Ordine del giorno regionale proposto da La Penna
Periferie di Aprilia
Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno del consigliere del Partito Democratico, Salvatore La Penna, per il finanziamento del fondo regionale destinato alla riqualificazione urbanistica, ambientale, paesaggistica e igienico sanitaria delle aree individuate dalla legge regionale n. 6/2007, interessate da gravi fenomeni di abusivismo edilizio.
“L’atto - ha spiegato il consigliere regionale La Penna - impegna la giunta del presidente Rocca a stanziare risorse per interventi di risanamento ambientale e paesaggistico di aree compromesse o degradate a causa della presenza di numerosi nuclei edilizi abusivi. La stessa legge 6/2007 individua come area di intervento prioritaria l’ambito territoriale costituito dai Comuni di Aprilia, Anzio, Ardea, Nettuno e Pomezia in considerazione del grave stato di degrado e di disagio abitativo e igienico sanitario.
Nonostante da anni vi sia la consapevolezza della necessità di un urgente intervento sulle aree segnate da tali problematicità, soprattutto nelle zone periferiche dei Comuni individuati dalla legge - sottolinea il consigliere del Partito democratico - non risultano contemplate né programmate opere di riqualificazione per questi territori tra i fondi che fanno capo all’Accordo di Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione. Tantomeno sono state stanziate risorse per interventi simili nella legge regionale di stabilità 2024.
Con l’approvazione di questo ordine del giorno - conclude il consigliere regionale Salvatore La Penna - contiamo di incentivare i contributi necessari a realizzare opere di urbanizzazione primaria e a recuperare edifici e complessi abusivi in un’ottica di rigenerazione e riequilibrio urbanistico di aree degradate o colpite da estesi fenomeni di edilizia “spontanea” e incontrollata”.
Una questione complessa che va avanti da decenni. Aprilia su questo terreno vanta una variante dedicata ai nuclei abusivi unica nel suo genere che ha regolarizzato una cinquantina di zone nate in maniera spontanea. All’appello mancavano i finanziamenti per portare nei quartieri periferici le opere primarie. La legge sei della Regione Lazio era nata per questa esigenza.
Un recente studio effettuato sulla materia faceva riferimento ad una cifra totale per il completo risanamento della periferia apriliana che superava i quaranta milioni di euro.
Mancare l’appuntamento in questo caso sarebbe stato grave.
P.N.
La sentenza del Tar: “Ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione”
Stadio Quinto Ricci
“Ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione”.
Con sei parole il Tar del Lazio, sezione distaccata di Latina, rigetta il ricorso presentato dal Racing Ardea srl, società rappresentata e difesa dagli avvocati Marco Romoli e Alessio Ducci, contro la rescissione unilaterale della concessione per l’utilizzo dello stadio Quinto Ricci ordinata nell’agosto scorso dal Comune di Aprilia. Secondo il collegio giudicante del tribunale amministrativo, nella lite tra ente comunale di piazza Roma ed ex concessionario dell’impianto di via Bardi, l’autorità giuridica che deve stabilire in maniera definitiva torti e ragioni è infatti il giudice ordinario.
Nella sentenza del Tar del Lazio numero 84 del 2024 si legge che “le argomentazioni svolte dalla ricorrente (Racing Ardea srl), secondo cui nella specie l’amministrazione comunale avrebbe fatto esercizio illegittimo di un potere autoritativo, rispetto al quale sussisterebbe la giurisdizione del giudice amministrativo sono prive di pregio, in quanto il recesso unilaterale di cui si discute è stato esercitato in applicazione di una specifica clausola contrattuale”.
Secondo il collegio giudicante la risoluzione unilaterale del Comune arriva dopo una serie di inadempimenti di obblighi previsti nel contratto come il pagamento del canone mensile, l’accensione di una polizza assicurativa e la voltura delle utenze a servizio dell’impianto. Punti cruciali su cui entrambe le parti reclamano le proprie ragioni e che il Tar rimanda al giudice ordinario.
“Siamo soddisfatti dell’esito di questa vicenda delicata che abbiamo dovuto affrontare subito dopo il nostro insediamento - dichiarano il sindaco Lanfranco Principi e l’assessore ai lavori pubblici e patrimonio Marco Moroni - lo stadio, seppur ancora parzialmente inagibile, è tornato a essere utilizzato dalle società sportive apriliane che operano in varie discipline, confermando la linea scelta dalla Giunta. L’amministrazione ora è al lavoro per completare la documentazione necessaria ad effettuare i lavori di adeguamento normativo. A partire da marzo inizieranno anche i lavori per il rifacimento della pista di atletica leggera. Valuteremo infine con l’Avvocatura comunale tutte le azioni necessarie per recuperare le somme dovute al Comune di Aprilia dal precedente gestore, già messo in mora”.
Il Racing Ardea, da parte sua, non sembra però darsi per vinto. La partita potrebbe quindi semplicemente spostarsi dalle aule del Tar a quelle del tribunale ordinario.
“Non è una sentenza sfavorevole per noi – spiegano i legali della parte privata – il Tar ha solo delegato la competenza giurisdizionale. Non sono entrati nel merito, non abbiamo perso e le spese sono state anche compensate. Secondo noi abbiamo ottime possibilità di veder riconosciute le nostre ragioni davanti ad un giudice ordinario”.
Alessandro Piazzolla