Stadio Q.Ricci
Il 20 ottobre il consigliere di maggioranza Vincenzo La Pegna ha protocollato la richiesta alla presidente della commissione trasparenza Luana Caporaso per esaminare gli atti e fare chiarezza sulla gestione dell’impianto sportivo e degli uffici annessi e sullo stato in cui la struttura ha operato negli ultimi anni.
“La nostra coalizione – sottolinea il consigliere Vincenzo La Pegna – ritiene essenziale analizzare il tema legato alla struttura sportiva nel suo complesso, dando modo alla commissione di esaminare gli atti per avere chiarimenti essenziali anche per comprendere meglio come la vicenda si è evoluta e come gestire la situazione allo stato attuale. Vorremmo capire come l’impianto e gli uffici annessi sono stati affidati e gestiti nel tempo, conoscere gli iter amministrativi e approfondire la questione che riguarda l’aspetto strutturale. Per questo motivo abbiamo avanzato la richiesta alla presidente della commissione Luana Caporaso, certi che in virtù del ruolo di assessore ai lavori pubblici e al patrimonio ricoperto nella scorsa consiliatura e attraverso l’attento esame degli atti, potrà fornire un prezioso contributo per ricostruire la vicenda in tutte le sue sfaccettature”.
Un’altra Aprilia
La manifestazione davanti al Comune dopo le dichiarazioni per niente rassicuranti del Sindaco
Municipalizzata: dipendenti preoccupati
Accompagnati dai sindacati, i dipendenti dell’Asam, l’azienda municipalizzata di piazza dei Bersaglieri, si sono ritrovati sotto al Comune di piazza Roma per protestare. Con bandiere e cartelloni hanno fatto capire di non aver gradito le ultime dichiarazioni del sindaco Principi circa il futuro dell’azienda.
“Prima delle elezioni il candidato sindaco Principi credeva in una Multiservizi pubblica e potenziata - recitava un cartellone esposto in piazza - dopo le elezioni il Sindaco ammette di non poterselo permettere e che sarebbe meglio privatizzare il contratto”.
Una presa di posizione che i dipendenti ed il sindacato non hanno gradito e che considerano un voltafaccia. Ad inizio mese il sindaco Principi aveva spiegato che le richieste dei sindacati, un contratto decentrato dal costo un milione di euro all’anno per l’ente apriliano, non era sostenibile per le casse comunali.
“Quel tipo di contratto - aveva detto il Primo Cittadino - non ce lo possiamo permettere. Pensiamo sia più congruo e sicuramente più fattibile per le nostre casse un accordo quadro da circa 340mila euro annui. In più, non possiamo promettere né impegnarci ad aumentare quel contratto un anno dopo la sua entrata in vigore come ci hanno chiesto invece i sindacati”.
E poi aveva aggiunto che si stava sondando anche la possibilità di cambiare la forma stessa del contratto, oggi applicato sulla base di quello previsto per gli enti pubblici, trasformandolo in un contratto di natura privatistica.
“E’ una possibilità che stiamo sondando - aveva concluso Principi - in questi ultimi anni molte aziende speciali hanno optato per questa soluzione”.
Il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi ha così incontrato presso il suo ufficio una rappresentanza dei lavoratori dell’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi. Durante il confronto sono stati trattati i temi legati al futuro dell’azienda speciale, alle tempistiche necessarie per uscire dallo stato di liquidazione in corso dal 10 febbraio 2017 e alla possibilità di sottoscrivere il contratto decentrato, come da richieste avanzate nel tempo dalle sigle sindacali. Il Primo Cittadino ha rassicurato i lavoratori rispetto alla volontà politica della maggioranza di preservare la Multiservizi e i dipendenti della stessa.
“La municipalizzata - ha sottolineato il sindaco Lanfranco Principi - rappresenta un fiore all’occhiello. L’obiettivo della nostra maggioranza è quello di giungere alla conclusione della procedura di liquidazione, di farlo nel più breve tempo possibile, ma nel rispetto dei tempi tecnici necessari: solo procedendo così sarà possibile salvaguardare la Multiservizi e il futuro dei lavoratori. Lo stato di liquidazione fu votato in consiglio comunale nel 2017 per una chiara scelta politica della maggioranza di allora, chiaramente orientata verso la chiusura della municipalizzata. Per quanto ci riguarda, abbiamo già avuto modo di condividere quali sono i nostri obiettivi che nel tempo non sono cambiati. La nostra volontà politica e il nostro interesse restano quelli di preservare l’azienda e giungere nel più breve tempo possibile alla revoca dell’atto di liquidazione. Quanto alla sottoscrizione del contratto decentrato per i dipendenti Asam, anche in questo caso non manca la volontà politica. Per poter compiere questo passo però non possiamo prescindere dalla capacità economica reale che l’ente potrà sostenere”.
Non è un bel periodo per l’azienda, Dopo il recente attentato all’entrata dell’azienda sul quale stanno lavorando le forze dell’ordine per dare un volto alla persona che ha posizionato la molotov davanti alla porta Asam, questa mattina i dipendenti sono scesi in piazza contestando quello che considerano un “cambio di direzione” del primo cittadino. L’azienda, stando alle recenti cronache amministrative, dopo la fase di risanamento entro l’anno avrebbe dovuto chiudere la fase liquidatoria. Adesso si chiede all’esecutivo cosa intenda fare. La fase liquidatoria proseguirà? Se si per quanto tempo? Il sindaco Principi vorrà privatizzare il contratto? O optare per il proseguimento in house?
P.N.