Ordigno lasciato in strada come probabile atto intimidatorio nella nostra città
Bomba artigianale
Una bomba lasciata in strada ad Aprilia. Un ordigno che, se fosse esploso, poteva far male. Molto male. Un nuovo grave atto intimidatorio nella città pontina. Il 7 marzo in tarda mattinata è stata rinvenuta una bomba artigianale in via Aldo Moro, in pieno centro urbano. Era a due passi dalle auto, abbandonata da ignoti a poca distanza dall’incrocio con via Sabotino. La segnalazione ai carabinieri del reparto territoriale è arrivata dopo mezzogiorno. Qualcuno ha chiamato in caserma avvertendo della presenza della bomba in strada. I militari della caserma di via Tiberio, a sirene spiegate, si sono portati immediatamente in via Aldo Moro, una delle strade più trafficate della città, dove, oltre alle abitazioni, insistono diverse attività commerciali ed una palestra. Hanno fatto allontanare tutti i passanti e poi hanno sigillato l’area intorno all’ordigno. Il traffico veicolare è stato interdetto, anche con l’ausilio degli agenti della polizia locale del comando di viale Europa. Nessuno poteva avvicinarsi al perimetro delimitato dalle forze dell’ordine. Non è stato comunque necessario procedere con l’evacuazione dei negozi. La bomba era all’interno di un pacco di colore nero. Era sul marciapiede, a pochi passi da alcune auto in sosta. Sono stati allertati gli artificieri antisabotaggio del comando provinciale di Roma e la scientifica che, una volta sul posto, hanno iniziato le operazioni di messa in sicurezza. L’ordigno è stato quindi rimosso e spostato. I militari della scientifica hanno poi proceduto ad analizzare possibili tracce lasciate sull’involucro e sulla bomba. Poi il materiale esplodente è stato trasferito nella cava di Stradaioli, alla periferia della città, dove è stato fatto brillare intorno alle 18 del pomeriggio. Chi ha assistito all’esplosione, conferma che il boato è stato notevole. Gli accertamenti tecnici svolti dal personale dell’arma dei carabinieri hanno poi evidenziato come all’interno dell’ordigno erano stati inseriti 500 grammi di polvere nera, la cui natura verrà documentata con successive analisi. Una quantità importante, comunque, che avrebbe provocato gravi danni se la bomba fosse stata innescata. Un atto intimidatorio, l’ennesimo che si consuma ad Aprilia. La criminalità locale ha voluto mandare l’ennesimo segnale. Una minaccia chiara verso qualcuno, un obiettivo che al momento resta nell’ombra. Quello che è evidente, invece, è il fatto che i malviventi stanno alzando sempre di più il tiro. La bomba artigianale piazzata da ignoti in via Aldo Moro rappresenta un nuovo capitolo di queste settimane all’insegna della violenza nelle strade della città pontina. Una settimana fa, in piena notte, vennero scaricati tredici proiettili contro il portone di una palazzina situata in via Belgio, nel quartiere Toscanini. A distanza di pochi giorni, l’agguato a due carabinieri in via Lazio. Un gruppo armato, formato probabilmente da tre persone e a bordo di due auto, ha esploso cinque colpi di pistola contro una Yaris in sosta in via Lazio al cui interno vi erano due militari. Gli spari hanno ferito leggermente entrambi i carabinieri, un uomo e una donna, mandandoli all’ospedale. Solo per miracolo si sono salvati, questione di centimetri. Secondo le indagini dei carabinieri del comando provinciale, si è trattato di uno scambio di persona. I malviventi volevano colpire probabilmente un altro soggetto titolare di un’auto molto simile a quella dei due militari. E’ in atto, è questa l’ipotesi più calda, una guerra tra due bande criminali contrapposte che si stanno giocando il predominio di business come lo spaccio di stupefacenti e le estorsioni. Sempre ad Aprilia, poi, nelle scorse ore la polizia di Latina ha realizzato un sequestro record di droga. Circa 105 chili di cocaina rinvenuti all’interno di un’auto, condotta da un 27enne albanese finito in carcere, che da via Riserva nuova si stava immettendo sulla Pontina. Un periodo pesantissimo per la città del nord pontino alle prese con una stagione di violenza mai vista prima.
