BORGATE NEWS
Furti in casa e notti insonni in periferia
Furti in casa e notti insonni in periferia, il fenomeno sembra aver di nuovo superato il livello di guardia, ed è di nuovo preoccupazione diffusa tra i residenti delle borgate più distanti dal centro, non soltanto per mancanza di servizi, ma anche per assenza di quella percezione di sicurezza che perlomeno ti fa dormire tranquillo. Parrebbe essere riesploso, dopo il periodo più incisivo della pandemia e persino con numeri superiori alla media (e quindi molto più preoccupanti), il fenomeno dei furti nelle abitazioni residenziali. Neanche a confermarlo, borgate di confine tra un territorio comunale e l’altro sembrano essere più indifese. Ed è il caso, ad esempio, della zona Cogna, che paga lo scotto di trovarsi a mezza via tra il centro di Aprilia e la zona di mare dei territori di Ardea e Anzio. Una zona di passaggio, quindi spesso una terra di nessuno.
Date le numerose segnalazioni, nel momento in cui sembra che lo stato di allerta possa tradursi in allarme sociale, il comitato di quartiere ha deciso di fare da megafono di queste enormi preoccupazioni, scrivendo una nota al Prefetto di Latina, nonché alle forze dell’ordine ed istituzionali del territorio.
“Da settimane – si legge nell’esposto firmato dal Presidente del Comitato di quartiere Claudio Merli – ormai assistiamo attoniti ed impotenti alla escalation di furti ad opera di ladri nel territorio della nostra borgata. Ben quattordici abitazioni nel giro di due settimane ed il fenomeno è in aumento esponenziale. La disperazione ed il senso d’impotenza da parte dei residenti, hanno portato alla formazione di gruppi di cittadini che notte tempo si organizzano in ronde improvvisate brandendo qualsiasi arma od oggetto contundente a disposizione. La borgata si sta gradualmente trasformando in terra di nessuno, abbandonata a sé stessa dalle istituzioni, al punto di essere arrivati a movimenti dediti alla giustizia fai da te; del tutto comprensibile se la necessità impone di stare svegli di notte per difendere la propria abitazione ed i propri familiari dai ladri che entrano notte tempo, con le consuete modalità, all’interno delle abitazioni, noncuranti della presenza delle famiglie all’interno. Peraltro, sono stati avvistati più volte e trattasi di tre individui, che imperversano indisturbati incuranti dell’azione di contrasto da parte delle forze dell’ordine, ovviamente allertate dalle denunce dei cittadini già danneggiati. Preoccupati da eventuali incidenti che possano derivare da ronde fai da te, chiediamo l’intensificazione dei controlli ed un più attento presidio da parte delle forze dell’ordine”.
Sentito, Claudio Merli ha rivendicato l’importanza della scelta di denunciare gli illeciti. “Il malumore sommerso – dice – non è utile alle indagini e alle attività di prevenzione, monitoraggio del territorio e repressione del crimine. Il cittadino attivo deve denunciare alle istituzioni le sue preoccupazioni e le sue paure, prima che prendano il sopravvento altri sentimenti non democratici. È il momento dell’assunzione di responsabilità”.
Cdq La Cogna
La questione della sicurezza nelle periferie di Aprilia ha interessato non già soltanto un comparto o un solo quartiere ma il territorio esterno al centro urbano nella sua complessa vastità.
Quello dei furti notturni, indice di insicurezza, è stato un tema al centro del dibattito anche nel corso della recente assemblea promossa domenica scorsa dall’Unione delle Borgate di Aprilia che, data la grossa partecipazione, testimonia anche la volontà di riprendere le attività di risanamento delle periferie dopo il doloroso stop imposto dall’emergenza sanitaria da coronavirus.
Si è detto per anni che il risanamento delle borgate periferiche di Aprilia deve presentarsi alla comunità come un progetto unitario che non si esaurisca solo alla doverosa e ormai imprescindibile riqualificazione igienico-sanitaria, ma anche ad ogni attività sociale, produttiva ed istituzionale che porti a diminuire e quindi ad azzerare la distanza tra periferia e centro.
E proprio in questo senso si inserisce l’ampio dibattito sui servizi, che possono riguardare ovviamente opere pubbliche come l’illuminazione e la messa in sicurezza delle strade, ma anche il potenziamento della presenza delle forze dell’ordine, come deterrente attivo alle micro-criminalità che tanto preoccupano in queste ultime settimane.
Per questo motivo, l’Unione delle Borgate ha lanciato, attraverso la collaborazione dei presidenti che la compongono e non solo, uno studio sul territorio che evidenzi le criticità in maniera di sicurezza, lo scarso controllo del territorio, anche dettato da incolpevole carenza di mezzi delle forze dell’ordine, al fine di rappresentare un quadro chiaro ed evidente ai rappresentanti istituzionali.
Da troppi anni ormai, le periferie apriliane sono abbandonate a loro stesse, relegate al ruolo di “terra di nessuno”.
Il nostro impegno attivo, per fare in modo che le periferie apriliane non siano solo fogne.
Unione Borgate Aprilia