Iniziativa per avviare il riciclo nei parchi e giardini
Raccogli il vetro
La Progetto Ambiente Spa ha sottoscritto un accordo con le sigle sindacali per l’avvio del progetto pilota “Raccogli il vetro nei parchi”.
Gli operatori impegnati nei servizi di spazzamento e pulizia, che raccoglieranno il vetro separatamente favorendone il recupero, riceveranno a fine anno un premio legato al risultato.
Un progetto accolto positivamente dal Consorzio Coreve: si stima che nell’anno 2024 si potranno avviare a riciclo oltre 20.000 kg di vetro, prima destinate allo smaltimento in discarica con aggravio di costi per il Comune di Aprilia.
“L’attenzione della Progetto Ambiente alla cura di ogni dettaglio per aumentare la percentuale di raccolta differenziata e ridurre così l’impatto ed il costo dei rifiuti in discarica - commenta l’assessore alle politiche ambientali Vittorio Marchitti - merita un plauso. Siamo fiduciosi che anche questa iniziativa, per di più a costo zero, raggiunga risultati importanti”.
“Siamo orgogliosi di essere tra le prime aziende in Italia a proporre questo progetto pilota – afferma l’Amministratore Unico di Progetto Ambiente Stefano Cicerani – che vede protagonisti i lavoratori del comparto spazzamento.
Vedere nei nostri parchi bottiglie abbandonate è un segnale di degrado, a cui vogliamo contrappore il gesto positivo di avvio a riciclo di una nobile materia quale è il vetro”.
“E’ con orgoglio che oggi vediamo la realizzazione di questo progetto a completamento di quanto fatto con i bandi Anci Coreve per sostenere e migliorare la raccolta nel territorio iniziative che hanno come scopo di educare e sensibilizzare l’intera comunità dai più giovani ai più anziani” commenta Gianni Scotti Presidente di CoReVe “I Bandi Anci Coreve nell’ultimo biennio hanno messo a disposizione dei comuni oltre 20 milioni di euro con l’obiettivo di migliorare la raccolta del vetro in termini sia quantitativi che qualitativi con interventi strutturali e duraturi. Questo intervento è un esempio lampante di come si possa migliorare sia le tonnellate raccolte grazie alle nuove attrezzature che la qualità grazie a nuovi ed efficaci strumenti di comunicazione e sensibilizzazione”.
Edoardo Capri
Secondo Maria Grazia Ciolfi del M5S, è intenzione di Rocca mettere mano alla ASL
Sanità commissariata
“Dopo il commissariamento del Parco Nazionale del Circeo, arriva quello della sanità pontina. Un modus operandi, quello del centrodestra, che si ripete. Si continua ad utilizzare un atto importante quale il commissariamento in circostanze in cui è difficile comprenderne la reale necessità e motivazione: a un mese dalla scadenza naturale del mandato attuale, ci saremmo aspettati la nomina di un nuovo direttore generale, che con pieni poteri guidasse l’azienda sanitaria pontina verso la nuova visione del centro destra. Quanto accaduto invece sembra più un prendere tempo non riuscendo a coagulare una quadra che garantisca equilibrio politico all’interno della maggioranza digoverno”.
Così il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, commenta la decisione della giunta regionale di commissariare l’Azienda Sanitaria di Latina alla scadenza del mandato dell’attuale direttore generale, Silvia Cavalli.
“Un commissariamento che paralizzerà ulteriormente l’azienda già al collasso, - sottolinea Ciolfi - mentre dà tempo alla coalizione di centrodestra di fare scelte nelle stanze dei palazzi. Intanto, in prima linea, nelle sale di codice rosso dei pronto soccorso, gli operatori sanitari portano avanti quello che resta della sanità pubblica, tra carichi di lavoro e turni massacranti dovuti alla drammatica riduzione del personale e sotto la costante minaccia di aggressioni per l’esasperazione dei cittadini di fronte alla deriva del servizio di sanità pubblica”.
“Gli ospedali della nostra provincia, come quelli di tutta Italia, - continua la consigliera - si stanno progressivamente svuotando: medici, tecnici e infermieri si rivolgono al privato o emigrano all’estero in cerca di un lavoro che restituisca loro la dignità professionale e della persona e garantisca una remunerazione più adeguata. Oggi si preferisce investire sui medici gettonisti invece di incentivare il personale ospedaliero ed è così che i turni di pronto soccorso sono per gran parte assolti dai medici a chiamata, mentre anestesisti e radiologi, ridotti al lumicino, si sobbarcano turni insostenibili e sovraccarico di lavoro in telerefertazione. Stiamo assistendo allo smantellamento del nostro Sistema Sanitario Nazionale: chi può permetterselo si cura nelle strutture private, su cui l’attuale governo regionale ha già riversato investimenti importanti; per tutti gli altri resteranno i mega pronto soccorso, ristrutturati con i fondi del PNRR, implementati con le nuove tecnologie, ma con le sale chiuse e a regime ridotto perché non c’è personale specializzato a renderle operative”.
P.N.