Alessandro Piazzolla
Tredici proiettili
I tredici proiettili scaricati contro il portone d’ingresso della palazzina di via Belgio hanno fatto inevitabilmente salire il livello di paura e tensione nel quartiere Toscanini. La zona popolare di Aprilia è da sempre una delle piazze di spaccio più importanti della città, al centro di dinamiche criminali che poi investono l’intero territorio del comune del nord pontino.
Qui si sono svolte negli ultimi anni un paio di operazioni interforze antidroga che hanno portato all’arresto di alcuni pusher e, soprattutto, all’eliminazione di piazze di spaccio realizzate tra i pianerottoli ed i balconi degli stabili di via Inghilterra. L’ultimo atto intimidatorio segnala come il fenomeno criminale continui ad essere una costante.
“I colpi di arma da fuoco esplosi nella notte tra sabato e domenica scorsi – commenta Irene Giusti dell’associazione Reti di Giustizia da sempre impegnata nella lotta alle mafie - rappresentano l’ennesimo episodio di violenza con fini intimidatori perpetrato nel nostro territorio. Come Reti di Giustizia riteniamo che quanto avvenuto, oggi ed in passato, non dovrebbe essere rappresentato come un evento isolato ma come un fenomeno sintomatico delle criticità che caratterizzano il contesto del territorio apriliano e delle sue zone limitrofe. Criticità troppo spesso sottovalutate o “derubricate” ad atti di vandalismo o microcriminalità, nonostante le evidenze dell’operazione Assedio del luglio 2024 e il suo prosieguo del 12 febbraio, nonchè quanto affermato dalla Cassazione, ossia che ad Aprilia opera un sodalizio in grado di agire sul territorio con autonoma capacità di intimidazione, “assumendo i caratteri propri dell’associazione mafiosa”. Rinnoviamo l’appello a tutte le cittadine e i cittadini a parlare e denunciare alle Forze dell’Ordine e chiediamo alla parte sana della comunità, in questa fase di commissariamento, di unirsi per mettere in campo la necessaria resistenza culturale e sociale”.
Ale.Pia.
A capo dell’oncologia di Aprilia, Formia e Terracina
Spinelli direttore UOC
“Il dottor Gian Paolo Spinelli è stato nominato Direttore sostituto della UOC (Unità Operativa Complessa) dell’Oncologia Territoriale di Aprilia, Formia e Terracina che eroga un servizio di Day Service Oncologico nella nostra Casa della Salute di Aprilia oltre che nelle sedi di Formia e Terracina. Prende il posto del professor Daniele Santini, che cogliamo l’occasione per ringraziare per il suo grande contributo portato”. Il riconoscimento pubblico arriva dal Tribunale dei diritti del malato di Aprilia.
Ricco è il curriculum vitae del Dr. Spinelli: Laurea in Medicina e Chirurgia, Specializzazione in Oncologia, Dottorato di ricerca in Epidemiologia e Patologia molecolare, Idoneità nazionale a Professore Associato, Master Universitario II Livello - Management Direzione Struttura Sanitaria Complessa, autore di pubblicazioni su riviste scientifiche Nazionali ed Internazionali, relatore e moderatore nei congressi e tanto altro. Nel 2008, quasi per scommessa, insieme al Dr. Belardino Rossi, allora Direttore del nostro Distretto, ottiene il via libera dalla Asl di Latina per aprire un ambulatorio specialistico di Oncologia, ma non si ferma lì.
