Crisi della coppia
Continuiamo a parlare della casa familiare, nell’ambito del focus dedicato alla sua assegnazione in seguito alla crisi della coppia, coniugata o convivente, che vi viveva.
Abbiamo già visto che la casa verrà assegnata al coniuge presso cui sono collocati i figli, in quanto l’assegnazione tutela l’interesse di questi ultimi alla conservazione del proprio habitat domestico. In questo numero e nel prossimo, cercheremo di capire la durata dell’assegnazione e quindi le circostanze che ne comportano la perdita, soffermandoci su alcune ipotesi problematiche che hanno destato dubbi interpretativi.
Sicuramente l’assegnazione si perde quando i figli, a cui tutela era stata disposta, si stabiliscono stabilmente in un’altra casa, oppure diventano economicamente indipendenti.
Ma ci sono anche altre ipotesi che, a norma dell’art. 155 quater del codice civile, comportano la perdita del diritto di godimento della casa familiare, ovvero quando l’assegnatario cessi di abitare stabilmente nella casa o inizi una convivenza more uxorio o contragga nuovo matrimonio.
Le due ultime ipotesi però, sono state oggetto di sindacato di legittimità costituzionale, poiché l’automatismo che la norma sembra affermare, tra nuovo matrimonio/convivenza e perdita del beneficio, appariva non conforme alla ragione che presiede all’assegnazione, ovvero tutelare la prole. Se l’obiettivo perseguito è garantire ai figli la conservazione dell’ambiente domestico, considerato quale centro di affetti, interessi e consuetudini di vita, capace di contribuisce in misura fondamentale alla formazione armonica della loro personalità, allora sarebbe in contrasto con la premessa revocare l’assegnazione solo perché il genitore con cui convivono si è risposato.
La Corte Costituzionale ha però rilevato che “La coerenza della disciplina e la sua costituzionalità possono essere recuperate ove la normativa sia interpretata nel senso che l’assegnazione della casa coniugale non venga meno di diritto al verificarsi degli eventi di cui si tratta (instaurazione di una convivenza di fatto, nuovo matrimonio), ma che la decadenza dalla stessa sia subordinata ad un giudizio di conformità all’interesse del minore” (Corte Cost. 308/2008).
Quindi la nuova convivenza o il nuovo matrimonio dell’assegnatario non comportano automaticamente la revoca dell’assegnazione della casa familiare, dovendosi invece valutare, volta per volta, l’esistenza di “elementi, anche presuntivi, idonei ad evidenziare il pregiudizio arrecato da tale convivenza all’armonico sviluppo della personalità del minore” (Cass. 18878/2022).
Avv. Alessandra Lupi
L’Avv. Alessandra Lupi riceve a Lido dei Pini e Roma, previo appuntamento telefonico ai numeri 06.9178201 – 349.6358027.
Se avete domande su questo argomento potete scriverle all’indirizzo mail studiolegaleal@virgilio.it. E’ possibile approfondire gli argomenti e trovare le precedenti pubblicazioni su questo tema consultando #iltaccuinogiuridicodellavvalessandralupi sulla pagina Instagram alessandralupiavv.
Palazzetto dello sport
Come è noto, tra gli obiettivi prioritari della Commissione Straordinaria, oltre al tema cultura nelle sue molteplici espressioni, l’impiantistica sportiva è stato altro tema particolarmente attenzionato per i sicuri riflessi sulla qualità della vita dei cittadini, e più in generale per la diffusione della pratica sportiva e ricreativa, oltre che per il soddisfacimento del benessere psico-fisico.
In tale ottica, si ritiene assolutamente necessario produrre il massimo dedicato sforzo per accelerare i lavori per la sistemazione del Palazzetto dello Sport, ai fini di un ritorno ad una piena funzionalità, come nelle vive attese di tante associazioni e privati cittadini che, quotidianamente, chiedono notizie circa i tempi di recupero della struttura sportiva.
