Presentato il Premio per tesi di laurea in occasione del 90° anniversario della sua nascita presso l’Hotel Lido Garda venerdì 24 maggio
In memoria di Maria Antonietta Lozzi Bonaventura
La presentazione del Premio per tesi di laurea in memoria di Maria Antonietta Lozzi Bonaventura, che si è svolta venerdì 24 maggio, giorno del 90° anniversario della sua nascita, presso l’Hotel Garda con il patrocinio della Regione Lazio e dei Comuni di Nettuno e Subiaco, è stata un’iniziativa bella e partecipata.
Durante la manifestazione sono stati comunicati i dettagli di questo premio che vedrà protagoniste le tesi magistrali in qualsiasi corso di laurea aventi per oggetto i territori in cui Maria Antonietta ha le sue radici, ha vissuto e lavorato e che sono stati al centro del suo appassionato impegno: Subiaco, Anzio e Nettuno.
Territori che vanno intesi non dal punto di vista meramente amministrativo, ma come ambiti culturali più ampi (l’antica Antium e la Valle dell’Aniene), come illustrato durante l’iniziativa.
L’iniziativa, che ha un suo precedente in quella realizzata da Maria Antonietta con l’associazione Anzio Futura, che premiava proprio tesi riguardanti Anzio, è stata promossa dai suoi familiari, compresi i fratelli Lozzi che sostengono anche economicamente l’impresa, attraverso il Gruppo Lozzi Editori.
Il premio prevede un emolumento in denaro e la pubblicazione delle tesi premiate, ma è inserito in un progetto più complessivo di diffusione e divulgazione dei contenuti di questi studi nei territori individuati, attraverso la distribuzione di un numero congruo di tesi a istituzioni, quali le biblioteche civiche e le scuole e il coinvolgimento di queste ultime in progetti culturali ed educativi sugli argomenti esposti nelle tesi, mettendo quindi a contatto, i neo laureati con gli studenti più giovani, stimolati così ad uno sguardo attento al proprio territorio.
Per sostenere questo percorso è stata annunciata una campagna di crowdfunding, che verrà lanciata entro il mese di giugno, ed è stato comunicato l’interessamento all’iniziativa della BCC di Nettuno da parte di Waldemaro Marchiafava, ex alunno di Maria Antonietta, che fa parte del Comitato promotore costituito da diversi altri ex alunni, amici e compagni di percorso, che l’hanno accompagnata nelle poliedriche esperienze condotte dalla docente in campo scolastico, culturale, politico e sindacale.
Il bando di concorso verrà pubblicato fra settembre e ottobre sul sito del Gruppo Lozzi Editori e verrà divulgato a mezzo delle pagine social (Facebook e Instagram) già aperte, oltre che con una campagna di comunicazione mirata.
Le tesi candidate saranno valutate da una Commissione esaminatrice i cui membri, di rilievo anche universitario, sono stati comunicati durante la manifestazione.
Silvia Bonaventura e Gabriele Palomba, anche attraverso le parole di Maria Antonietta, presenti nella manifestazione grazie a una videointervista rilasciata nel 2018 a Rita Federici, allora responsabile della Biblioteca civica di Anzio, hanno invitato i presenti (e coloro che non hanno potuto partecipare) ad un’azione comune per la realizzazione del progetto: attraverso il crowdfunding, ma anche alimentando le pagine social del Premio, con immagini, ricordi e testimonianze delle tante iniziative sostenute da Maria Antonietta nel tempo.
È l’inizio di un cammino che avrà a breve altre tappe.
La prossima probabilmente a Nettuno, dove il prefetto Reppucci, durante il suo intervento di saluto, ha espresso il desiderio di ospitare un ulteriore incontro di promozione del Premio per tesi di laurea dedicato a Maria Antonietta.
‘Poeti Estinti’ che passione
Dopo tante performance, convegni, presentazioni, la settimana dedicata alle Arti ed ai Mestieri, con annessa Mostra al Forte Sangallo, organizzata da ‘CittàInsieme’, si è chiusa con ‘I Poeti Estinti’ che hanno esposto i loro lavori a tema: poesie e racconti. Presentati magistralmente dal cofondatore del gruppo Maurizio Stasi, hanno dato il meglio di loro stessi leggendo opere ricche di pathos, alternate a brani d’opera, canzoni, ballate.
Dopo un grazie sincero al Presidente di ‘CittàInsieme’, Claudio Tondi, si è elevata nell’aria la bella e romantica canzone ‘Besame mucho’ interpretata da Consuelo Velasquez. A seguire la poesia ‘Cirmolo’ (pino dell’Alto Adige adatto ad essere scolpito), composta ed interpretata da Lucia Catacci ed il racconto ‘Accadeva il secolo scorso’scritto e letto da Rita Cerasani (sul mestiere di calzolaio del nonno).
Ecco che la voce caratteristica di Luciano Pavarotti ha risuonato con ‘Figaro’ tratta da ‘Il Barbiere di Siviglia’. Cristiana Temperilli ha proposto ‘Affascinante esperienza’ sulle emozioni che si provano plasmando la creta (la ceramista). Con una sua poesia dedicata al padre, commerciante di TV, ecco la volta di Danila Marzia Venezia.
A questo punto «Vi pongo un indovinello» -ha detto Maurizio Stasi rivolgendosi al numeroso pubblico: «Chi la riconosce? » Si trattava dell’indimenticabile Anna Magnani, per tutti Nannarella, in ‘Com’è bello far l’amore quando è sera’, con chiaro riferimento al mestiere della fioraia. Ed ecco che la Soprano Marzia De Lorenzo ha cantato splendidamente dal vivo ‘Mi chiamano Mimì’ dalla Boheme.
Tiziana Forcina ha elogiato, tramite la sua poesia, la ‘maestra di danza’.
Con ‘Il colore del pane’ Maria Grazia Scordino ha introdotto gli astanti nella bottega di un fornaio. Poi è risuonato il canto degli antichi schiavi negri nelle piantagioni di cotone: ‘Pick A Bale of cotton’ e tutti si sono messi a battere le mani al ritmo del sound. Con ‘Dedicata a Franco’(ode al pescatore) di Maria Grazia Vasta è tornata la commozione. Hanno terminato le performance dei ‘Poeti Estinti’ Rossana Venturelli con ‘Dedicata a Vincenza’, un inno alle sarte e Paola Leoncini con ‘Il bravo traduttore’, mentre nel cuore risuonavano ancora le note della chitarra di Paco de Lucìa, interprete di ‘Tico Tico’.
Si è trascorso un pomeriggio di domenica inusuale e molto coinvolgente, conclusosi con la consegna degli attestati agli Autori delle opere in Mostra, tutte molto significative.
Rita Cerasani