Il 9 febbraio alla sede del Quartiere Nord il maestro Matteo Troia ha fatto una simultanea con oltre 30 giovani allievi under 14
Con gli scacchi porti in palestra il cervello
E’ stata una mattinata davvero allegra e divertente, per bambini e genitori al seguito, quella di sabato 9 febbraio presso la sede del quartiere Nord in via Veneto, dove la sorprendente OSA, sempre più dinamica e completa realtà apriliana degli scacchi, ha messo in scena una simultanea, che ha visto impegnati nel nobil gioco oltre 30 giovani allievi under 14, contro l’istruttore (per tutti “il maestro”) Matteo Troia. Matteo, giovane ed appassionato figlio d’arte delle 64 case, ha condotto vittoriosamente in porto tutte le partite impiegando gli allievi circa 3 ore. I piccoli alfieri dell’OSA hanno dato però filo da torcere, sfoderando tutte le strategie fino ad ora apprese nel corso base settimanale mettendo, a volte, in crisi il navigato Matteo. Una “simultanea” è un incontro di scacchi in cui un giocatore esperto, chiamato simultaneista, gioca contemporaneamente più partite contro più avversari, ciascuno dei quali dispone di una propria scacchiera. Le simultanee di scacchi sono una tradizione che risale a molti secoli fa. Le prime esibizioni simultanee di cui si ha notizia certa e documentata risalgono al 18° secolo, quando alcuni dei migliori giocatori dell’epoca, come i mitologici Philidor e Morphy, iniziarono a sfidare più avversari contemporaneamente, data la loro maestria. Partite in simultanea si sono svolte di sicuro anche in tempi più antichi. Già nell’VIII secolo giocatori arabi affrontavano partite multiple. La possibilità di giocare contro grandi scacchisti o di assistere alle loro esibizioni ha da sempre richiamato l’interesse e la curiosità di esperti e neofiti del gioco. E così è stato, in piccolo, sabato mattina per gli allievi dell’OSA.
“Sono orgoglioso di come stiamo riuscendo a consolidare ad Aprilia un nuovo circolo permanente per giocare a scacchi - il presidente del circolo Stefano Andreolla - la città ha una lunghissima tradizione scacchistica che stiamo riscoprendo di settimana in settimana, man mano che nuovi e vecchi scacchisti passano in sede a conoscerci ed a giocare con noi. Siamo una realtà semplice, nata dalla voglia di 4 coppie di genitori (nessuno dei quali scacchista) animati solo, dopo il covid, dalla voglia di ricreare uno spazio culturale e ricreativo il più inclusivo possibile, per tutti bambini e ragazzi, adulti ed adultissimi... vedere i nostri figli, insieme a tanti altri bambini e adolescenti, per 2 o 3 ore seduti e concentrati, senza nessun dispositivo elettronico tra le mani è per noi già una vittoria. Osservare poi come, sabato dopo sabato, i nostri piccoli scacchisti affinino sempre più le tattiche e strategie che Matteo insegna loro, per noi è la ricompensa che aspettavamo, a quasi un anno dalla nascita e siamo ormai convinti che la strada segnata sia quella giusta. Portiamo avanti l’organizzazione e la crescita del circolo impegnando il nostro tempo per la comunità di Aprilia, per avere una zona “sicura” e sana dove far esprimere ed appassionare tutti. Nei nostri sabato mattina, vediamo tutti appassionarsi sempre più e questo ci ripaga, di tutto... in questo percorso commetteremo anche degli errori, ma non c’è ne vogliano i tanti appassionati di Aprilia e dintorni siamo 8 genitori di buona volontà, che non conoscono il mondo degli scacchi, ma che se ne stanno appassionando sempre di più.
In questo percorso, è per noi fondamentale creare un network di collaborazioni “vere”, come la bellissima esperienza che stiamo vivendo della partecipazione al torneo “Castelli Romani” organizzato magistralmente (prossimi appuntamenti saranno: 10 marzo a Castel Gandolfo, 12 maggio a Marino e 16 giugno a Genzano) dalla Scacchi in Tour, una realtà storica e dinamica, protagonista di tantissime splendide iniziative sul territorio che sfrutta gli scacchi come strumento educativo e che rappresentano per l’OSA, un punto di riferimento al quale ispirarsi e con il quale ricostruire, su Aprilia, un tessuto visibile, centripeto ed aperto quotidianamente che offra agli scacchisti uno spazio permanente dove incontrarsi di persona, in un circolo.
Di certo sarà un obiettivo prossimo della OSA organizzare un torneo dedicato alla cittàdi Aprilia con il patrocinio del Comune, con il quale sono già in corso contatti in merito, come di lanciare dei progetti scuola di educazione al gioco, al momento attivi solo presso strutture private, e di collaborare con la UISP, alla quale la ASD ha voluto associarsi per entrare in un circuito più ampio e strutturato di iniziative e campionati nel quale misurare I giovani scacchisti.
È nostra intenzione continuare nella divulgazione del gioco più inclusivo che esista, conclude il presidente del circolo Stefano Andreolla, dove chiunque può cimentarsi, dove un bambino di 6 anni può mettere in difficoltà giocatori molto più grandi di lui, e dove possiamo dire con assoluta certezza che negli scacchi ogni giocatore è un potenziale campione, se al talento e alla passione sarà in grado di affiancare studio e dedizione.
Nella A.S.D. Officina degli Scacchi di Aprilia... porti in palestra il cervello”.
P.N.