Programmati due appuntamenti imperdibili col maestro Giacomo Antognarelli
Tornano I Poeti Estinti
Si sta avvicinando a grandi passi il Natale: si preparano i Presepi nelle Chiese, si riaprono gli scatoloni con tutta l’attrezzatura che occorre per l’albero di Natale nelle case. Intanto ‘I Poeti Estinti’ non si fanno trovare impreparati, anzi si riuniscono per allestire due loro performance: il primo dicembre e l’8.
Ma parliamo della piece del primo dicembre che si svolgerà, dalle ore 20:30, presso la Chiesa San Pietro Claver, Via Monte Silvano, a Nettuno ed è intitolata: ‘E la Storia continua’. In effetti si compone di due parti: la prima, dal titolo ’26 Dicembre’ vede, sotto la regia di Maurizio Stasi, la partecipazione di Claudio Tondi (di CittàInsieme), Danila Marzia Venezia, Lucia Catacci, Maria Grazia Vasta, Maria Vittoria Catapano, La scena è ambientata in una casa ebraica, nei giorni successivi alla nascita di Gesù, dove quattro donne commentano gli avvenimenti prodigiosi accaduti. Il marito della padrona di casa è scettico e si allontana arrabbiato.
Poi ritorna e, come invasato, grazie alla rivelazione da parte di Dio, parla della nascita di Cristo e profetizza la Sua vita, anticipa le parabole e la Crocifissione, chiedendo in ultimo di essere salvato. Il testo è ripreso da vari Vangeli apocrifi, assemblati dall’abile regia di Maurizio Stasi. Per quanto riguarda la seconda parte della performance, si tratta di un recital del M° Giacomo Antognarelli in cui viene trattata la Passione di Cristo. L’originalità è che il M° lo ha scritto in vernacolo, in endecasillabi ed in rima alternata. Gli interpreti sono: Emma Paoletti, Maurizio Stasi e lo stesso Giacomo Antognarelli. Brani musicali ripresi da opere liriche a tema si alternano alla recitazione, rendendo le due performance cariche di pathos. Presenta ‘E la Storia continua’ Rita Cerasani. Per chi volesse assistere si tratta di un appuntamento imperdibile, propedeutico alle Sante Feste.
Rita Cerasani
Nettuno è il mio paese
Ricorrendo il decimo anniversario della scomparsa dell’artista nettunese d’Austria Georg Keil, l’Istituto Culturale Italo Tedesco, diretto dal prof. Giorgio Pagliuca, la Proloco Nettuno, la città, vogliono ricordare con un convegno ed una mostra l’illustre concittadino. Nato fra le montagne di Innsbruck nel 1935, non si iscrive nella Hitler Jugend e si trasferisce in Italia nel primo dopoguerra, vive e lavora prevalentemente a Nettuno. Per le sue qualità artistiche andrebbe inserito tra le più valide realtà del secolo e non solo in ambito locale. Ha il merito di portare il nome di Nettuno oltre i nostri confini vedi le mostre in Dubai, a Mittersill sua città natale, ed in altre città europee.
Velieri, ritratti, vestigia memoria della cultura della Roma classica raccontano con immagini di un artista che combatte da solo la propria battaglia umana ed artistica: silografia, bulino, acquaforte vengono guidate con padronanza come avrebbe fatto con i suoi amati velieri. Molti appartamenti, uffici, ristoranti, presentano ancora oggi sue opere, ha dipinto il ciclo di quadri sull’approdo della Madonna delle Grazie presso i padri Passionisti di Nettuno.
E’ stato insignito del titolo di cittadino onorario di Nettuno per l’amore e l’arte profusa verso la sua città di adozione: fondatore dell’Icit, i suoi amici lo ricorderanno in occasione del decennale della sua scomparsa presso il forte Sangallo.
Chi avesse opere in casa e volesse contribuire al suo ricordo è invitato a portarle al forte Sangallo, giovedì 30 novembre giorno dell’allestimento, possibilmente allegando qualche riga per ricordare il maestro e la storia del quadro da esporre: la mostra Nettuno è il mio paese, ist mein zuhause, dieci anni dopo, si svolgerà nei giorni 1, 2, 3 dicembre presso il forte Sangallo.
(Per info 331.3047254 Alberto Sulpizi / 339.6476269 Giorgio Pagliuca)
Il CdQ denuncia il disinteresse delle istituzioni
S. Teresa abbandonata
È purtroppo un dato di fatto, quello che sta accadendo nel quartiere di Santa Teresa di Anzio da circa cinque mesi.
Le strade, così come i marciapiedi, non vengono ripuliti da foglie e rami caduti; le alberature (presenti sui marciapiedi) ostacolano il passaggio dei pedoni, costretti a muoversi, pericolosamente, nella corsia delle auto; ogni incrocio, presente nel quartiere, risulta essere, mancante di segnaletica orizzontale e verticale, con diversi e ricorrenti, sinistri automobilistici, causati da tale condizione; nel quartiere, sono presenti alcuni terreni comunali, con destinazione di verde pubblico, ma ad oggi risultano totalmente incolti, abbandonati, senza alcuna area adibita allo svago dei bambini; altra zona verde, totalmente abbandonata, risulta essere, l’area del “Vallo Volsco”, dove l’erba incolta, ha raggiunto una altezza di circa un metro, e che, in caso di incendio, potrebbe causare gravi danni alle abitazioni confinanti, ma anche all’Istituto scolastico di arte, posizionato al disopra del parco stesso; nel mese di luglio 2023, la situazione è stata posta all’attenzione dei responsabili comunali, mediante n° 2 lettere depositate all’ufficio di Protocollo; numerosi, ed inconcludenti, infine, sono stati gli incontri con i responsabili Comunali delegati, che ad oggi, non hanno portato ad alcuna risoluzione della vicenda.
Con il totale disinteresse delle stituzioni coinvolte, si può ancora considerare, il Quartiere di Santa Teresa, una zona residenziale?
CdQ S. Teresa