Il libro di Antonio Scurati sul paventato ritorno al fascismo
Fascismo e populismo
Antonio Scurati, “Fascismo e Populismo. Mussolini oggi”, Bompiani edit. Milano 2023, pp. 94, Euro 14,00.
L’allarme che in molti denunciano, quello cioè di un ritorno al fascismo in Italia e non solo in Italia, è un allarme ingiustificato, quantomeno inesatto e distorto. Un ritorno al fascismo storico, ortodosso, come lo abbiamo conosciuto in Italia e in Europa, sicuramente non fa parte, né potrà -probabilmente- far parte, del prossimo scenario politico: non avremo camice nere, teschi, gagliardetti ,braccia tese e tutto l’armamentario coreografico e folclorico tipico a parte una qualche riservata nicchia nostalgica e inconsapevole. E’ invece probabile qualche edizione rinnovata e corretta del mussolinismo proto fascista, arringatore e seduttore delle folle; una tendenza e una coloritura che può essere definita di volta in volta sovranismo, populismo, post fascismo…Mussolini infatti non fu soltanto”l’inventore del fascismo, il fondatore dei fasci di combattimento e del partito nazionale fascista”(p. 32). Secondo Scurati non fu tanto il Mussolini feroce squadrista a conquistare il potere, ma fu il Mussolini capopopolo, incantatore di un popolo che in quegli anni si andava trasformando in Massa (cfr. pp. 50 e 51). Fu l’ideatore di una modalità di dominio basata sulla connessione emotiva e diretta fra il ‘capo’, il ‘leader’ ‘la gente’, senza partiti, senza Parlamento, senza contrappesi, senza intermediazioni e rappresentanza istituzionali o meno. Non va dimenticato, sostiene Scurati, che fu proprio il Mussolini sovranista, populista, imbonitore delle masse più che il Mussolini manganellatore e violento a conquistare il potere. Fra il popolo massificato e capo si instaura una comunicazione diretta e leaderistica, unidirezionale basata su un ideologismo semplificante e una demagogia sfrenata,la stessa che oggi ritroviamo nei vari presunti ‘carismi’ che costellano la nostra post modernità globale. Parole rassicuranti e violente al tempo stesso, fatte per seminare paura e rassicurare al contempo,artificiosamente ‘veraci’ ed estremamente semplificate, capaci di nascondere e mistificare le peggiori nefandezze e menzogne. E’ il (fascio) sovranismo totalitario ed autocratico che va dall’assalto a Capitol Hill o alla CGIL, dalla deforestazione umana e vegetale di Bolzonaro, alla ‘democratura’ di Orbàn, dai comizi spagnoli, ai partiti e formazione neonazi, alle varie forme di xenofobia, omofobia, etnofobia attive, dalla Brexit all’intolleranza e la paura per il cosiddetto ‘clandestino’ ecc.
Un coacervo di posizioni, di sfumature, di movimenti e configurazioni senza neanche una comune singolarità essenziale una galassia, chiamiamola fasciosovranopopulista, una aspirazione votata a un autoritarismo fascistoide sfumato e -come avrebbe detto U. Eco qualche anno fa- ‘fuzzy’: cioè sfumato, flou, confuso, incoerente. Una lista di caratteristiche, sfumature, inclinazioni non suscettibili di essere irregimentate in un sistema univoco, ma che attingono da un comune sentire archetipico che, qualche anno fa, lo stesso Eco ebbe a definire Ur-fascismo o fascismo eterno (cfr. p. 28), il quale, facendo leva sulle paure, su sentimenti di rivincita, risentimento, rancore, vendetta, di volta in volta riemerge, e si incarna in quella tale associazione, in quella corrente di pensiero e azione, in quel partito o movimento, quel circolo, quella politica, in quel leader, quelli slogans ecc. Forse oggi non costituisce, appunto,un pericolo per la democrazia in sé, ma rappresenta lo svilimento della stessa, ne rende scadente la qualità la sua capacità di garantire coesistenza sociale e ditracciare orizzonti futuri.
