Il Litorale • 3/2019
Pagina 30 di 52
«99,92 %. Arma la prora e salpa verso Sirio», così l’amico Gianfranco c’invita alla
partenza. Pronti … si parte sulla stella Sirio. Gianfranco Cerri per anni e anni ha studia-
to Matematica e Fisica, ha calcolato le leggi del moto, la Meccanica celeste, la Relativi-
tà e la Quantistica. Adesso è pronto. Certo che non è uno scherzo! Sirio, la stella più lu-
minosa del firmamento, dista da noi più di 8 anni luce, qualcosa come ottantamila mi-
liardi di chilometri. Per arrivarci in un tempo ragionevole bisognerà mettere in campo
tutta la Scienza che conosciamo. Gianfranco certamente lo saprà fare.
Pag. 30 Il Litorale ANNO XIX - N° 3 - 1/15 FEBBRAIO 2019
S i m p o s i o
LIBERO INCONTRO ARTISTICO CULTURALE
Via delle Orchidee, 61 - Lido di Cincinnato - Anzio
E-mail: ilsimposio@alice.it • aa amici del simposio di Lavinio
Giuliana Bellorini
è l’organizzatrice
del salotto sede del Simposio
"Io sono il nuovo povero" è il seguito del mio primo libro autobiografico "Non smettere
mai di sognare", dove io stesso mi riconosco in questa nuova figura sociale. A differenza
del povero tradizionale che siamo abituati a vedere dormire sulle panchine dei parchi,
con i panni sporchi e la barba lunga, egli lotta quotidianamente per arrivare a fine mese.
E’ colui che ha il privilegio di non dormire sulle panchine, ma che ha lo svantaggio di
dover vivere affrontando da solo, nell’estraneità totale del mondo che lo circonda, il
dramma e la sofferenza della sua condizione. Spesso il nuovo povero è il vicino della
porta accanto che facciamo finta di non vedere. La motivazione principale che mi ha
spinto a scrivere il libro è stata la necessità di esternare le emozioni e i sentimenti re-
pressi, frutto di una condizione di disagio notevole. Ho provato ad esprimere il concetto
del viaggio nella quotidianità, nelle abitudini, come quando, occupando sempre lo stes-
so posto in un treno di pendolari, avvertivo la sensazione che ciò che rende diverso ogni
giorno dai precedenti è la dimensione interiore, il nostro animo che recepisce nuove
emozioni. La povertà e la nudità interiore ci vengono poste innanzi nelle situazioni di
grande disagio. Allora prendiamo coscienza della nostra fragilità e dei limiti che tenia-
mo nascosti persino a noi stessi, per paura d’incontrarli faccia a faccia. Impariamo a
confidare in quel Dio che si è fatto povero per arricchire tutti noi con la sua povertà. In
questo percorso, dopo aver incontrato noi stessi, siamo pronti ad incontrare il prossimo.
Ogni giorno un’emo-
zione nuova, che ci fa
vedere il mondo con
gli occhi dell’umani-
tà, dove il prossimo ci
respira di fianco, co-
me quando seduti in
uno scomparto del
treno veniamo tutti
indistintamente illu-
minati dalla luce del-
lo stesso cielo. Come
ogni notte, mi alzo
dal letto e rimbocco
le coperte ai miei figli
che dormono sereni,
nonostante tutto, la-
sciando la loro stanza
con una preghiera tra
le labbra. Ho un pro-
fondo legame con le
parole di questa poe-
sia, "Gli occhi del po-
vero", perché racchiu-
de un momento di
quella quotidianità
che dicevo poc’anzi. Rappresenta un momento di forte preoccupazione dove un padre
soffre in silenzio rivolgendosi con una preghiera verso un Dio che ascolta le sue pre-
ghiere. Le ascolta in un momento forte, in un silenzio assoluto, attraverso una finestra
che si apre nel cielo infinito.
Il secondo dopoguerra è il tema scelto per questo ciclo.
Abbasso la ricchezza è la pellicola che inaugura questa iniziativa. Il film tratta di una
storia emblematica: quella di una proterva e priva di scrupoli “borsara nera”, magistral-
mente interpretata dalla grande Anna Magnani, oltre che da notevoli attori del livello di
Vittorio De Sica. La vicenda è ambientata nella Roma del 1945, ancora “occupata” dalle
truppe Alleate. La protagonista si chiama Gioconda Perfetti, ex fruttivendola, che arric-
chitasi con la borsa nera va ad abitare insieme alla sorella minore e al suo Amministra-
tore in una splendida villa a Trastevere di proprietà del Conte Ghirani, caduto in miseria
e quindi costretto ad occupare una modesta dependance. La Gioconda, arricchitasi in
brevissimo tempo con la borsa nera, rimane ubriacata dal nuovo tenore di vita. Non solo
sperpera le sue sostanze ma, dopo essersi fatta ingenuamente raggirare da una banda di
truffatori rischiando addirittura il carcere, affida tutti i suoi averi ad un imbroglione che
sparisce con essi. Ma anche le vicende strettamente familiari sono fonte di amare delu-
sioni:scopre che il fidanzato della sorella, un militare americano che si era spacciato di
essere un ricco petroliere si rivela un semplice poveraccio. Alla fine, dopo tante disav-
venture, alla borsara nera non rimane altro che tornare alla sua modesta bottega in Tra-
stevere, che nei periodi fortunati aveva ceduto in affitto. La vicenda della protagonista è
emblematica, non solo del personaggio, ma anche del contesto particolare in cui opera.
