Il Litorale • 3/2019
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ANNO XIX - N° 3 - 1/15 FEBBRAIO 2019 Il Litorale Pag. 5
Mentre, ad Anzio, le opposizioni
si mobilitano per dare battaglia
sulla questione “illuminazione
pubblica” e “Vignarola”, lunedì
14 gennaio, in Consiglio Regio-
nale, è stato discusso l’ordine del
giorno a firma dei consiglieri del
PD Eleonora Mattia ed Emiliano
Minnucci, del capogruppo di Li-
beri e Uguali Daniele Ognibene e
dei dieci consiglieri regionali del
M5S, per chiedere alla Regione
Lazio di revocare la concessione
demaniale alla Capo d’Anzio per
la realizzazione del nuovo porto
della città.
Con il parere favorevole dell’as-
sessore Alessandra Sartore e della
Giunta, fanno sapere in particola-
re i rappresentanti del PD, è stato
riformulato un ordine del giorno
che, mettendo insieme le mozioni
presentate dalle diverse forze di
minoranza, fissa tre fasi impor-
tanti per risolvere la questione
della realizzazione del nuovo por-
to commerciale e turistico di An-
zio, finora disattesa per gravi ina-
dempienze alla concessione de-
maniale.
“Nella sostanza - hanno spiegato
Mattia, Minnucci ed Ognibene -
l’Ordine del Giorno approvato,
impegna il Presidente e la Giunta
ad istituire un tavolo tecnico, in-
sieme al Comune di Anzio, per
valutare la fattibilità del proget-
to; la messa a ruolo di tutti i
mancati pagamenti della società
Capo d’Anzio all’Agenzia del De-
manio e l’attenta valutazione di
condizioni e modalità per giunge-
re alla decadenza della conces-
sione in essere, a tutela di Anzio e
di tutto il suo territorio”.
“Durante il mese di gennaio - ha
sottolineato la Mattia - insieme
alla Giunta e ad altri colleghi ab-
biamo lavorato per ripristinare,
in tempi brevi, le condizioni di re-
golarità, consapevoli che ogni
inadempienza del concessionario
continua a produrre danni per la
comunità locale e per la Regione
Lazio”.
Ora, se come dice il sindaco De
Angelis, la famosa gara d’appal-
to, non dovesse essere di nuovo
pronta per il 31 gennaio, la sua
Amministrazione, si ritroverebbe
chiusa ad un angolo dal quale,
uscirne ancora vincenti, sarebbe
un’impresa assai ardua. Infatti da
un lato c’è un Comune che, da
solo, non è assolutamente in gra-
do di realizzare l’opera mentre,
dall’altra, c’è la parte privata del-
la Capo d’Anzio alla quale non
parrebbe vero di fare “asso pi-
gliatutto” facendo del nuovo por-
to una sua esclusiva proprietà. In-
somma, almeno in questo caso, al
sindaco, non potrebbe rimanere
che la scelta tra bere o affogare.
Tito Peccia
A Nettuno, con l’avvi-
cinarsi della primave-
ra, proseguono i pre-
parativi di tutti coloro
i quali, per l’ennesima
volta, tenteranno di
aggiudicarsi l’ammi-
nistrazione politica
della città nella spe-
ranza che, almeno
questa volta, possa es-
sere per i prossimi
cinque anni. Vista la
solita lunga lista di li-
ste civiche e di partito
che scenderanno in
campo, l’idea dell’i-
nossidabile Mariano
Leli, almeno sulla car-
ta, potrebbe apparire come la
scelta vincente: accorparne quanti
più possibile sotto un’unica ban-
diera cercando così, di accapar-
rarsi il maggior numero di voti.
Gli ultimi ad essersi interessati al
“gruppone” del Coordinamento
Civico sembrerebbe essere anche
i rappresentanti di Patto per Net-
tuno e del PD mentre, Leli,
avrebbe voluto convincere anche
quelli di Forza Italia che però, co-
sì come è ormai consuetudine,
parteciperanno assieme a Fratelli
d’Italia e Lega dopo aver nomina-
to loro candidato sindaco l’inge-
gnere Alessandro Coppola. Con
tutto questo guazzabuglio, il no-
me di colui che dovrebbe essere
invece il candidato del Coordina-
mento, sembra ancora lontano
dall’essere nominato. Del resto,
con un così nutrito numero di ap-
partenenti dove, chiaramente,
ognuno vorrà far sentire forte la
sua voce, la scelta su tale nome,
sarà impresa piuttosto ardua così
come, in caso di vittoria, lo sarà
poi governare tutti insieme d’a-
more e d’accordo. Nel frattempo,
evidentemente non paghi di quan-
to successo ad Anzio nella recen-
te tornata elettorale, i Cinque
Stelle, oltre a quello di Roberto
Lucci, avrebbero ora deciso di
presentare anche il nome di Mau-
ro Rizzo in quanto, tanto per
cambiare, anche a Nettuno, stesso
movimento ma differenti linee di
pensiero che, altro non faranno
che favorire, così come appunto
ad Anzio, l’avversario più forte.
Infatti, se alla fine, a decidere il
nome del favorito sarà comunque
la direzione milanese del movi-
mento, questo nulla toglierà al
fatto che, i pentastellati, si pro-
porranno comunque ideologica-
mente già divisi e questo, non
giocherà certo al loro favore. Al
momento, colui che invece sem-
bra apparire ancora come un “bat-
titore libero”, è il professor Mar-
chiafava che, se e quando doves-
se decidere di partecipare all’ago-
ne, sarà tutto da vedere come e
con chi lo vorrà fare.
Tito Peccia
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