CITTA’ INSIEME
Centinaia di persone nella piazza di Anzio per dire NO alla mafia
La minaccia di maltempo alla fine si è dissolta: un vento gelido ha spazzato il cielo lasciando che il sole brillasse sulla fontana di piazza Pia. Ben imbacuccati i bambini restituivano al carnevale la sua atmosfera con duelli a colpi di sciaboletta tra zorri e capitan uncini, mentre fra manciate di coriandoli un verde mini-dinosauro ruggiva “spaventosamente” ad altezza di ginocchia fra i passanti. La folla intanto si assiepava intorno al gazebo della manifestazione: Anzio e Nettuno erano lì per testimoniare che i loro cittadini disprezzano il malaffare, le cosche, la corruzione, la sopraffazione.
Sguardi sereni ma decisi si incrociavano al di sopra delle mascherine ed annuivano mentre gli oratori alternavano i loro interventi battendo tutti ostinatamente sul tema principe: “di questo modo di fare impresa, di questo modo di fare politica non ne vogliamo sapere, non ci appartiene e noi non gli apparteniamo”.
Perfino il gruppetto politico che, unico, si era intestardito a venire con le bandiere di partito nonostante l’organizzazione avesse vivamente chiesto di evitarlo, alla fine ha sciolto il suo sdegnosetto atteggiamento e si è lasciato andare ad applaudire come tutti gli altri.
Intorno alle 12 la riunione si è andata sciogliendo, la folla si è divisa fra le stradine del centro città per tornare ognuno al proprio mondo privato, contento e consapevole di aver appena rafforzato quello pubblico.
“L’associazione CittaInsieme ha aderito a questa manifestazione perché crede nella forza dell’onestà.
Le squallide e losche attività che emergono dalle indagini della Direzione Nazionale Antimafia sulle economie di Nettuno ed Anzio vanno certo combattute dalle forze dell’ordine ma non verrebbero eradicate se accanto ad esse non si levasse forte e chiaro lo sdegno e la condanna dell’intera società civile. Il baluardo più forte contro il malaffare siamo infatti noi, associazioni, comitati, categorie, ma soprattutto noi singoli cittadini, che vinciamo quando rifiutiamo di cercare il favore personale, la “scorciatoia” per passare avanti a un altro nell’ottenere dalla pubblica amministrazione un documento o una autorizzazione che ci sono semplicemente dovuti. Questo toglie acqua ai piranha. In questi giorni roventi, subito dopo l’uscita delle prime rivelazioni sugli indagati per comportamenti mafiosi, hanno cominciato a circolare pezzi di verbali in cui si facevano i nomi di esponenti politici locali. Nessuna esplicita accusa solo citazioni di persone che si sono candidate alle scorse elezioni dove hanno raccolto, chi più chi meno, voti dagli elettori. Se alcuni di quei nomi finiranno per essere a loro volta indagati ne prenderemo doverosamente atto. Ma l’averli tirati fuori così “di passaggio” e così tempestivamente, suona tanto, ma tanto come un intervento mirante a boicottare l’intera indagine piuttosto che ad estenderla, rendendola un calderone populista in cui sicuramente non mancherebbe chi ci si butta a pesce per ottenere il vantaggio politico del momento. La situazione è delicata, per questo aderiamo alla manifestazione antimafia del 26 febbraio con tutto lo sdegno di cui siamo capaci ma che non ci si sventoli sotto il naso qualsiasi vessillo di partito. Non ora.”
Claudio Tondi,
presidente di CittaInsieme
Nettuno. Segnaliamo buche pericolose in via dell'Alberone
"Vi segnaliamo il bordo strada fortemente eroso in via dell'Alberone, nel tratto coperto da alberatura situato a 3-400 metri dalla traversa con via Cadolino.
La particolare posizione del danno su una doppia curva costituisce un serio pericolo per la circolazione. Cordialmente."
Segnalazione inviata alla Polizia locale di Nettuno e, per conoscenza, all'ufficio lavori pubblici ed al comitato di quartiere Padiglione.
Italcable. Stazione di approdo cablofonico
Sulla litoranea che giunge ad Anzio da nord, subito prima del grande sito archeologico costiero noto come Villa Imperiale, sorge una palazzina racchiusa nel perimetro del muro della caserma S.Barbara.
La palazzina, oggi in uso all'Esercito italiano, ospitava un tempo gli impianti di attestazione del cavo telefonico sottomarino che, attraverso una galleria in cemento praticata nella alta rupe costiera, terminava lì il suo lungo tragitto dalle Americhe.
Italcable nasce il 9 agosto 1921 con il nome di Compagnia Italiana dei Cavi Telegrafici Sottomarini, fondata dall'ingegner Giovanni Carosio, imprenditore di Arona trapiantato a Buenos Aires nel 1900, con l'obiettivo di realizzare il primo cavo sottomarino transatlantico per le comunicazioni via telegrafo che congiungesse l'Italia agli Stati Uniti d'America e al Sud America. Il 12 settembre 1921 fu firmata la prima convenzione fra lo Stato italiano e Compagnia Italiana dei cavi Telegrafici Sottomarini.
Nel 1925 vengono inaugurati i collegamenti Anzio-Buenos Aires ed Anzio-New York (gli unici di quel genere all'epoca) finanziati in buona parte dai cittadini italiani emigrati in Argentina in qualità di azionisti.
L'anno successivo la società cambia nome in Compagnia per Cavi Telegrafici Sottomarini.
Nel 1941 l'azienda si fonde con la Società Italo Radio espandendo la sua attività alla telegrafia e telefonia via radio ed assume il nome di ITALCABLE (pron. alla portoghese: "ital-ca-ble").
Nel 1944 la guerra distrugge la Stazione di Anzio e varie linee terrestri di collegamento.
Nel 1945 si riparano i cavi Anzio-Palermo e Anzio–Barcellona.
Nel 1947 l'approdo dei cavi viene trasferito da Anzio a Castelfusano.
Breve cronistoria
9 agosto 1921
Atto costitutivo della "Compagnia Italiana dei Cavi Telegrafici Sottomarini" (Italcable). La prima Sede viene stabilita a Milano, in Corso Italia.
12 settembre 1921
Prima Convenzione fra la Italcable, rappresentata dall'Ing. Giovanni Carosio, ed il Governo Italiano, rappresentato dal Presidente Ivanoe Bonomi e dal Ministro delle Poste e Telegrafi Vincenzo Giuffrida.
8 ottobre 1924
Viene posato il primo tratto di cavo Malaga-Fayal
1925
18 gennaio Tratto S. Vincenzo-Fernando de Noronha
10 febbraio Tratto Anzio-Malaga
18 febbraio Tratto Malaga-Las Palmas
16 marzo Inaugurazione del cavo che congiunge l'Italia con il Nord America.
30 aprile Tratto Rio de Janeiro - Montevideo
11 luglio Attivazione del servizio Buenos Aires - Montevideo.
7 settembre Viene posato il tratto Brasile-Rio de la Plata.
12 ottobre 1925 Inaugurazione della Stazione di Anzio e apertura del nuovo servizio Anzio - Buenos Aires.
1927
Posa del tratto Anzio–Barcellona-Malaga; nuovi approdi a Lisbona e Bilbao.
Istituzione del Servizio dei Telegrammi 'Lampo'.
1928
Posa del cavo Anzio-Palermo.
Leggi qui:
1925 History of the Atlantic Cable & Undersea Communications (Storia del cavo atlantico [in inglese])
Guarda:
1928 video della Posa del cavo Anzio-Palermo