Dai Carabinieri Forestali in via degli Eucalipti
Pitone catturato
Catturato dai Carabinieri Forestali un pitone tappeto, lungo oltre 150 cm, in via degli Eucalipti. La Morelia Spilota è un pitone diffuso in Australia che non è dotato di veleno, ma il cui morso può essere molto doloroso.
L’esemplare era stato avvistato in un giardino di un privato cittadino ed il tempestivo intervento delle Forze dell’ordine ha portato alla sua cattura in poco più di un’ora.
“A distanza di sei anni dal boa trovato a Santa Palomba – sottolinea l’assessore Giovanni Mattias –, ci troviamo di nuovo di fronte ad un fatto gravissimo: l’abbandono di animali esotici, oltre ad essere un reato punito dal Codice Penale, è anche una grave minaccia all’ambiente naturale e agli ecosistemi.
Ricordo che il rilascio in natura e la conseguente invasione di specie alloctone costituisce attualmente una delle principali emergenze ambientali, che minaccia la biodiversità causando ingenti danni socio-economici.
Un ringraziamento particolare va ai Carabinieri della Stazione Forestale di Ostia per il tempestivo e risolutivo intervento”.
Daria Contrada
Staff Sindaco
Città di Pomezia
Riceviamo e pubblichiamo una lettera della stimata dottoressa Maria Antonietta
La Sbaraglia in pensione
La dottoressa Maria Antonietta Sbaraglia va in pensione e per l’occasione ci ha inviato questa lettera che pubblichiamo.
“Dopo 42 anni di soddisfacente carriera, e ritrovandomi a pochi giorni dalla data di termine della mia attività ambulatoriale come Medico di base convenzionato ASL RMH, previsto per il giorno 17 novembre, è giunto il momento di esprimere i miei più sinceri ringraziamenti a coloro che hanno reso possibile un così lungo percorso.
Non posso che iniziare con il ringraziare la Città di Pomezia, che mi ha visto qui nascere, crescere e diventare una persona adulta, e che mi ha consentito di affermarmi nella professione medica, dopo aver concluso gli studi presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ed a seguito delle esperienze maturate presso gli ospedali Policlinico Umberto I e San Giovanni, in Roma.
Nel settembre del 1978 ho aperto il mio primo studio medico in via Romagnosi, provando una forte emozione che ancora rimane nitida nei miei ricordi, con immensa soddisfazione dei miei amati genitori, i quali hanno visto concretizzarsi in quel momento i tanti loro sacrifici. Ricordo altresì il desiderio di voler mettere in campo tutta la mia passione per questo lavoro, che ho coltivato sin da bambina, ed ho avuto la fortuna di poter svolgere per tanti anni, sempre con il massimo impegno e coscienza.
Nel corso della mia attività, ho avuto l’opportunità ed il privilegio di poter conoscere le più ampie sfaccettature della nostra comunità: dalle più agiate alle più modeste, dalle nobili alle umili. La professione di Medico, riesce spesso a ricordarci che la vita non è fatta di sole vittorie. Specialmente nei primi anni di attività, mi sono ritrovata spesso a dover sostenere molte persone con situazioni familiari o sociali molto difficoltose, o addirittura messe in difficoltà dai seri problemi legati alle dipendenze. Questo mi ha insegnato che non tutte le medicine si trovano nei prontuari.
Posso oggi sicuramente affermare che, indipendentemente dal contesto e dalle difficoltà delle varie realtà, ho sicuramente potuto imparare molto, ed ho ricevuto sempre in egual misura un grande sentimento di gratitudine e di apprezzamento per il mio lavoro, da parte delle persone che riponevano in me la loro fiducia.
Personalmente, ritengo che questa sia la Fortuna più grande che questa professione mi lascerà.
Il tempo ha la sua funzione, segna i ritmi ed i momenti della vita, belli e brutti; non ammette assolutamente soste. E così anche la mia attività, volge al termine. Ripensando a moltissimi ricordi, provo molteplici emozioni, a volte anche tra loro contrastanti. Senza dubbio però, posso ritenermi grata e pienamente soddisfatta per tutto quanto svolto ed ottenuto nella mia carriera.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno consentito di diventare ciò che sono. Ringrazio la mia splendida famiglia, mio marito ed i miei figli, che sono sempre stati presenti nel sostenermi, anche nei momenti più duri.
Ringrazio la mia insostituibile segretaria, Lucia Del Zoppo, che ha condiviso con me la quotidianità e le difficoltà dello studio medico negli ultimi 20 anni. Grazie!
Ringrazio infine tutti i miei pazienti, che hanno creduto in me, permettendomi di sentirmi vicina a loro considerandoli parte della mia famiglia, che mi hanno sempre fatto sentire loro amica e fiera di essere stata il loro medico.
A loro il mio saluto più grande, con profondo senso di stima e di gratitudine.
Dott. Maria Antonietta Sbaraglia”
Sento il dovere di fare delle mie considerazioni: Ho avuto modo di conoscere della dott.ssa Maria Antonietta Sbaraglia un aspetto non meno importante di quello della sua attività di medico, quello di genitore. Malgrado i gravosi impegni professionali seguiva l’attività scolastica dei quattro figli con assiduità ed impegno. Era il genitore che ogni insegnante vorrebbe: collaborativa, corretta, presente, rispettosa dei ruoli.
Una vera signora!
Antonio Sessa