Antonio Scurati, scrittore e docente alla Iulm, editorialista de ‘La Repubblica’, vincitore di diversi riconoscimenti, tra le altre cose è stato l’autore di una monumentale ricerca storica letteraria, in tre grandi volumi: (“Mussolini, il figlio del secolo”, Mussolini, l’uomo della Provvidenza”, “Mussolini, gli ultimi giorni dell’Europa”) che ricostruisce in maniera romanzata (ma fedele alla documentazione storica) gli anni, le vicende e i personaggi del ventennio fra il 22 e il 45. Questo libricino di neanche 100 pagine è la rielaborazione di un suo intervento tenuto il 29 settembre del 2022, alla Conferenza ‘Recoentresinternationales de Genève, che ci offre un testo fondamentale per affrontare l’epoca inquieta che stiamo attraversando.
Giuseppe Chitarrini
Inclusione e diversità
Il 23 maggio 2024, l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Luigi Trafelli” di Nettuno sarà il palcoscenico di un evento significativo per la comunità locale. Dalle 09:00 alle 11:00, si terrà il convegno “La Differenza è l’Essenza dell’Umanità”, promosso dalla Commissione Inclusione dell’istituto. Questo importante evento si concentrerà sui temi fondamentali dell’inclusione, della diversità e della disabilità, con un focus particolare sulla partecipazione degli studenti.
Il programma prevede il saluto inaugurale della Dirigente dell’Istituto, Sabrina Zottola, seguito dall’intervento della Commissione Inclusione, guidata dalla prof.ssa Paola Policarpo. Sarà presentato il progetto “La Banca del Tempo Sociale”, curato dalla prof.ssa Vittoria Vernile, seguito dalla proiezione del video “Il Potere delle Emozioni”, realizzato dagli studenti partecipanti al Laboratorio PNRR, finanziato dal Piano Scuola sulle “Azioni di Prevenzione e Contrasto alla Dispersione Scolastica”, con la supervisione delle professoresse Anna Sanfilippo e Gabriella Scafuri. Un ringraziamento speciale agli assistenti specialistici Simone Tantini, Jessica Tempesta, Riccardo Cola e Ylenia Boldorini per il loro contributo prezioso.
Simone Tantini, in particolare, ha condiviso e contribuito con una suggestiva lezione sulle emozioni, culminata nella visione del documentario “Il Sale della Terra” di Sebastiao Salgado all’interno delle attività del Laboratorio PNRR.
Il convegno includerà anche due performance teatrali: la prima a cura dell’Associazione Teatrale “I Giullari” e la seconda della APS Teatranti Special Lab Liberi Teatranti & Teatranti.
Inoltre, una rappresentante dell’ASD Spiragli di Luce interverrà nel programma, portando l’esperienza e l’impegno dell’associazione sui temi affrontati durante il convegno.
Questo evento rappresenta un’opportunità unica per la comunità scolastica di Nettuno di riflettere e promuovere l’inclusione e la diversità come valori fondamentali dell’umanità.
FOCUS: la casa coniugale nella crisi della coppia, chi deve pagare
Su chi gravano le spese relative all’immobile?
Nel precedente numero di questo periodico, ho parlato dei criteri che presiedono all’assegnazione della casa familiare nelle ipotesi di separazione/divorzio dei coniugi o di interruzione della convivenza more uxorio; la casa verrà assegnata al genitore presso il quale saranno collocati prevalentemente i figli (minorenni oppure maggiorenni ma non economicamente indipendenti).
In questo numero invece parlerò delle spese connesse all’immobile assegnato, individuando quali deve sostenere l’assegnatario e quali il proprietario. Cominciamo precisando che, nelle ipotesi di regolamentazione consensuale delle condizioni di separazione e divorzio, ogni soluzione condivisa è possibile, per cui i coniugi possono accordarsi sulla ripartizione delle spese nel modo che ritengono più opportuno. La stessa facoltà è riconosciuta ai conviventi.
