A Nettuno sembra che la legge non è uguale per tutti
Bando dei gonfaloni
Continua e diventa un thriller la telenovela del cosiddetto “bando dei gonfaloni” iniziata il 2 febbraio 2017 e che ora sembra essere arrivata ad un epilogo che mette in dubbio il nostro stato di diritto.
La proposta presentata 7 anni fa dalla Agenzia di pubblicità “Next.4.0” consisteva nella installazione di 600 “stendardi” bifacciali (o insegne a bandiera o gonfaloni che dir si voglia) sui pali della luce di 22 strade, in maggioranza nel centro storico dove sia il Regolamento di esecuzione del Codice della Strada che il Regolamento di Pubblicità del Comune di Nettuno ne fanno però espresso divieto.
Prevedeva inoltre per il Comune una percentuale sui proventi delle diffusioni pubblicitarie, anch’essa non prevista dall’apposito Regolamento.
Il cosiddetto “bando dei gonfaloni” voluto dall’allora sindaco Angelo Casto e deciso dalla Giunta con deliberazione n. 40 del 21 marzo 2017 prevedeva una base minima di partecipazione del 10% a favore del Comune, ma con l’obbligo di «rispetto delle norme del codice della strada e del regolamento comunale», rendendone di fatto impossibile la sua attuazione.
Come risulta dal verbale di aggiudicazione del bando del 26 giugno 2017 la “Next” ha offerto al Comune il 6% del suo fatturato e ha vinto il bando di soli due punti sull’unica concorrente rimasta, ma a causa di tre pareri negativi espressi poi dai funzionari competenti, il 5 dicembre 2017 la “Next” si è vista negare il rilascio delle autorizzazioni per i 600 “gonfaloni” bifacciali.
Ne è seguito un contenzioso che è durato fino ad oggi e che ha portato a ben 4 sentenze e 5 ordinanze della Seconda Sezione del TAR e ad una ordinanza e sentenza del Consiglio di Stato: in tutte le suddette pronunce, che hanno portato alla nomina di ben 3 Commissari ad acta, è stato ribadito che anche il bando dei gonfaloni è una “lex specialis”, per cui le sue prescrizioni non consentono margini di discrezionalità e comportano inevitabilmente la revoca del bando di gara.
L’Ordinanza n. 19234 del 19 dicembre 2023, oltre a disporre la sostituzione del 2° Commissario ad acta regionale con il Capo del Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, dott. Claudio Palomba - precisa che, ai fini dell’esecuzione di ottemperanza alla sentenza n. 4796/2018, fra i provvedimenti che il Commissario ad acta può assumere c’è anche quello in autotutela di «Annullamento o Revoca, con le necessarie garanzie di partecipazione al procedimento e correlative misure indennitarie o risarcitorie».
L’Ordinanza autorizza anche il Commissario Straordinario del Comune di Nettuno Dott. Antonio Reppucci ad annullare il “bando dei gonfaloni” nelle veci della Giunta Comunale.
Di fronte alla inerzia dei due Commissari, il 5 marzo 2024 l’On. Filiberto Zaratti ha presentato una interrogazione parlamentare con cui chiede al Ministro dell’Interno Piantedosi «se non ritenga di assumere le iniziative di competenza»: ma non risulta che sia stata data a tutt’oggi risposta scritta. Ci sembra quindi che in questi giorni stia avvenendo una violazione della “lex specialis”, con il Commissario Straordinario che ha ridotto il numero dei banner pubblicitari da 600 a 400, consentendo alla “Next 4.0” di istallarne 137 nelle vie periferiche della città, per giunta senza rilascio delle dovute autorizzazioni di Soprintendenza e Comune ed addirittura in 4 delle vie al di fuori delle 22 elencate nell’avviso pubblico del 4 maggio 2017 (via Santa Maria, Piazza Vittime 11 settembre, via Santa Maria Goretti e via Scipione Borghese). E che dire dell’installazione di gonfaloni in serie su pali della luce distanti fra loro a meno dei 25 metri prescritti dal Regolamento all’interno del centro abitato.
«Non risulta al momento che sia stata rilasciata l’autorizzazione ad installare i gonfaloni - afferma il Presidente di VAS Stefano Zuppello - In attesa di avere informazioni più precise riguardo a questo apparente disprezzo delle regole, mi riservo di presentare un eventuale esposto alla Procura della Repubblica di Velletri, per chiederle di voler accertare in che misura sia rispettato lo stato di diritto nel Comune di Nettuno».
