Monitoraggio delle polmoniti in 15-20 minuti al Campus Bio-Medico
Diagnosi precoce Covid-19
Per la prima volta in Europa il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico acquisisce un software di intelligenza artificiale per l’allerta precoce in grado di individuare i casi positivi di polmonite da Covid-19 con una sensibilità del 98.5%.
Combinando il dato fornito dal software di intelligenza artificiale sulle TC con i tamponi positivi e le altre evidenze fornite dai sintomi, si può raggiungere una corretta diagnosi di Covid-19 nel 97% dei casi.
COME FUNZIONA
Partendo dall’analisi delle immagini della TC polmonare l’algoritmo di intelligenza artificiale, elaborato in Cina a partire da una base di 1000 casi clinici di pazienti affetti da Covid-19, è in grado rispondere in appena 20 secondi.
Attraverso meccanismi di “machine learning” che effettuano un triage di tutte le TC polmonari realizzate nell’ospedale il software ne analizza i lobi, la densità, la localizzazione e altre caratteristiche delle lesioni. Il sistema è in grado di “tararsi” e migliorare progressivamente l’accuratezza finale del dato acquisito, riuscendo così a dare risposte precise e attendibili.
Il sistema di intelligenza artificiale, oltre a fornire la risposta immediata sul tipo di polmonite (virale da Covid-19 vs. altre patologie), è in grado di calcolare il volume di compromissione polmonare espresso in cm cubici e di fornire pertanto una valutazione di prognosi, miglioramento o peggioramento della situazione del paziente.
Una volta individuato il caso di lesione da Covid-19 il software invia automaticamente un alert alla postazione del medico radiologo indicando come positivo il caso.
Con questo nuovo processo i medici radiologi potranno concentrarsi immediatamente sui casi positivi, con una attendibilità del 98.5%, e verificarli direttamente. Generalmente la lettura delle TC è un lavoro gravoso per il medico radiologo e richiede tempo per un’analisi accurata, può impegnare fino a 15-20 minuti di lavoro umano per ciascuna TC che deve essere refertata.
I VANTAGGI
Grazie all’identificazione rapida dei casi positivi i medici radiologi possono attivare tempestivamente il trasferimento dei pazienti positivi negli ospedali specializzati Covid-19, oltre a instaurare le misure di quarantena e trasferire i pazienti in isolamento evitando il più possibile la contaminazione degli ambienti e il contagio di altri soggetti.
Il sistema basato sull’intelligenza artificiale offre un importante supporto alla gestione dell’emergenza.
Attraverso un confronto immediato tra la prima TC e gli esami di controllo dei pazienti ricoverati, infatti, il sistema permette di identificare in circa il 42% dei casi, i quadri di miglioramento dei pazienti ricoverati: in questo modo, quando il quadro clinico del paziente è ancora stabile e ancor prima che abbia un tampone negativo, è possibile stabilire quali di essi sono in miglioramento e possono essere trasferiti dalla terapia intensiva a quella sub-intensiva, liberando posti letto preziosi e rendendo più efficiente l’intero ospedale.
il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico mette questo importante sistema di intelligenza artificiale a disposizione di tutte le strutture sanitarie laziali e nazionali.
Le Radiologie degli altri nosocomi potranno fornire le immagini dei loro pazienti e gli esperti del Policlinico Campus Bio-Medico forniranno un riscontro.
I SUCCESSI IN CINA
Il sistema è già stato utilizzato in 40 ospedali cinesi, dentro e fuori le aree dell’epidemia. Sono stati avviati 32 progetti di ricerca e finora pubblicati 15 lavori, di cui 2 articoli pubblicati su riviste scientifiche. Il sistema ha già ottenuto il riconoscimento di 2 brevetti.
