Nuovo dirigente a Nettuno con deleghe importanti
Superdirigente
Il Comune di Nettuno ha recentemente annunciato la nomina di un nuovo dirigente per l’area tecnica e del territorio: l’ingegner Claudio Severino Filosa.
Con un contratto triennale che prevede anche la possibilità di proroga, Filosa porterà la sua esperienza e competenza nel nuovo ruolo. Originario di Formia, dove è nato e cresciuto, l’ingegnere di 40 anni ha conseguito la laurea in ingegneria presso la sede di Latina dell’Università La Sapienza, dopo aver completato il diploma scientifico a Minturno. Nella sua nuova posizione, Filosa sarà responsabile dell’AREA III, che comprende vari servizi fondamentali per la comunità, tra cui la programmazione territoriale, la gestione del demanio e del patrimonio, i lavori pubblici e la manutenzione, oltre all’ufficio gare e contratti. Questa ristrutturazione mira a rafforzare l’efficienza e la gestione delle risorse del Comune, con l’obiettivo di migliorare i servizi e lo sviluppo economico locale.
Un nuovo edificio viene realizzato in luogo della rotonda demolita a Lavinio
Un condominio al posto dell’ecomostro
Chi vive a Lavinio da un po’ di anni o chi vi sia venuto in passato ricorderà certamente due costruzioni aberranti, ambedue ubicate in zona mare e cioè la villa maledetta di via del tridente, in cui facevano festini componenti della banda della Magliana ed il mostro rotondo, una costruzione a forma circolare, non completata e restata per decenni a testimoniare l’inefficienza delle istituzioni ed il degrado di Lavinio. Il Comitato per Lavinio ne fece ragione di impegno ed il sottoscritto ne scrisse per anni fino ai giorni nostri in cui la rotonda sul mare fu demolita e la villa maledetta è stata acquisita dal demanio per essere riconvertita a scopi sociali. Quando vedremo la riconversione della villa non è dato di sapere ma l’altro giorno passando di fronte alla rotonda demolita sono rimasto colpito dal fatto che dopo la demolizione non è concesso di vedere il mare ma un cantiere immenso che sta nascendo proprio di fronte alla spiaggia.
Al posto di una brutta ed incompiuta costruzione sta nascendo di fronte al bagnasciuga un centro abitato. Sul mare, a Lavinio nel 2024. Il 6 ottobre del 2021 l’Ufficio Urbanistica ha concesso il permesso 69-23199 per la realizzazione di un immenso condominio da adibire a civile abitazione. Dire che sono rimasto esterrefatto è poco. Non mi è dato di conoscere i dettagli e l’iter progettuale ma una domanda me la pongo: quale è la normativa che regola oggi la concessione di licenze edilizie in relazione alla tutela dell’ambiente e del paesaggio. La concessione parla di demolizione e ricostruzione come per indicare che questa nuova immensa colata di cemento e mattoni venga realizzata in luogo del mostro a forma rotonda che certamente non era bello da vedere ma era notevolmente più piccolo e permetteva di vedere il mare dalla strada litoranea.
Non ho dubbi che sul piano legale tutte le carte siano in regola e che il permesso concesso sia stato rilasciato a norma dei regolamenti e nell’ambito del Piano Regolatore.
Ma uno scempio ambientale è uno scempio ambientale anche se eseguito a norma di legge. Perché giova ricordare che i regolamenti comunali che fissano limiti e restrizioni sono documenti che ogni Comune produce per realizzare la propria visione del territorio ma mi domando che futuro può avere una località che rivendica la sua vocazione turistica e che permette che scempi del genere vengano compiuti.
Sergio Franchi
Il CdQ Padiglione contro il degrado
Il Comitato del Quartiere Padiglione ha recentemente sollevato un’importante denuncia riguardo a cumuli di rifiuti segnalati in diverse aree, tra cui Via Nettunense, Via della Campana/SP23B e Via Pallade. Hanno indirizzato le loro lamentele all’Ufficio Ambiente di Anzio e Nettuno, nonché alle Commissioni prefettizie e alle Polizie Locali competenti.
Il comitato esprime preoccupazione per la persistente situazione di degrado, chiedendosi come sia possibile che tali accumuli di spazzatura rimangano impuniti. Nonostante le segnalazioni dettagliate, compresi numeri di targa e descrizioni delle vetture coinvolte, sembra mancare un’adeguata applicazione delle leggi contro l’abbandono dei rifiuti.
Nonostante la frustrazione, il Comitato ha colto l’occasione per ringraziare gli uffici competenti per le rimozioni che sono previste a breve, mostrando un approccio costruttivo e una fiducia nel miglioramento della situazione ambientale nel quartiere.