Sabato 23 ottobre nella rinnovata piazza delle Erbe
Festa dell’Uva e del Vino
Con il graduale miglioramento della situazione epidemica nel nostro territorio, torna quest’anno anche la Festa dell’Uva e del Vino. L’evento, dedicato ad uno degli appuntamenti tradizionali dell’autunno apriliano, si terrà sabato 23 ottobre, a partire dalle ore 18:00 nella rinnovata piazza delle Erbe. Con un contributo di € 5,00 euro, i partecipanti potranno degustare vini e prodotti gastronomici locali, offerti dalle cantine pontine e dei produttori del mercato coperto. Nel corso dell’evento – organizzato dal Comune, insieme alla Pro Loco di Aprilia e alle imprese aderenti al marchio cittadino Aprilia in Latium – alle ore 19:30 è prevista anche la presentazione del progetto di riqualificazione che interesserà nei prossimi mesi il Mercato Coperto e che completa idealmente la rivisitazione della nuova piazza. Alle ore 20:30 invece sarà possibile assistere ad uno showcooking che vedrà come protagonisti chef e ristoratori apriliani. La serata sarà quindi allietata dallo spettacolo musicale di ViolAcustica Trio.
“La Festa dell’Uva e del Vino è un evento della tradizione apriliana che riesce a conciliare la storia della nostra Città con il piacere di degustare i migliori prodotti enogastronomici del nostro territorio – commenta l’Assessore all’Agricoltura e al Turismo, Alessandro D’Alessandro – siamo molto felici di aver potuto organizzare l’evento quest’anno, dopo la sospensione dello scorso anno dovuta alla pandemia. La volontà dell’Amministrazione comunale è quella di puntare su questo evento per promuovere ancor di più le eccellenze produttive apriliane”.
Comune di Aprilia
La Sinistra Anticapitalista Aprilia per un movimento di classe in opposizione a Draghi
Sciogliere le organizzazioni neofasciste
L’assalto dei fascisti alla sede della CGIL a Roma è un attacco a milioni di lavoratrici e lavoratori che vi si organizzano; è un attacco politico e simbolico da parte di forze fasciste, (che si sentono ormai sdoganate), alla storia e all’organizzazione della classe operaia; per questo riguarda indistintamente tutte le organizzazioni sindacali, quelle confederali, ma anche i sindacati di base e tutte e tutti le lavoratrici e i lavoratori del nostro paese. Le squadracce pagate dai padroni per bastonare le lavoratrici e i lavoratori del SiCobas in sciopero, prima a Piacenza poi a Prato hanno la stessa matrice fascista di chi ha assaltato la sede della CGIL. Il governo Draghi, in cui sono presenti forze reazionarie e razziste come la Lega, che strizza l’occhio ai neofascisti e che si è costruita come forza nazionale anche grazie al sostegno di forze come Casapound, ha responsabilità precise in quello che sta avvenendo. Le forze di polizia hanno consentito gli episodi di violenza contro il movimento operaio rimanendo a guardare. I fascisti come al solito rafforzano gli interessi padronali alla repressione delle lotte. Non è ammissibile che sia consentito al neofascismo di riorganizzarsi e di operare indisturbato con la violenza contro migranti, donne, persone LGBTQ e contro tutto il movimento operaio. Chiediamo l’immediato scioglimento di tutte le formazioni neofasciste, ma soprattutto dobbiamo riorganizzare un movimento per contrastare le condizioni sociali in cui il fascismo oggi riesce a rimettere radici: la disoccupazione dilagante, la povertà e la disuguaglianza crescente, la precarietà del lavoro e i salari da fame a fronte dell’aumento del costo della vita, lo sfruttamento senza limiti del lavoro e della natura, con le terribili conseguenze in termini di devastazione dell’ambiente. E’ necessario che sia convocato al più presto da tutto il movimento sindacale uno sciopero generale delle lavoratrici e i lavoratori! Chiediamo il ripristino del blocco dei licenziamenti per tutti i settori lavorativi almeno fino al perdurare dello stato d’emergenza. Va approvata una legge che blocchi le delocalizzazioni, come è uscita dall’esperienza di lotta dei lavoratori della GKN di Firenze. Occorre una drastica riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per redistribuire il lavoro esistente tra tutti e tutte e tra le generazioni, consentendo a chi ha 60 anni di età o 40 di anzianità lavorativa di ritirarsi con una pensione decente calcolata con il metodo retributivo. Il Green pass non può essere agitato come un ricatto sui lavoratori e le lavoratrici, né come una scusa per allentare i protocolli di sicurezza sul lavoro. I tamponi e le cure devono essere gratuiti per tutte e tutti. Occorrono massicci investimenti su sanità, istruzione, trasporti per poter riprendere il normale funzionamento della vita sociale ed economica e impedire che un’altra pandemia produca tragici effetti come è stato per il Covid19. I vaccini devono essere garantiti gratuitamente a tutta la popolazione mondiale, cancellando i brevetti delle multinazionali. Solo così è possibile contrastare lo sviluppo di nuove varianti. La catastrofe climatica va fermata immediatamente con l’intervento pubblico nell’economia per riconvertire le produzioni inquinanti, abbattere le emissioni, fermare l’utilizzo delle energie fossili, ridurre drasticamente i rifiuti e aumentare la raccolta differenziata e il riciclo. La prossima legge di bilancio deve occuparsi di questi temi, oltre a stanziare le risorse necessarie ad un rinnovo dei contratti pubblici che restituisca dignità anche economica al lavoro negli ospedali, nelle scuole e in tutta la pubblica amministrazione e attuare una riforma fiscale che faccia pagare i più ricchi, stabilendo una patrimoniale sui grandi patrimoni e una tassazione importante dei profitti d’impresa, in modo da alleggerire il carico fiscale sui lavoratori e le lavoratrici e sterilizzare l’aumento del costo della vita.
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Sinistra Anticapitalista Aprilia