IL RUOLO DELLA AI NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
La diagnostica per Immagini è uno dei settori medici più coinvolti dallo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI), proposti in questa fase per sostenere ed aiutare concretamente i radiologi, riducendo il peso del carico di lavoro nei compiti semplici e ripetitivi e permettendo di dedicare le risorse a procedure di maggiore complessità diagnostica ed interventistica.
l machine learning, vale a dire l’apprendimento automatico dei computer a partire dalle immagini e il deep learning, ottenuto on l’uso di reti neurali artificiali multistrato, soprattutto se accoppiate alla radiomica, l’estrazione di caratteristiche quantitative dalle immagini e la loro associazione a specifici profili genetici (radiogenomica), sono l’attuale frontiera della Radiologia, in questo caso messa al servizio dell’emergenza sanitaria COVID-19.
Il Comune tratta su cifre più basse e dilazionate
Decreti ingiuntivi
In videoconferenza via Skype per risolvere i problemi economici che gravano sulle casse del Comune di Aprilia, partendo dai decreti ingiuntivi con importi milionari per oltre 9 milioni di euro. Malgrado l’emergenza legata al Coronavirus, non si fermano le attività amministrative del Comune di Aprilia, che nelle scorse ore ha mosso i primi passi per raggiungere un accordo con la Salini Costruzioni Spa e Società Iniziative Immobiliari Spa, costruttori che per l’esproprio dei terreni edificabili tra via Di Vittorio e piazza Don Sturzo risalenti agli anni ‘90, dopo una ultra decennale battaglia legale hanno presentato il conto all’ente, attraverso atti di precetto da 4 milioni 233 mila euro in forza dei titoli esecutivi dopo le prime sentenze del Tribunale nel merito. L’amministrazione ha presentato ricorso, ma parallelamente ha promosso un incontro tra le parti per sondare il terreno in vista di un possibile accordo transattivo. “L’incontro era già stato fissato – ha spiegato il sindaco Antonio Terra – ma in virtù dell’emergenza legata al Covid 19 e i relativi decreti varati dal governo, il primo incontro con gli avvocati si è svolto nelle scorse ore attraverso collegamento Skype.
Il Comune ha avanzato la sua proposta per addivenire ad un accordo prima della prossima sentenza, che è stata fissata per il 2022. Il ragionamento impostato si basa sul pagamento dell’indennità di esproprio dilazionata in più anni, partendo come base dalla cifra iniziale che ammontava a circa 2 milioni 500 mila euro, dunque al netto degli interesse e della rivalutazione, che aveva fatto salire la cifra a circa il doppio. I legali di parte valuteranno la proposta e allora potremo iniziare a ragionare. Certamente se l’interesse del Comune è quello di ridurre dove possibile il debito, quello del privato resta quello di riuscire in qualche modo a incassare le somme. La valutazione in questo senso è molto semplice: decidere se trovare un accordo e incassare una somma più bassa e dilazionata ma certa o proseguire per le vie legali, allontanando la riscossione a quel punto incerte, perché spetterà al giudice decidere”.
Un ragionamento simile riguarda il maxi contenzioso con Flavia ‘82, che solo poche settimane fa attraverso un decreto ingiuntivo trasmesso al tesoriere dell’ente aveva chiesto il riconoscimento di oltre 5 milioni di euro a titolo di indennizzo per le palazzine realizzate in zona 167 e che per effetto della rescissione contrattuale per mancata realizzazione delle opere compensative, sono tornati in possesso della parte pubblica. Un decreto impugnato dall’amministrazione, ma che non verrà discusso prima del 2023. “L’incontro con il privato in questo caso c’era stato già prima dell’emergenza – spiega Terra – pertanto il costruttore ha già una prima proposta da valutare. Logicamente, partendo dalla base originaria di 3 milioni e mezzo di euro circa, il ragionamento è accettare un pagamento spalmato su diverse annualità. Pur avendo presentato ricorso, riteniamo che cercare un accordo sia doveroso in virtù della possibilità di risparmiare risorse preziose per le casse del Comune e conveniente anche per il privato”. Se il Comune dovesse chiudere positivamente le trattative infatti potrebbe trovasi a pagare come minimo 4 milioni di euro in meno.
Francesca Cavallin