere la risposta di un singolo che si sente tutt’uno con gli altri e che antepone il bene comune al proprio.
A.P.