Personale sottodimensionato alla Casa della Salute
Terzo Settore
Carenze di personale alla Asl e collegamenti scarsi tra i comuni del distretto rischiano di compromettere i servizi erogati dal terzo settore a favore delle persone in cura al Dipartimento di Salute mentale del distretto 1 della Asl. A lanciare l’appello Giansilla Ciconze a nome e per conto dell’Associazione Arap, l’Associazione per la riforma dell’assistenza psichiatrica. Alla manifestazione nazionale hanno preso parte numerose associazioni del territorio in difesa del diritto alla salute, è stata l’occasione per una riflessione sulle difficoltà vissute dalle Asl locali.
“Per aiutare i cittadini e garantire il diritto alla salute – spiega Ciconze – non bisogna concentrarsi solo sulla realizzazione della terza ala della Casa della Salute, ma anche la continuità dell’assistenza territoriale e domiciliare presso la Casa della Salute. Il personale del dipartimento di salute mentale della Casa della Salute di Aprilia è spalmato tra Aprilia e Cisterna ma è sottodimensionato rispetto alle esigenze reali. Questa carenza di organico porta spesso a ragionare per tamponare le emergenze. Capita così che se a Cisterna i lavoratori sono in malattia o maternità, gli operatori di Aprilia siano costretti a correre ai ripari, lasciando scoperto il comune nord pontino. Questo nel lungo periodo, a partire dal periodo dell’emergenza Covid ha determinato un allungamento delle liste di attesa. Ora per un servizio che veniva erogato a cadenza mesile, bisogna aspettare due mesi”.
Una situazione dovuta appunto alla carenza di operatori e alla quale l’associazione chiede di porre rimedio.
“Se già prima il settore attraversava una crisi, con l’emergenza Covid 19 e l’aumento della richiesta di assistenza psicologica a tutti i livelli, le cose sono peggiorate. Il Centro Salute Mentale di Cisterna di Latina, attualmente è in difficoltà a rispettare le liste d’attesa dei propri pazienti in carico per visite e colloqui psichiatrici e psicologici ed incontri per assistenza sociosanitaria. Il motivo è dovuto all’assenza del suo personale, per motivi di salute e maternità del proprio. Attualmente il servizio è assicurato dal personale del CSM di Aprilia, ma questo provoca un allungamento delle proprie liste di attesa. È una situazione delicata che dovrebbe essere risolta da tutti i dirigenti della Salute Pubblica competenti. Tale situazione per i pazienti e loro genitori comporta notevoli disagi”.
Francesca Cavallin
Aprilia Civica aveva proposto una mozione sulle consulte ed una sulla pace fiscale
“Solo propaganda”
Aprilia Civica, in virtù del rapporto simbiotico con il territorio e della tutela del tessuto sociale cittadino, all’interno dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale aveva portato in discussione, quale contributo amministrativo, due mozioni. La prima relativa alla istituzione delle consulte cittadine e la seconda relativa al Regolamento per la definizione agevolata delle entrate.
Con la prima mozione, in nome della partecipazione attiva al governo del territorio, si voleva mettere in piedi quel meccanismo virtuoso denominato “Consulta”. Uno strumento di confronto continuo con tutte le realtà cittadine che permette di accompagnare al meglio il lavoro di tutti i settori amministrativi, aumentare la condivisione e garantire trasparenza.
Con la seconda mozione, l’intento di Aprilia Civica, ero quello di estendere gli effetti della cosiddetta pace fiscale recependo il provvedimento del governo meloni.
L’iniziativa è rivolta alle famiglie ed alle aziende e prevede la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo, contenuti negli atti di riscossione del comune, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Il regolamento tra le altre cose disciplinerà la definizione agevolata delle pendenze relative ai tributi locali nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. Il cittadino-debitore si avvale quindi dell’abbattimento delle somme richieste a titolo di sanzioni e interessi, anche di mora, delle sanzioni civili e delle somme aggiuntive.
La maggioranza del sindaco Principi, dopo aver accolto favorevolmente sulla stampa la definizione agevolata, ha pensato bene di fare marcia indietro durante il Consiglio Comunale. Un atteggiamento particolare, per non dire strano, quello della compagine di governo che quando si tratta di fare passerella mediatica si mette in prima fila e poi quando si tratta di lavorare per gli interessi dei cittadini si volta dall’altra parte. Era già successo alcuni mesi fa, quando il centrodestra non votò la definizione agevolata relativamente alle liti pendenti in materia di tributi locali. Provvedimento che l’amministrazione comunale uscente portò in aula sulla scorta di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Ci viene da pensare che le mozioni, in barba al concetto stesso di democrazia, siano state bocciate solo perché frutto del lavoro delle forze di opposizione. Vogliamo sottolineare che la propaganda fine a se stessa oltre a non avere senso questa volta va contro gli interessi dei cittadini visto che l’istituzione delle consulte, ad esempio, era contenuta anche nel programma elettorale del centrodestra. Consigliamo alla maggioranza di lasciare da parte la logica delle bandierine e all’esecutivo di mettersi al più presto a lavorare. Rispettare il mandato ricevuto dai cittadini e le prerogative della minoranza è doveroso.
Aprilia Civica