La richiesta di Pina Onotri, segretario generale del sindacato Medici Italiani, al presidente Conte e al ministro Speranza
“Disporre il tampone per tutti i medici e sanitari”
“Il Sindacato Medici Italiani ha presentato un esposto - denuncia alla Procura della Repubblica di Roma affinché siano accertati eventuali profili di responsabilità penale per la mancanza di misure di contrasto dell’epidemia di coronavirus”. Così Pina Onotri, Segretario Generale del SMI, in una dichiarazione, rende pubblica l’azione legale dello SMI a difesa dei medici e dei pazienti, per verificare eventuali responsabilità per la mancanza di misure di contrasto dell’epidemia di coronavirus.
“L’esposto - continua la Onotri - elenca tutte le criticità finora riscontrate in questa fase, che stanno mettendo in difficoltà medici e pazienti a partire dal fatto che le aziende sanitarie di tutte le regioni non siano in grado di garantire, anche per il tramite di dispositivi di protezione individuali, gli operatori sanitari. Il medico e gli operatori sanitari in contatto con COVID-19 dovrebbero essere infatti in possesso di idonei dispositivi tra cui i filtranti respiratori FFP2 ed FFP3, guanti, indumenti impermeabili. I medici in contatto con COVID-19 dovrebbero poter accedere all’esame del tampone naso faringeo in via prioritaria proprio per evitare l’ulteriore possibile diffusione, stante la contagiosità confermata anche dei casi asintomatici (portatori sani). Abbiamo potuto verificare quanto sia altrettanto difficile il contatto con il 118, per eccesso di richieste e sovraccarico di lavoro. Di fatto i pazienti, che necessitano di percorso dedicato, sono lasciati a casa con il solo monitoraggio dei medici di medicina generale, a questo va aggiunto la mancanza di chiarezza sui criteri di esecuzione dei tamponi per il rilevamento del COVID-19 e la mancanza dei posti letto e dei macchinari per la ventilazione polmonare. Le criticità riscontrate riguardano, dunque, l’intero assetto organizzativo a danno del personale medico e degli stessi pazienti che vengono spesso assistiti in condizioni del tutto inadeguate. Non sono ottemperate le norme sulla sicurezza sul lavoro previste D.lgs. n.81/2008. Nel nostro esposto riteniamo che le misure idonee a tutelare compiutamente la salute e l’integrità degli operatori sanitari siano rimaste del tutto disattese, arrecando gravissimi danni a tutto il personale sanitario che si trova costretto a lavorare in condizioni del tutto inidonee e quindi pericolose per la propria incolumità e per quella dei pazienti che assistono. Abbiamo chiesto alla Procura della Repubblica di Roma di disporre gli opportuni accertamenti valutando gli eventuali profili di responsabilità penale per i soggetti responsabili delle questioni che riguardano gli aspetti sanitari per il contrasto al coronavirus”.
Alessandro Piazzolla
“Disporre il tampone per tutti i medici e sanitari, dotare i Dpi in modo generalizzato per chi opera a difesa della salute”.
La richiesta arriva da Pina Onotri segretario generale del sindacato Medici Italiani che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Conte, al Ministro della Salute Speranza, al Capo Dipartimento della Protezione Civile Borrelli, al Presidente della Croce Rossa Italiana e al Commissario Straordinario per il coronavirus.
“Abbiamo portato alla attenzione delle autorità che gestiscono l’emergenza coronavirus - spiega la Onotri - il problema che ad oggi moltissimi medici in corsia e tutti i medici del territorio lavorano senza dispositivi personali di protezione e di fatto non vengono sottoposti a tampone, anche se in contatto con pazienti risultati positivi da Covid 19. Segnaliamo che il test viene eseguito solo se l’operatore sanitario è sintomatico; mentre i medici sono soggetti ad altissimo rischio, come si può evincere dai dati (il 10% dei contagiati è rappresentato da operatori sanitari ) e possono a loro volta diffondere il contagio, specialmente se asintomatico. In provincia di Bergamo 50 medici risultano infettati, nella provincia di Cosenza sono 60. La Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, denuncia di 1136 sanitari contagiati. Altri dati, riguardanti i medici e sanitari, non ne abbiamo perché i tamponi non vengono più fatti. Personaggi pubblici e calciatori, invece, risultino positivi al Covid, in quanto sottoposti a tamponi in assenza di sintomi. Chiediamo, per questo, che i medici siano sottoposti in modo generalizzato al tampone, anche se asintomatici, onde evitare di lavorare in assenza di adeguate protezioni e al fine di non diffondere il contagio. Là dove non dovessero esserci a disposizione Dpi, di essere messi in quarantena anche in assenza di sintomatologia, se contatti di Covid positivi. È arrivato il tempo di estendere il tampone a tutti i pazienti con sintomatologia, al fine di effettuare una più efficace quarantena. Sono queste le misure di buon senso e a difesa della salute pubblica che lo SMI chiede con determinazione al Governo e ai responsabili che seguono l’emergenza dettata dal coronavirus”.
Alessandro Piazzolla