Alla Regione per parere sugli strumenti urbanistici
Mercato settimanale
Nella giornata del 5 ottobre, il Comune di Aprilia ha trasmesso alla Direzione Regionale Urbanistica della Regione Lazio il parere favorevole di compatibilità geomorfologica e idoneità territoriale ottenuto il 24 settembre scorso, in merito al Programma Integrato di Intervento relativo all’area compresa tra via Cattaneo, via Pirandello, via Deledda e via Leopardi.
L’atto sancisce la fine del lungo iter del PRINT che riorganizzerà l’area del mercato settimanale, un percorso avviato nel 2007 e interrotto già nel 2014 con la richiesta di riformulazione del progetto da parte della Regione Lazio, per la presenza del vincolo cimiteriale, per verificare la quantificazione delle opere in perequazione e per l’espletamento delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica.
Dopo aver ripreso il suo corso, il procedimento si era nuovamente interrotto nel 2019 proprio per la mancanza del parere favorevole di compatibilità geomorfologica e idoneità territoriale sugli strumenti urbanistici in esame.
“L’atto ottenuto nelle scorse settimane e trasmesso ieri alla Direzione Regionale Urbanistica ci consente di sbloccare una vicenda antica, che non poteva che esser portata a compimento – commenta l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti – Il Programma Integrato pensato nel 2016 per l’area compresa tra via Cattaneo, via Pirandello, via Deledda e via Leopardi, che vedeva il Comune tra i proponenti, consentirà a fronte dei nuovi insediamenti residenziali previsti di ottenere un’area di 33.277mq dedicata al mercato settimanale. Dopo le terme di Fossignano e i primi Sistemi della Variante di Recupero dei nuclei spontanei, una dopo l’altra, stiamo chiudendo annose vicende rimaste sospese, che in questa fase necessitano secondo me di esser risolte e portate a compimento, scongiurando ulteriori temporeggiamenti dannosi per la Città”.
“Io credo che con il giusto lavoro e un costante impegno è possibile giungere ai risultati sperati – aggiunge Ruberti – Vi sono diverse questioni che attendono da troppo tempo di vedere la parola “fine”. Gli enti sovraordinati non hanno una particolare avversione per le vicende nostrane, semplicemente rilasciano i pareri dovuti se e quando le cose sono fatte bene. Non ci sono dunque scorciatoie da cercare o vie preferenziali, occorre piuttosto lavorare con rigore mettendo in primo piano l’interesse pubblico, l’unico scopo capace di garantire risultati”.
Comune di Aprilia
Dal 21 ottobre sulle principali piattaforme il lavoro del giovane cantautore apriliano
Il nuovo disco di Vaccaro
La solitudine, l’amore e la tristezza, un vivere nel quotidiano raccontato con rinnovata intensità. Sono questi i temi portanti del nuovo disco di Andrea Vaccaro in arte Pawa “Sempre”, prodotto dalla Tigre Dischi, una piccola etichetta indipendente fondata e diretta da Alessio Quattrocchi e Mauro Renzetti.
Il nuovo lavoro del giovane cantautore apriliano è uscito sulle principali piattaforme 21 ottobre scorso , ma a rendere unico e speciale il lavoro, oltre al risultato finale, la fatica e l’incertezza legata alla realizzazione stessa del disco, registrato nei lunghi mesi del lockdown, tra stop forzati e brevi spiragli fi luce che hanno contribuito a colorare le tracce di nuovi e ancor più profondi significati.
“È stato un percorso lungo e durato diversi mesi - spiega Pawa - che con i vari lockdown e zone gialle, arancioni e rosse ha avuto molti stop.
L’idea era quella di registrare un disco che sapesse di mare, ma anche di montagna, dolce ma anche salato”.
Questi i sapori lasciati dall’ascolto delle otto tracce che compongono l’album - Labbra, Testa o croce, Zizou, Squali, Pomodoro, Gaeta, Parigi e Brava- brani che raccontano l’amore nelle varie sfaccettature, la solitudine e la tristezza con un linguaggio semplice ma al tempo stesso originale.
“Le otto tracce - aggiunge Pawa - di un pop lo-fi da fine anni 90, sono accompagnate da vari strumenti: drum machine e le batterie elettroniche, le chitarre con il chorus i synth ed i riverberi richiamano la confusione che abbiamo nella testa.
Vorrei ringraziare i miei amici e compagni di viaggio che ci hanno ospitato e accompagnato in questa avventura.
Grazie alla voce di Giulia Grande troviamo dei cori molto intimi. Molto preziosa la collaborazione con il maestro Mauro Renzetti per la realizzazione di alcuni brani.
Grazie a Nash Pecetta, al maestro Gianfranco Federico e Sbuggio”.
Francesca Cavallin