Associazione Verdi Ambiente e Società – VAS APS ONLUS
Assegnate le borse di studio a giovani talenti in matematica in ricordo dell’insegnante
Premio Ilaria Barone
Il 28 maggio, promossa dal Presidente dell’A.N.P.S., sezione di Nettuno, Francesco Elviretti e dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Nettuno IV”, Carlo Eufemi, presso l’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato, si è svolta la cerimonia del Premio “Ilaria Barone”, con l’assegnazione di borse di studio a giovani talenti in matematica.
Il Premio, che è alla prima edizione, ha inteso ricordare una docente scomparsa prematuramente nel 2003 per una grave malattia, che ha dedicato la sua intera vita all’insegnamento, continuando a lavorare fino all’ultimo giorno che il suo debilitato fisico le ha consentito.
La manifestazione, accompagnata dall’orchestra “Ludovico e Leonardo Tulli” dell’Istituto Comprensivo “Nettuno IV”, intitolata alla memoria di vittime del terremoto di Amatrice del 24/8/2016, insieme al papà Ezio ed ai nonni Maria Teresa e Rocco, che ha eseguito alcuni brani, ha visto la gradita presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha premiato i ragazzi risultati vincitori, svolgendo, altresì, alcune considerazioni sull’importanza della cultura e della scuola per la formazione di giovani maturi, consapevoli, responsabili, in grado di affrontare la complessità della vita e saper indirizzare il proprio operato verso orizzonti di solidarietà e realizzazione del bene comune. Presenti all’evento il Prefetto Vittorio Rizzi, vice Capo Vicario della Polizia di Stato, la Dott.ssa Lorena Di Felice, che ha fatto gli onori di casa quale Direttore dell’Istituto per Ispettori di Nettuno ed il Prefetto Antonio Reppucci per la Commissione Straordinaria del Comune di Nettuno, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine del territorio, rappresentanti di associazioni di varia espressione, tantissimi studenti del territorio e numerose famiglie. Successivamente, il ministro Valditara si è recato all 'Istituto "Loi" di Nettuno diretto dal dirigente Bosso, agli istituti" Chris Cappel ed "Apicio Gatti di Anzio, diretti rispettivamente dai dirigenti Vittiglio e Coppola, intrattenendosi con il personale insegnante ed ATA, inaugurando spazi culturali...
La Commissione Straordinaria
Giallongo
Reppucci
Infantino
L’arte del tombolo
Nella settimana dedicata alle Arti e Mestieri, organizzata dall’Associazione Culturale ‘CittàInsieme’, il cui Presidente è Claudio Tondi, proprio accanto alle opere degli Artisti partecipanti alla Mostra a tema, si sono svolti diversi incontri molto interessanti e soprattutto assai originali per i temi trattati. Mercoledì 22 maggio è stata la volta della presentazione del tombolo di Pescocostanzo attraverso la poetessa, pittrice, scultrice Orietta Less, con cui ha dialogato Carla Boni dell’Associazione Culturale ‘Lavinia Litora’. Orietta ha proposto ai partecipanti all’incontro un testo molto appassionante, scritto dalla madre Lucilla Less Arciello, con commenti e prefazione di Francesco Sabatini. Il titolo: ‘Cristalli di neve in una trina’.
Cosa sono questi cristalli di neve? Non sono altro che i merletti al tombolo realizzati nelle lunghe notti invernali dalle donne di Pescocostanzo, un paese abruzzese arroccato tra i monti, in provincia dell’Aquila. Le abili mani di queste trinaie che, in assenza dei loro uomini erano costrette a spaccar legna se non volevano morire di freddo, riuscivano, con il tombolo, i fuselli e fili sottilissimi di cotone o seta, a realizzare dei veri e propri capolavori. La presentatrice ha letto alcuni passi dell’opera ed alcune poesie di Orietta tratte dalla raccolta: ‘Sono vento o realtà’, ricche di malinconia e sentimento. Scoprire che il tombolo a Pescocostanzo lo hanno portato forse alcune famiglie lombarde di muratori che ricostruirono il paese dopo il terremoto del 1456, è stata una notizia sorprendente. Lucilla ha intervistato quelle donne ricavandone notizie di prima mano. A seguito delle sue ricerche, tra gli anni ’70 ed ’80, fu istituita a Pescocostanzo una scuola per far apprendere il tombolo alle giovani del posto, in modo che non si perdesse quest’arte redditizia. Al giorno d’oggi sarebbe bello visitare il caratteristico paese aquilano per ammirare le collezioni delle trine esposte a Palazzo Fanzago.
Rita Cerasani