Era il vice-presidente del Consorzio La Gogna
Addio Giovanni
Il giorno 31 agosto 2024, ci ha lasciato Giovanni D’Arpino, vice presidente del nostro Consorzio e storico protagonista di tutte le iniziative insieme promosse nel corso degli anni per il risanamento ambientale della nostra borgata e per la sua trasformazione in un moderno quartiere urbano.
Giovanni, sempre presente nelle riunioni e nelle assemblee nelle quali si definivano la linea e le iniziative finalizzate alla realizzazione dei nostri obiettivi, nella diffusione casa per casa delle informazioni ai cittadini, nella presenza costante nella sede: è stato un punto di riferimento sicuro per il nostro gruppo dirigente e per tutti gli associati al Consorzio.
Al dolore per la scomparsa di un amico con il quale si sono condivisi tanti anni di impegno sociale, quali sono stati quelli vissuti all’interno del Consorzio, si aggiunge il grande rammarico perché purtroppo Giovanni non potrà vedere la fase finale di questa esperienza, quella del completamento degli ultimi interventi per l’attivazione di tutta la rete fognaria, colpevolmente ritardata da quanti sono stati al governo della città in tutti questi anni.
Ma possiamo assicurare, anche per onorare la sua memoria, che il nostro impegno sarà rafforzato nei prossimi giorni e nelle prossime settimane perché a quel risultato finalmente si giunga e il Consorzio possa proseguire la sua iniziativa verso l’obiettivo della trasformazione della nostra borgata in un moderno quartiere urbano
Ai suoi famigliari esprimiamo il nostro cordoglio come dirigenti del Consorzio e a nome di tutti gli associati.
Silvano De Paolis
Le preoccupazioni della lista Uniti per Aprilia per l’aumento delle tariffe per i cittadioni
Aumenti del servizio idrico
Nel corso dell’ultima conferenza dei sindaci l’assise che, riunisce i primi cittadini, si è espressa a favore di un aumento della tariffa idrica del 3,5% all’anno nel periodo compreso tra il 2024/2029 per recuperare le maggiori spese sostenute nel periodo 2022/2023. Alessandro Mammucari, Gianfranco Caracciolo e Stefano Setini di Uniti Per Aprilia, una delle poche liste che in questa estate non ha scelto il silenzio, ritornano sul tema acqua e gestione del servizio integrato. Nel centro del mirino le tariffe a carico dei cittadini.
“Di fronte a questa notizia - scrivono i tre a nome del gruppo - il socio privato della società pubblica ha presentato un Piano degli investimenti, come da contratto, pari a 351 diviso in sei anni per far fronte all’emergenza della dispersione idrica che nella nostra provincia arriva a quasi il 70%. Attuando questo Piano gli aumenti potrebbero arrivare al 9 % l’anno configurandosi come una vera e propria batosta per i nostri cittadini. In questi giorni è arrivato anche la richiesta di 8 associazioni di categoria con cui si è chiesto ai primi cittadini di prendere una posizione chiara contro questo scenario. Ad oggi nessun segnale arriva in un silenzio che fa troppo rumore anche nel mese di Agosto”.
“Nobile l’intento di ridurre la dispersione idrica, spiegano, ma in tutti questi anni i cittadini di Aprilia, cosi come quelli della Provincia di Latina, hanno visto costantemente aumentare la tariffa idrica per varie esigenze e a 4 anni dalla scadenza della convenzione con Acqualatina non si può ancora dire agli utenti del servizio idrico che bisogna fare degli sforzi per risolvere il problema delle dispersioni idriche. Ora la politica prenda una posizione chiara a tutela della cittadinanza già stremata da anni di aumenti tariffari, ma soprattutto si inizi a ragionare sul futuro del servizio idrico ben sapendo che nel 2029 scadrà la convezione con l’attuale gestore e si dovrà procedere ad un nuovo affidamento. Uniti per Aprilia manterrà alta l’attenzione su questo tema per evitare gli aumenti in vista e, soprattutto, per evitare gli errori che si sono commessi negli anni passati per quanto riguarda la gestione del servizio idrico”.
Ad Aprilia la partita, come da tradizione rispetto alla gestione del servizio idrico, è piuttosto complicata. L’ormai ex sindaco Principi aveva scelto di entrare a far parte della gestione provinciale nonostante questa decisione sancì uno strappo politico all’interno del centrodestra. I partiti ed i gruppi che sostenevano Principi sono tra quelli che hanno scelto il silenzio estivo. Silenzio che presto o tardi dovrà lasciare il posto al dibattito.
P.N.