Non è certamente gratificante, per una comunità di quasi 50.000 persone, non dispone di una struttura polifunzionale, come quella del Palazetto, con non poche associazioni sportive costrette a ricorrere a strutture fuori del territorio per partecipare ai previsti campionati.
Ciò premesso, si prega di valutare, con ogni possibile consentita urgenza, la possibilità di procedere all’accensione di un ulteriore mutuo di ca 1.200.000.00 Euro per i lavori di completamento del citato Palazzetto, previo interessamento del Credito Sportivo.
Si resta in attesa di notizie sul seguito di detta nota, sul cui buon esito questa Commissione fa speranzoso affidamento.
La Commissione Straordinaria
(Giallogno-Reppucci-Infantino)
Incontro degli studenti dell’istituto superiore con i rappresentanti istituzionali
Giornata della Legalità al Trafelli
Si è svolto all’istituto “Luigi Trafelli” un bell’incontro degli studenti con Rappresentanti Istituzionali per l’evento “giornata della legalità, i mille volti della violenza”.
Presenti il Vescovo Viva, il Procuratore della Repubblica Amato, il Commissario straordinario Reppucci, il Garante per l infanzia Baldo, Lozzi del team antiviolenza della procura, suor Jessica, il Dirigente scolastico Zottola con la professoressa Valenza.
Negli interventi che si sono susseguiti gli oratori hanno sottolineato l importanza del valore legalità, come dovere civico, sociale, etico, religioso, politico che va coniugato con comportamenti virtuosi per costruire una democrazia sempre più coesa, solidale, protettiva, inclusiva, in grado di respingere sregolatezza civica, violenze di vario genere teppismi, vandalismi ed azioni che ledono ed offendono la convivenza civile...
Apprezzatissime le riflessioni degli studenti che hanno anche fecondamente interloquito con i relatori, portatori di esperienze variegate e diverse, ponendo domande interessanti.
La commissione straordinaria
Comune di Nettuno
Il maestro Antognarelli
Durante la settimana dedicata alle ‘Arti & Mestieri’ organizzata da ‘CittàInsieme’al Forte Sangallo di Nettuno, di cui è Presidente Claudio Tondi, nel quarto incontro con il restauratore è stato chiamato a far conoscere le sue innumerevoli abilità in molti campi il grande M° Giacomo Antognarelli. E chi, più di lui, persona adatta a rappresentare una categoria di veri e propri artisti a 360° che sanno portare a nuovo mobili antichi, statue di Santi, statuette rovinate dal tempo, cornici le cui lamine d’oro si sono deteriorate. Giacomo ha incantato tutto l’uditorio raccontando della propria vita e dei tanti lavori che ha fatto fin dall’età di nove anni, ma sempre con grande passione, cercando di rubare con gli occhi i trucchi di ogni mestiere per divenire a sua volta un creativo a tutto tondo. Ha raccontato di quando era a bottega presso un mastro carraio, apprendeva l’arte di fabbro, falegname, decoratore sugli Yacht, corniciaio, tappezziere, macellaio, restauratore, pittore, praticando nello stesso tempo il pugilato, fino ad arrivare alle Preolimpiadi. Durante il racconto, così ricco di particolari curiosi, di aneddoti, ha spiegato, servendosi anche di alcuni attrezzi antichi: pialla, martello, coltello a petto per scortecciare il legno, come vanno adoperate, la ceralacca, la colla di coniglio (cervione), le lamine di oro a 23 carati. Quanto da imparare dal M° Giacomo Antognarelli che è un noto poeta in vernacolo e che partecipando a vari concorsi riceve ottimi piazzamenti! Insomma tutto il suo sapere in tanti campi ce lo fanno apparire non un artigiano, ma un vero e proprio grande artista, insuperabile. Tra un racconto e l’altro, una spiegazione e l’altra, i ‘Poeti Estinti’ ed alla fine lui stesso, hanno letto alcune sue poesie tra cui ‘L’abito da sposa’ (un omaggio alla sarta) e ‘er Restauratore’.
Rita Cerasani