LAVINIO MARE DA RISPETTARE
A cura di Giuseppe Coppeta
SINGOLI CITTADINI, COMITATI E NOI DELLA REDAZIONE IL LITORALE ASCOLTATI DAL PREFETTO REPPUCCI CHE RISPONDE CON I FATTI
NETTUNO, Via Taglio delle Cinque Miglia dove ha sede il condominio ROSALBA tristemente balzato alla cronaca con gli interventi della troupe televisiva LE IENE. A pochi giorni dall’incontro avvenuto al Comune di Nettuno tra il Prefetto A. Reppucci e il nostro collaboratore della Redazione IL LITORALE (n.d.r. N°10-16/31 Maggio 2024) Giuseppe Coppeta e per l’intervento di coraggiosi cittadini tra cui il sig. Mastrantonio Daniele (quale promotore di più missive indirizzate al Comune di Nettuno) e gli appartenenti al Nuovo Comitato di Quartiere Sandalo, si sono visti i primi risultati con l’intervento della Polizia Locale che ha rimosso ben otto (8) autovetture abbandonate e al momento restano ancora ferme le due autovetture prive delle quattro ruote e abbandonate a lato della Via del Taglio delle Cinque Miglia, in quanto in fase di accertamenti da parte della Polizia Locale. Molto altro resta da fare, ma siamo sulla buona strada. Si ringrazia il Prefetto A. Reppucci, il Comandante della Polizia Locale e la società Tekneko Srl del Comune di Nettuno.
SPIAGGIA RIVIERA MALLOZZI
UN MARE DI RIFIUTI
ANZIO, Riviera Vittorio Mallozzi. Era il mese di maggio e certamente sulla spiaggia della riviera anziate non sbocciavano le rose, ma bensì una marea di rifiuti. Cosa ci sia stato dietro a tutta questa inerzia da parte delle Autorità competenti nel non intervenire e obbligare a bonificare una delle più belle spiagge del litorale anziate, non è dato sapere. La Aet S.p.A. quale ditta appaltatrice RSU nella persona di Stefano LUCARINI attuale responsabile per Anzio, intervistato, ha rilasciato la seguente notizia: “sono stato contattato dal titolare di quella spiaggia e seppur non di competenza della Aet S.p.A., ho accettato di contribuire per quanto possibile e per decoro della Città nell’operazione di bonifica di quel sito, fissando un orario mattiniero per non intralciare il traffico sulla Riviera Mallozzi. Poi da parte del titolare della concessione balneare vi sono stati dei netti ritardi agli appuntamenti ai quali gli operai della Aet per motivi organizzativi, non hanno più potuto procrastinare gli appuntamenti”. Appreso ciò, dobbiamo presumere che il gestore di quel tratto di spiaggia ha preferito per sua comodità, far permanere quei rifiuti per i restanti giorni del mese di maggio, fino all’allestimento e apertura dello stabilimento balneare e non provvedere a bonificare sul subito, la spiaggia dai rifiuti da esso raccolti che nel frattempo sono diventati un richiamo per gli incivili i quali, non hanno perso tempo a conferire i loro rifiuti domestici alimentando quello che era all’inizio uno stoccaggio di rifiuti spiaggiato. Per cui, chiunque di noi, osservando quei rifiuti ammassati su quel tratto di spiaggia, avrà esclamato “che era meglio quando si stava peggio” indicando come concausa la Commissione Straordinaria e ovviamente la Aet S.p.A., tacciandoli di non tenere pulita la Città e le spiagge.
