LA STORIA DEL NETTUNO CALCIO - La Pro Calcio Nettuno in vantaggio di due gol è raggiunta dal Pomezia con due rigori inesistenti: 2-2
L’arbitro riesce a fermare la Pro Calcio Nettuno
La corsa della Pro Calcio Nettuno all’inseguimento della Real Torvajanica, prima in classifica con 36 punti contro i 31 punti dei verdazzurri, è stata rallentata dalla conduzione poco corretta dal direttore di gara Vincenzo De Matteo, della sezione di Aprilia. “Inadeguato” è l’unico aggettivo che ci viene da scrivere e gli consigliamo di correggersi se vuol continuare ad arbitrare le partite di calcio, lo diciamo per il suo bene, altrimenti gli suggeriamo di lasciar perdere, che non è mestiere suo arbitrare.
Facciamo nostre le parole di un personaggio del mondo calcistico professionistico, Roberto Giansanti, che ha militato in Serie B; “vecchia gloria” del Padova e domenica, 20 febbraio 2022, spettatore d’eccezione della partita finita in parità tra lo Sporting Pomezia e la Pro Calcio Nettuno.
«Di solito non vado a vedere le partite di mio figlio - ha scritto Roberto Giansanti – chi mi conosce sa che ho fatto 20 anni di professionismo. Io calco i campi di calcio da 50 anni, ma quello che ho visto ieri non si può raccontare. Io sono uno che dice che chi dirige una partita va aiutato, ed è giusto, però a loro volta, se ne approfittano perché hanno il potere di decidere una partita. Per fortuna ieri non è successo niente, perché l’arbitro ha trovato nel Nettuno una squadra di bravi ragazzi, se arbitrava così in qualsiasi altra parte, la partita non sarebbe finita e oggi staremmo qui a dire altre cose. Chi di dovere (la sezione di Aprilia, n.d.r.), dovrebbe intervenire e fare qualcosa per evitare quello che è successo ieri, perché questi ragazzi, che lavorano tutto il giorno e vanno a fare gli allenamenti alle sette di sera, si vogliono divertire, ma devono essere anche rispettati».
Aggiungiamo a questo discorso degli arbitri, che per fortuna della categoria, possiamo ammirare direttori di gara bravi. Ne è da esempio il giovane arbitro Riccardo Luca Delfino, della sezione di Roma 1. L’abbiamo ammirato a Nettuno, durante la partita contro il Sant’Onofrio. Ci piace ricordarlo perché siamo sicuri che di Delfino, questo giovane arbitro, sentiremo parlarne in futuro nel campo professionistico.
Veniamo alla partita. La P.C. Nettuno si è presentata in campo con 4-3-3 con Fontana e Cerella difensori centrali, Bernardini e De Massimi difensori esterni; a centrocampo Menghini, Giansanti e Adegor; punte Greco, M. De Carolis e Allo. Il primo tempo è filato via senza sobbalzi, Silvi - il portiere della P.C. Nettuno - non è stato mai impegnato e Allo ha fatto gridare al gol un paio di volte, col pallone finito tra le braccia di Gallo, portiere del Pomezia. A centrocampo Giansanti ha orchestrato i movimenti di Adegor e Menghini dopo aver preso le misure sui centrocampisti avversari. Nel secondo tempo due schegge di Mattia De Carolis al 49’ e Greco al 52’ hanno portato in vantaggio la propria squadra. Lo Sporting Pomezia sembrava rassegnato alla superiorità della Pro Calcio Nettuno, che sbaglia almeno tre gol subito dopo. Poi avviene l’incredibile: al 57’ viene espulso Bertini, il capitano del Pomezia, per doppia ammonizione. La squadra locale a quel punto ha una reazione d’orgoglio e cresce a vista d’occhio; al contrario la Pro Calcio Nettuno mostra un calo soprattutto nella spinta di Adegor e, forse appagata del risultato acquisito, sostituisce prima Greco (61’) e poco dopo Allo (79’), ma è l’ingresso in campo di Siciliano (64’) dello S. Pomezia a far saltare gli equilibri in campo; lanciato dal regista Fedeli, il possente centravanti spinge i difensori centrali ospiti dentro l’area, propiziando il primo rigore “fantasma” per la propria squadra e gol di Fedeli. In panchina per la P.C. Nettuno siedono tre difensori: Magnante, Quaresima e M. Casaldi, probabilmente uno di loro appiccicato a Siciliano alla maniera “non giochi tu e non gioco io”, avrebbe potuto arginarlo fuori dall’area, ma succede qualcos’altro in campo: Menghini (tra i migliori in campo) contrastato brutalmente da un difensore avversario reagisce e i due quasi vengono alle mani. L’arbitro lascia fare, non è in grado di gestire quella situazione che viene risolta col cambio di Menghini (86’) con Dermane. Due minuti dopo, il solito Siciliano libero da marcature entra in area e appena può si butta a terra invocando il rigore che, incredibilmente, l’arbitro concede. Fedeli, il regista dello S. Pomezia batte alla stessa maniera con la stessa finta che Silvi intuisce, ma riesce solo a sfiorare il pallone. Finisce 2 a 2 con l’amaro in bocca per la Pro Calcio Nettuno.
Il match: 20 febbraio 2022
Girone G della 2ª categoria
Sporting Pomezia-Pro Calcio Nettuno 2-2
Reti: 49' M. De Carolis, 52’ Greco, 83’ (rig.) Fedeli, 88’ (rig.) Fedeli.
Sporting Pomezia
Gallo, Galasso, Colangelo, Montaspro, Francini, Bertini (cap.), Fedeli, Poce (64' Siciliano), Boccia (62' Ferro), Sammarco, Panse (28' D'Angeli).
Panchina: Nocerino, Albarelli, Turco, Ricci.
Allenatore: Valerio De Bardi.
Pro Calcio Nettuno
Silvi, Bernardini, De Massimi, Menghini (86' Dermane), Fontana, Cerella, Adegor, Giansanti (cap.), Allo (79' Lammoglia), De Carolis Ma., Greco (61' st Bianco).
Panchina: Magnante, Casaldi, Nocera, Vani, Cittadini, Quaresima.
Allenatore: Andrea Furlan.
Arbitro: Vincenzo De Matteo (Sez. di Aprilia).
Note:
Ammoniti - Bertini, Siciliano, Sammarco, Poce, Ferro, Montaspro, D'Angeli (SP), Fontana, Cerella, Menghini (PCN).
Espulsi - Al 57' Bertini (SP) per doppia ammonizione.
All’ 85' Vani (PCN) per proteste.
Silvano Casaldi