Il Litorale • 3/2019
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Pag. 28 Il Litorale ANNO XIX - N° 3 - 1/15 FEBBRAIO 2019
parte con la maestra Eleonora.
Noi siamo andati a fare le cose
che non abbiamo fatto mai. Mi è
piaciuto il pulmino e quando sia-
mo andati a parlare, sulle polizie,
che poi siamo rivenuti a scuola
con il pulmino e abbiamo fatto il
disegno.
Camilla – mi sono piaciuti i ma-
nichini perché erano eleganti,
avevano delle maglie eleganti. Mi
sono piaciute le foto, perché le fo-
to le scattano, mi è piaciuta la fo-
to con la bomba rosa. Pure i carri
armati mi sono piaciuti.
Greta M – siamo andati al Museo
e ho visto un sacco di cose, le me-
daglie, le stelline, i manichini,
quelli là vestiti, poi ho visto i ca-
schi sennò ci sparavano in testa se
non avevano i caschi. Poi ho visto
i fucili, poi le foto.
Marzia – io ieri avevo giocato
con il mio gattino. Ieri siamo an-
dati al porto e ho visto il mio pa-
pà. Il mio papà lavorava al porto
di Anzio, aiutava tipo la gente che
tipo che affonda e lui la va a sal-
vare. Abbiamo visto le cose che
lui fa.
Tommaso – abbiamo visto le foto
dei militari quando hanno com-
battuto. C’erano anche le bandie-
re, le statue dei militari e poi l’ul-
tima stanza delle base. Mi sono
piaciute di più le foto, quella delle
jeep.
Gioele – mi ricordo che abbiamo
visto i militari con tutti i fucili
finti. Non sparavano più. poi ho
visto le foto dei soldati che com-
battevano contro quelli tedeschi.
Abbiamo fatto tipo 22 scale e ab-
biamo visto la base le telecamere
e il mare, era mosso, era blu scu-
ro.
Julian – la guerra mi faceva pen-
sare di mio nonno che non è mor-
to per la guerra ma è morto di
vecchiaia, sapeva costruire tante
tante cose, i carri armati le mac-
chine, penso che pure gli aerei
aveva creata. Poi mi ha detto papà
che con le Lego piccole sapeva
costruire cose grandi. Mi è piaciu-
to vedere i soldati di polistirolo
con i fucili bloccati, perché quello
mi faceva un po’ interessare, altre
cose mi facevano un po’ annoiare:
quelle facce, le monetine, perché
non sono molto interessato. Quel-
le monetine erano diverse un po’
più grandi e antiche. Mio padre
un giorno me ne ha regalata una e
una banconota da due euro, però
l’ho lasciata a Gorizia. A Gorizia
avevo una foto di mio nonno con
la bicicletta, invece a Roma, so-
pra il pianoforte di mia nonna c’e-
ra una foto di lui, non mi ricordo
… con un fucile nascosto sulla
terra che sparava.
Lara - Ieri siamo andati a vedere
le foto dei soldati, sparavano le
bombe agli altri. mi è piaciuto di
più vedere le foto. Mi è piaciuta
la base perché ti spiegavano le co-
se così le potevi sapere.
Cristiano – ieri mi sono piaciute
le foto dei militari che sparavano,
soprattutto una: c’era un cannone
era tipo un carro armato ma spa-
rava fuoco. Ho visto i fucili, però
erano veri ma erano bloccati. Non
ero mani andato sul pulmino …
volevo stare all’ultima cosa però
c’erano sempre i miei amici, mi
piaceva essere là in fondo, all’ul-
timo, mi è piaciuto lo stesso.
Quando girava mi faceva ballare.
Federica – ieri mi è caduto un
dentino e è venuta la fatina! Mi è
piaciuto salire sul pulmino, per-
ché sono stata all’ultimo posto, è
stato fighissimo, perché ci pote-
vamo stare in cinque o in quattro,
è bello perché puoi avere due
amici accanto. Poi perché posso
avere anche gli amici davanti, ci
parlo, ci gioco, ci faccio tutto. Mi
sono piaciute un sacco le bandie-
re. Poi mi è piaciuto le camice le
giacche, poi mi è piaciuto quando
sono stata in fila con Lara. Mi è
piaciuto tutto, non c’è una cosa
più bella. le pistole erano vere ma
non sparavano più sennò uccide-
vano altre persone. La guerra è
una cosa brutta perché uccidono
le persone, se vuoi farla, allora
falla per finta: prendi delle pistole
ad acqua, metti dell’acqua rossa,
gli spari e quello cade per terra e
sembra che è vero.
Shadey – abbiamo visto la mostra
delle bandiere. Non mi ricordo
più niente! La statua di Angelita,
l’abbiamo vista dal pulmino. Sia-
mo andati col pulmino alla piazza
di Anzio, non proprio alla piazza,
era il porto e ho visto le barche e
il mare mosso e blu scuro. In fon-
do c’erano le montagne con la ne-
ve. Dentro al coso ho visto due
mappe su un tavolo, c’erano due
mappe che guardavano le cose,
non erano telecamere, erano due
fogli sopra il tavolo e c’erano due
televisioni, e le mappe erano due
fogli grandi. C’erano delle teleca-
mere. Con la guerra ci stavano
carri armati aerei le bombe, le ca-
se distrutte.
Michela – abbiamo visto Anzio
tanto tempo fa. Ho visto i carri ar-
mati, erano grandi, era la foto dei
carri armati. Poi ho visto che
prendevano Angelita e la portava-
no al sicuro. Ci hanno fatto vede-
re dove sentono che dicono ‘aiu-
to’, le persone che stanno d’estate
al mare e se non sanno nuotare di-
cono ‘aiuto’ e loro lo sentono. È
un bel lavoro perché salvano la
vita ad altre persone.
SCUOLA INFANZIA
SEVERIANO SEZ A
È arrivato l’inverno alla scuola
dell’Infanzia sez. A Don Pino Pu-
glisi.
Che bella la nostra sezione!!!
Ma cosa è successo? È arrivato
l’inverno!
Brina, ghiaccio, neve, vento fred-
do…..
Sembra di essere al polo nord!
Ma attenzione!
C’è anche uno splendido paesag-
gio….
Casette colorate!
È proprio bello giocare con la
fantasia!
Bianca è leggera è scesa la neve
lasciando sugli alberi un manto
lieve!
Anche il paesaggio è tutto gelato
e dice contento : ”L’inverno è ar-
rivato “
INSEGNANTE
SAIU LOREDANA
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