Iniziativa a favore delle giovani donne e per donne over 18
Il corpo che ride
Nei giorni sabato 23 e domenica 24 marzo si terrà presso l’Associazione l’Abbraccio (via delle Valli, Aprilia) un corso di notevole interesse: in questo momento storico, dove sappiamo tutto da un punto di vista razionale, è altresì fondamentale ritornare a una centralità individuale e di ristabilizzazione con il proprio corpo. Il titolo dell’evento, infatti, è il seguente: “Il corpo che ride, il mio ciclo oltre i tabù (dalla Dea Baudo alla Donna Dea in te)”.
L’Associazione, gestita da Patricia Renzi, docente presso la scuola secondaria di primo grado “Menotti Garibaldi” di Aprilia, si avvarrà anche della presenza di due facilitatrici: Luisa Luna Celeste, educatrice mestruale e facilitatrice di biodanza, che ha scelto “di trasformare la mia vita dedicandomi all’umanità che riempie lo Spazio Pianeta Terra, per tornare a Lei e ai suoi cicli dentro e fuori di noi, secondo gli insegnamenti dei nativi americani”; e di Paola Calogero Meer, clownessa, arteterapeuta ad orientamento psicofisiologico e tarologa, che afferma: “da qualche centinaia di anni sono un’appassionata ricercatrice del vero; al presente la mia Grande Ricerca si svolge nel contatto profondo con la Natura, il mondo umano dall’infanzia all’età adulta, con la guida dei simboli e degli archetipi e del linguaggio teatrale”.
Il corso, suddiviso in due giorni, dedicherà la giornata di sabato 23 alle giovani donne dai dieci ai diciassette anni, accompagnate da donne adulte di riferimento (mamma, zia, nonna o sorella maggiore e così via), mentre la domenica saranno coinvolte le donne dai diciotto anni in su. Il corso, ispirato dalle antiche conoscenze dei nativi americani, ma anche dalla mitologia greca e con imprevedibili incursioni clownesche, offre uno spazio protetto e sicuro, un po’ di tempo da dedicare alla tua persona, dove fra donne potranno essere condivisi i pensieri e le emozioni più profonde, al fine di osservare come gli stereotipi e i tabù possano mettere a disagio e, quindi, attivare delle strategie per sentirsi più forti, consapevoli e aperti per accogliere le tue verità e affrontare così le sfide che il mondo ci pone. Secondo la professoressa Patricia Renzi, infatti, oggi come oggi viviamo in un mondo dove il punto di vista scientifico è onnipresente, ma la parte più emozionale e profonda viene accantonata e messa in secondo piano; tutto questo, secondo la sua esperienza, crea una divergenza con il proprio corpo, non lo si accetta più in quanto tale e, così, non c’è più il cosiddetto “rito di passaggio”. Per tutte questa serie di ragioni, la professoressa ha creato questo spazio, questo evento, proprio per approfondire se ci sono disagi e tabù specialmente tra le ragazze più giovani, con l’obbiettivo di creare finalmente una relazione sana con il loro corpo, il tutto in maniera leggera ma all’insieme profonda. Tuttavia, Patricia Renzi, ci tiene a sottolineare come il percorso da affrontare non sarà semplice poiché la consapevolezza è esperienza di vita; dunque, bisognerà affrontare le proprie ombre per poter essere felici o, ancora, come ama dire: “La salita sarà faticosa, ma una volta arrivati in cima ci sarà un panorama stupendo ad accogliervi”.
Riccardo Galasso
Rimossa l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura nel 2020
Via libera alla Loas
Via l’interdittiva antimafia alla Loas, la società rientra nella “white list”. La Prefettura di Latina ha disposto che la società “Loas Italia srl” di Aprilia venga riammessa nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a rischio di infiltrazione mafiosa. Il provvedimento, che ha il valore di una liberatoria antimafia, è del 6 febbraio scorso ed è stato comunicato, pochi giorni fa, tra gli altri, alla direzione nazionale antimafia, alle forze di polizia provinciali e ai comuni pontini. Era stato il Tar del Lazio, con la sentenza 650 del 2023, a richiedere il riesame dell’interdittiva, emessa dalla Prefettura il 6 ottobre 2020, e, allo stesso tempo, ad annullare il rigetto dell’istanza presentata dalla società di via della Cooperazione nel giugno 2022. E l’11 gennaio scorso, in sede di riunione del gruppo interforze antimafia, non sono emersi elementi informativi idonei a confermare le restrizioni imposte alla Loas Italia Srl. Azienda che ora potrà tornare a lavorare anche con gli enti pubblici e a fornire servizi quali l’autotrasporto per conto terzi, servizi ambientali, comprese le attività di raccolta, di trasporto nazionale, di trattamento e di smaltimento, nonché le attività di bonifica e di risanamento connessi alla gestione dei rifiuti.
Il 9 agosto prossimo saranno passati ben quattro anni da quell’incendio drammatico, uno dei più importanti avvenuti in provincia di Latina. Un rogo devastante per l’intera città di Aprilia che divampò, poco prima di cena, nell’impianto di stoccaggio di via della Cooperazione. Una densa colonna di fumo nero si levò in pochissimi minuti in cielo. A bruciare tonnellate e tonnellate di rifiuti plastici che si trovavano sia dentro ai capannoni che nel piazzale della società. Per spegnere interamente il rogo ci vollero nove giorni. Le operazioni dei vigili del fuoco, accorsi in massa sul posto, terminarono solo il 17 agosto. Si registrano subito livelli altissimi di inquinamento. In particolare, fu il parametro delle diossine a preoccupare, obbligando il Comune di Aprilia ad emettere un’ordinanza per vietare la raccolta di frutta e ortaggi nel perimetro circostante all’incendio, nonché ad obbligare i residenti della zona ad evitare di aprire le finestre delle abitazioni. Misure che rimasero in vigore per due settimane. A distanza di quattro anni da quell’incendio, tonnellate e tonnellate di rifiuti bruciati e completamente anneriti sono ancora lì, nel piazzale dell’impianto. La plastica andata in fumo è stata coperta da teloni. Le operazioni di bonifica però, con il reinserimento della società nella “white list”, potrebbero non tardare troppo.
“La Loas Italia Srl – spiegano i legali dello studio D’Amico – ha stilato un cronoprogramma di intervento legato al fatturato dell’azienda. Bonificare quei rifiuti ha un costo elevatissimo, stiamo parlando di circa 15mila euro per ogni trasporto e smaltimento in discarica. Con l’eliminazione dell’interdittiva antimafia, la società conta di poter tornare a lavorare anche con gli enti pubblici. Ci sono stati già incontri informali con il Comune di Aprilia e sono state contattate anche altri amministrazioni. L’intenzione è di tornare a lavorare a regime e di bonificare”.
Alessandro Piazzolla