In assenza di accordo sul punto o di diversa disposizione del Tribunale, la regola condivisa dalla giurisprudenza prevede che il coniuge assegnatario dell’immobile debba sostenere tutte le spese relative ai consumi (acqua, gas, energia elettrica etc…), nonché le spese condominiali relative alle prestazioni di cui usufruisce, quali custodia, guardiania, pulizie, riscaldamento etc...poiché la gratuità dell’uso del bene non si estende ai servizi ad esso connessi.
Le spese condominiali c.d. straordinarie (es. il rifacimento della facciata) gravano invece sul coniuge proprietario dell’immobile, anche laddove non ne sia l’assegnatario, in quanto comportano un aumento di valore del bene di cui si avvantaggia anche il proprietario.
Se l’immobile appartiene ad entrambi i coniugi, ovviamente, ciascuno sopporterà pro quota la spesa straordinaria (Tribunale di Velletri sent. 1657/2023, Tribunale di Roma 6011/2020, Tribunale di Bologna sentenza del 10.06.2023). Resta salva la possibilità, come sopra anticipato, che il giudice della separazione e del divorzio regoli diversamente la ripartizione delle spese condominiali; potrebbe ad esempio porle tutte a carico del coniuge proprietario, anche se non assegnatario, qualificandole come componente del mantenimento dal primo eventualmente dovuto; in questi casi ovviamente ci si dovrà attenere al provvedimento in vigore (Cassazione 36088 del 23.11.2021).
Sul punto è comunque necessaria una precisazione; “l’amministratore di condominio ha diritto di riscuotere i contributi per la manutenzione e per l’esercizio delle parti e dei servizi comuni esclusivamente da ciascun condomino, e cioè dall’effettivo proprietario o titolare di diritto reale sulla singola unità immobiliare, sicché è esclusa un’azione diretta nei confronti del coniuge o del convivente assegnatario dell’unità immobiliare adibita a casa familiare, configurandosi il diritto al godimento della casa familiare come diritto personale di godimento sui generis” (Cass. 16613/2022). Quindi le spese condominiali non potranno essere richieste dal Condominio direttamente all’assegnatario, ma dovranno essere richieste al proprietario, che poi potrà rivalersi sull’assegnatario nel caso rientrino tra le spese su questo gravanti.
Un ultimo cenno merita l’IMU relativa all’immobile assegnato. A seguito delle modifiche apportate dal D.L. 16/2012, il soggetto passivo del tributo è il coniuge cui sia stata assegnata la casa familiare.
Infatti “il legislatore ha sancito la traslazione della soggettività passiva dell’I.M.U. dal proprietario all’assegnatario dell’alloggio, cosicché l’imposizione ricade in capo all’utilizzatore, con liberazione dal pagamento del coniuge non assegnatario, anche se quest’ultimo è proprietario dell’intero immobile” (Cass 6545/2023). Lo stesso discorso vale per il convivente more uxorio; “la costituzione con sentenza del diritto di abitazione in capo al genitore affidatario dei figli ed assegnatario della casa familiare comporta che, anche nel caso di cessazione della convivenza more uxorio, il soggetto passivo diventi il genitore assegnatario, anche se quest’ultimo non fosse comproprietario, con conseguente liberazione del genitore proprietario ma non assegnatario dell’immobile” (Cass. 11416/2019).
Il coniuge assegnatario, che ai fini IMU si ritiene titolare di un diritto di abitazione sull’immobile, potrà comunque avvalersi delle agevolazioni inerenti l’abitazione principale, nel senso chiarito dalla Circolare 2/DF del 23.5.2013.
Avv. Alessandra Lupi
L’Avv. Alessandra Lupi riceve a Lido dei Pini e Roma, previo appuntamento telefonico ai numeri 06.9178201 – 349.6358027.
Se avete domande su questo argomento potete scriverle all’indirizzo mail studiolegaleal@virgilio.it, è possibile approfondire questi temi anche consultando la pagina Instagram alessandralupiavv (#iltaccuinogiuridicodellavvalessandralupi).
I 100 anni di Itala
La città fa gli auguri a Itala David che festeggia i cento anni, circondata dall’affetto di parenti ed amici. Il prefetto Reppucci della commissione straordinaria ha portato il saluto e la vicinanza della comunità.
La commissione straordinaria