Ma così non è, poiché, la Aet S.p.A. ha per contratto l’obbligo di eseguire la pulizia delle sole “spiagge libere” sia nei mesi invernali che per quelli estivi, mentre i possessori di concessioni balneari sono obbligati e per tutto l’anno, a tenere puliti gli arenili antistante i loro stabilimenti balneari e/o spiagge oggetto di concessione balneare. La spiaggia in questione, è sotto la custodia di un privato Cittadino e solo a lui spettava pulirla smaltendo i rifiuti, cosa che poi e seppur con forte ritardo e in assoluta autonomia ha fatto e senza pesare minimamente sui conti dell’Amministrazione comunale ovvero, sulle tasche dei Cittadini che invero e per quelli colpevoli di questo scempio, avrebbero dovuto pagare di tasca propria la bonifica e fortuna vuole che ad Anzio non ci sono controlli e tutto si può fare, compreso per una buona fetta della Popolazione, il non differenziare i rifiuti…
I CITTADINI DEL COMUNE DI
ANZIO-NETTUNO-ARDEA E APRILIA
SEGNALANO LE AREE ADIBITE
A DISCARICHE ABUSIVE
A pochi giorni dell’approvazione della Mozione n. 157 del 12 aprile 2024 del Consiglio Regionale del Lazio, presentata dai consiglieri ZUCCALÀ Adriano, NOVELLI Valerio del Movimento 5 Stelle e ZEPPIERI Alessandra di Sinistra Ecologista, concernente: “RICOGNIZIONE DELLE DISCARICHE ABUSIVE NEI COMUNI DEL LAZIO”, alcuni Cittadini dei vari Comuni del litorale Laziale, hanno fatto pervenire sul gruppo Facebook Comitato di Piazza Lavinia per Anzio, varie foto che identificano i luoghi dove sorgono vere e proprie discariche e mini discariche abusive zeppe di rifiuti di ogni genere. Questi seriali delinquenti inquinatori, non si addentrano più in luoghi impervi per poi abbandonare i loro rifiuti ma bensì si avvicinano sempre più ai centri abitati, in prossimità di isolate abitazioni e nelle strade principali come Via della Spadellata - Anzio; Via Goldoni-Anzio (Loc. Città Artigiana di Lavinio); Via Laurentina; Litoranea Anzio/Ostia (ex complesso residenziale Lido delle Salzare T.S.L-Ardea); Via Pontina Vecchia; Via Padiglione/Acciarella- Nettuno e la SS. Pontina (Loc. Aprilia-LT) senza il più minimo timore di essere visti o ripresi da eventuali telecamere o peggio ancora, attenzionati dalle Forze di Polizia. La maggior parte di questi siti di stoccaggio abusivi di rifiuti pericolosi, vengono sistematicamente dati alle fiamme per poi fare posto a nuovi rifiuti continuando fino all’invero simile a inquinare non solo l’aria circostante deturpando l’ambiente, ma bensì località limitrofi fino a spingersi verso il litorale a sud di Roma (Vedi foto rifiuti di Via Vecchia Pontina).
L’intero Consiglio Regionale del Lazio bene ha fatto ad approvare la Mozione dei Consiglieri di opposizione, ma oltre a chiedere ai Comuni della Regione Lazio di fornire la ricognizione delle discariche abusive oramai presenti e in spropositata crescita in tutto il territorio Laziale, bisogna esortare le proprie Polizie Locali e quella di Roma Capitale Città Metropolitana e tutte le altre Forze di Polizia, ad una proficua collaborazione e coordinazione nell’eseguire un più incisivo servizio di controllo per la prevenzione e repressione del reato di abbandono di rifiuti e di vigilare le zone prese di mira da questi incivili, solo così si potrà arrivare a una completa e duratura stasi dei reati ambientali commessi da persone indegne di vivere su questo Pianeta Terra.
Il catalogare le discariche abusive per poi (speriamo) bonificarle ma senza poi monitorare quelle zone, servirà solo a far posto a nuovi rifiuti favorendo il suo Business con lo sperpero di denaro Pubblico. Qui alcune foto dei luoghi dove sorgono le discariche abusive e loro posizione che verranno inviate via PEC ai rispettivi Comuni e ai Consiglieri ZUCCALÀ - NOVELLI e ZEPPIERI.