È l’Italia del 1945, uscita a pezzi da una guerra disastrosa, causa di tanti danni materiali
e morali. È l’Italia della disfatta ove ognuno cerca di sopravvivere come può ed ove i
più forti prevalgono sui più deboli e ove personaggi senza scrupoli operano a danno dei
più onesti. È l’Italia dei Razionamenti, attuati attraverso il sistema del tesseramento che
consentiva l’acquisto di modeste quantità di generi di prima necessità. Mentre i più for-
tunati vivevano i campagna in quanto per loro era più facile procurarsi alcuni generi ali-
mentari, gli abitanti delle città erano spesso costretti ad acquistare a prezzi molto elevati
ciò di cui avevano bisogno alla “borsa nera”. Difatti le razioni previste dalle “Tessere”
non solo erano insufficienti ma talvolta la loro distribuzione era irregolare per cui all’ar-
rivo dei beni si formavano lunghe code. In conclusione il film è la testimonianza di
un’epoca tragica di cui si è persa memoria.
GLI OCCHI DEL POVERO
Gli occhi del povero sono pieni di lacrime
che bagnano i cuori sia per la gioia
che per il dolore e la speranza
lo salva dal buio della notte.
La notte,
che devo sconfiggere tutti i giorni
tenendo lontane le paure e le insicurezze
di un’ esistenza difficile, precaria, ingiusta.
Allora mi alzo dal letto e come ogni notte
lascio scivolare una leggera carezza sui capelli di lei,
la donna che nel bene e nel male
è sempre stata al mio fianco.
Rimbocco le coperte dei miei figli
che dormono sereni nonostante tutto.
Lascio la loro stanza con una preghiera tra le labbra
come una sentinella mi accingo a fare la guardia
al nostro fortino fatto di amore e di speranza
fino al sorgere di un nuovo giorno.
Domenica 3 febbraio - ore 17.00
Martedi 5 febbraio *
INCONTRO SULLA NUOVA POVERTÀ
Prosa, musica e poesia.
Presentazione e letture con Maria Grazia Vasta e Maurizio Stringhettadi poesie e
brani da: Io sono il nuovo povero di Maurizio De Vito. Intermezzi musicali a cu-
ra del m° Carlo Liberatori e Cristian Alderete. Al piano il m° Davide Clementi
Io sono il nuovo povero
di Maurizio De Vito
Venerdì 1 febbraio - ore 17.00
Guida all’ascolto dell’opera lirica
con il m° Carlo Liberatori
Giuseppe VERDI e la Storia
MACBETH (1847)
SIMPOCINEMA
con Francesco Bonanni
ABBASSO LA RICCHEZZA
regia di Gennaro Righelli, 1946 (89 min.)
*ore 16.00 precise davanti al cancello della
Riserva di Tor Caldara
Come prima volta proseguiremo tutti insieme alla
volta dell’abitazione di Adriana Cosma che ha messo
generosamente a disposizione per gli amici del Sim-
posio un locale del suo villino a Villa dei Pini.
Mercoledì 6 febbraio - ore 17.00
VIAGGIO VERSO LA STELLA SIRIO
con Gianfranco Cerri
LA SETTIMA ARTE O LA DECIMA?
Dipende quali muse vogliamo prendere in considerazione. Ma quest’ultima è la più giovane delle antiche e mitiche
sorelle, la più consona ad esprimere con immediatezza al nostro modo di recepire. Un libero incontro artistico cul-
turale ove ogni argomento può avere il suo spazio non poteva mancare quest’ultima arte nata alla fine del’800, la
cinematografia. Quest’anno sarà all’insegna di quest’arte proposta da più simposiasti amanti del settore. Il cinema
d’autore organizzato da Giancarlo Marchesini, quello dedicato a Il secondo dopoguerra con Francesco Bonanni.
Ed ora una nuova proposta di Renzo Ridolfi per la proiezione di cortometraggi selezionati all’International Short
Film Festival. Tutto ciò è reso possibile, anche, per la collaborazione dell’amica Daniela Cosma ad ospitarci nella
sua abitazione il martedì di ogni quindici giorni. Allora, questa volta … Tutti al cinema
Giuliana
Leggi di più
Leggi di meno