La voglia di fare, di crescere e soprattutto di aiutare chi soffre, vengono notate dalla Direzione e si cominciano ad erogare i primi trattamenti di Chemioterapia, inizialmente per i cittadini del territorio, risparmiando loro viaggi fuori Comune, ma succede che la voce di questo emergente servizio territoriale pieno di attenzione al paziente, il quale viene trattato come un famigliare dal Dr Spinelli e dal suo Team di Infermieri, e soprattutto l’alta competenza specifica dimostrata, fanno sì che in poco tempo la domanda di presa in carico si fa insostenibile per l’organico sanitario disponibile. Ma è solo nel 2016 che, con la decisione di spostare dall’ICOT la sede del Polo Universitario di Oncologia della sede Pontina dell’Università “La Sapienza” e anche in considerazione del grande successo e “popolarità” raggiunti dal servizio di Aprilia grazie soprattutto al Dr. Spinelli, viene scelta la sede di Oncologia presente nella ASL di Aprilia come nuova sede del Polo Universitario di Oncologia chiamata ad erogare cure nella Provincia di Latina e a formare gli studenti di Medicina della sede pontina dell’Università e specializzandi della Scuola di Specializzazione in Oncologia della “Sapienza”. Mai riconoscimento è stato più appropriato. E’ una nomina, infatti, che riconosce e premia la professionalità, competenza e soprattutto umanità, di una persona che oltre ad avere contribuito da zero al nascere di questa importante specialistica che è unica nel nostro territorio, l’ha guidata per mano attraverso un percorso di crescita costante, arrivando ad importanti risultati qualitativi e quantitativi.
Dietro questi risultati c’è ovviamente un grande lavoro di Team, Team nel quale il Dr. Spinelli ha sempre creduto, ha supportato e ne ha fatto uno strumento in continua evoluzione, anche grazie alla collaborazione ed integrazione con una delle migliori realtà della nostra Azienda Sanitaria come la Breast Unit diretta dal Prof. Fabio Ricci. Il successo ottenuto è da attribuirsi al grande lavoro di squadra che i professionisti, sotto la guida della Direzione Generale e Sanitaria con la Dott.ssa Sabrina Cenciarelli ed il Dott Sergio Parrocchia, della Casa della Salute con il Dott. Vincenzo Lucarini e dei Dipartimenti con il Dott. Loreto Bevilacqua ed il Dott. Giuseppe Ciarlo, hanno portato avanti. Dall’esperienza Apriliana, dove operano il dott. Davide Caruso, la Dott.ssa Antonella Cosimati e le Infermiere (Mara Arduin, Barbara Bertiè, Federica Ciasca, Ilaria Mariola, Emanuela Finiti e Paola Porcelli) si è potuto pertanto espandere il servizio anche nella città di Formia e poi anche a Terracina. Insomma il nostro Day Service Oncologico è diventato un esempio di “best pratice” da esportare in altre realtà e lo scorso anno è stato oggetto di attenzione per uno studio dell’Università Bocconi di Milano. Da ricordare anche il riconoscimento ottenuto nel 2023 dalla Confederazione Associazioni Regionali di Distretto (C.A.R.D), società scientifica dei servizi territoriali che, unitamente alla Regione Lazio, ha premiato le migliori esperienze di sanità pubblica territoriale, risultando il Polo Oncologico di Aprilia al terzo posto in tutta la Regione.
Il premio assume ancor più valore considerando che, per quanto riguarda l’Oncologia, vengono di solito riconosciute solo le strutture oncologiche presenti negli ospedali. Nel 2024 si è fatto promotore ed ha organizzato come responsabile scientifico, 4 meetings sull’ Oncologia territoriale che si sono tenuti nella nostra Casa della Salute e dove sono stati trattati rispettivamente: il tumore della mammella, il tumore del polmone, il tumore del rene ed in generale l’oncologia territoriale. Non ultimo, ha sponsorizzato l’unione e la collaborazione di 4 associazioni di volontariato che sostengono il Day Service Oncologico, con l’unico obiettivo di rendere partecipi i cittadini di quelli che sono i successi, ma anche le difficoltà che questo servizio si ritrova ad affrontare ogni giorno. Il tutto con evento musicale di beneficenza che si è tenuto nel mese di ottobre. Tutte queste qualità hanno reso il servizio così popolare che tanti pazienti vi accedono da tutta la provincia e purtroppo, se non si riesce a potenziarlo con altre risorse, nonostante si faccia l’impossibile, non tutti riusciranno ad essere presi in carico. Il TDM a nome di tutti i cittadini ringrazia il Dr. Spinelli ed il suo Team e gli augura un grande in bocca al lupo per questa nuova sfida professionale. P.N.