Non è la prima volta che dei malviventi spillano gasolio dalla conduttura. In questo caso avevano realizzato una tubazione di un chilometro
Forato l’oleodotto dell’Eni Gaeta-Pomezia
Hanno forato l’oleodotto dell’Eni Gaeta-Pomezia che passa per Aprilia e hanno trasportato il gasolio attraverso una conduttura sotterranea lunga circa un chilometro. Così una banda di malviventi, alcuni giorni fa, è riuscita ad asportare una quantità, ancora indeterminata, di carburante. Un colpo riuscito alla perfezione attraverso un sofisticato modus operandi, verosimilmente realizzato da una organizzazione criminale strutturata.
Il furto di gasolio è avvenuto all’interno di un terreno agricolo situato alla periferia apriliana su cui passa la condotta dell’Eni. E proprio il personale della sicurezza della multinazionale ha riscontrato le prime criticità dovute alla manomissione grazie ad un “alert” che si attiva in caso di depressione all’interno della conduttura dovuta ad una fuoriuscita di carburante.
Sul posto sono quindi intervenuti anche i carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia che hanno proceduto con i rilievi di rito. La banda ha agito in maniera “professionale” riuscendo a trasportare il carburante attraverso una conduttura secondaria sotterranea lunga almeno un chilometro, lontani da occhi indiscreti. Ed è ancora tutto da quantificare il bottino che potrebbe essere elevato, di diverse migliaia di euro.
Nei mesi scorsi, proprio per prevenire e coordinarsi in maniera più efficace in caso di “attacco” agli oleodotti, il Reparto Territoriale di Aprilia, per volontà del Tenente Colonnello Paolo Guida, aveva incontrato le diverse compagnie di distribuzione che operano sul territorio del nord pontino. In passato sono stati almeno quattro gli episodi relativi al tentato furto di carburante, attraverso il cosiddetto “spillamento” nel solo territorio comunale di Aprilia. Ben tre si verificarono nella zona di Campoverde, in via del Giglio, in via Valtellina e in via delle Cadute. L’altro, invece, si consumò in un terreno tra via del Tufetto e via Fossignano.
In quest’ultimo caso finirono in manette due 30enni colti in flagranza di reato dai militari di via Tiberio. Sotto attacco dei malviventi sempre la condotta interrata dell’oleodotto Eni che da Pomezia arriva fino a Gaeta. Episodi che rappresentano un indicatore utile a determinare la presenza in zona di gruppi criminali specializzati in queste specifiche attività illecite.
E, per questo, i carabinieri hanno cercato e stabilito nel tempo una collaborazione con le compagnie private volta alla realizzazione di una vera e propria rete che serva a migliorare la prevenzione dei reati contro i gestori e gli impianti stessi di carburante, rendendo ancora più efficaci i servizi di pattugliamento predisposti quotidianamente su tutto il territorio dal Comando di via Tiberio.
Alessandro Piazzolla
Ora i residenti di via dei Giardini hanno paura. Dopo il maxi furto di carburante all’oleodotto dell’Eni Gaeta-Pomezia avvenuto pochi giorni fa all’altezza di Aprilia, i cittadini della zona non si sentono tranquilli.
Temono perdite nei terreni ed infiltrazioni nelle falde acquifere che significherebbero acqua contaminata. Acqua che i residenti di via dei Giardini usano tutti i giorni per cucinare e lavarsi.
Per questo nelle prossime ore in molti procederanno con delle analisi private per verificare lo stato di salubrità delle acque all’interno dei loro pozzi. Vogliono avere la certezza che il carburante fuoriuscito dalla condotta non abbia intaccato la falda.
“Siamo preoccupati – spiegano alcuni residenti della zona – abbiamo anche chiesto un intervento dell’ufficio ambiente del comune di Aprilia dopo quanto accaduto ma siamo ancora in attesa di una risposta.
In questi giorni abbiamo parlato con alcuni tecnici di Eni che ci hanno rassicurato verbalmente. E’ ovvio che questo non ci può bastare, ne va della nostra salute. Servono certificazioni, garanzie che solo analisi approfondite delle acque possono fornirci”.
La banda di malviventi, che pochi giorni fa è riuscita a forare l’oleodotto ed a trasportare il gasolio attraverso una conduttura sotterranea lunga circa un chilometro, probabilmente stava operando nella zona da diverse settimane. Un colpo studiato nei minimi dettagli, realizzato verosimilmente da una organizzazione criminale ben strutturata. Qualcosa però era stato notato da alcuni residenti di via dei Giardini.
Da giorni vi erano infatti autobotti e mezzi stazionanti nei pressi del terreno dove è stato forato l’oleodotto, presenze definite “insolite” dagli stessi abitanti. E poi quell’odore forte di gasolio nell’aria. Tutti elementi che avevano destato qualche sospetto.
“Quell’odore di carburante – continuano i residenti – era forte e presente da diverse settimane. Probabilmente stavano già asportando il carburante. Non è la prima volta che accade. Un episodio simile si era già verificato anni fa, sempre ai danni della condotta dell’Eni”.
In passato sono stati almeno quattro gli episodi relativi al tentato furto di carburante, attraverso il cosiddetto “spillamento” nel solo territorio comunale di Aprilia.
Ben tre si verificarono nella zona di Campoverde, in via del Giglio, in via Valtellina e in via delle Cadute.
L’altro, invece, si consumò in un terreno tra via del Tufetto e via Fossignano. Tutti episodi che testimoniano la presenza radicata in zona di gruppi criminali specializzati in queste specifiche attività illecite.
Alessandro Piazzolla