Gli attacchi alla candidatura del Generale
Vannacci, tanto clamore
La tentazione di scrivere il proprio pensiero sulle cose del mondo equivale a quella di prendere una tavolozza e, con un pennello, cercare di riprodurre l’immagine di una cosa reale con la facoltà in più di usare aggettivazioni ed allocuzioni di cui in pittura è più difficile l’uso. Il Gen di Divisione dell’Esercito Italiano Roberto Vannacci, quando il tempo degli impegni operativi è stato meno stringente, si è messo a scrivere un libro per sfogare il proprio risentimento accumulato in anni di osservazione di un mondo che, secondo la sua visione delle cose, andava contro la natura e contro la logica. Un mondo ed una realtà che sembrava si muovessero al solo scopo di soddisfare un artificioso “politically correct” costruito negli anni da una politica incapace anche di rabberciare un’ideologia che si stava sbriciolando di fronte alla globalizzazione. Si è messo a scrivere, proprio come fanno in tanti e, in assenza di una casa editrice disponibile, ha messo mano al portafogli e stampato un numero limitatissimo di copie del suo “Mondo al contrario”.
“Per i parenti e per qualche amico”, questo era il target di mercato che il Generale ha dichiarato di ipotizzare e non le centinaia di migliaia di copie che ha venduto. Aveva fatto i conti senza tener conto dell’idiozia umana, o forse ne ha tenuto debito conto, perché proprio i tanti cultori del corretto politicamente si sono messi a sbraitare contro la “scorrettezza” del Generale trasformando un libro, che dice cose vere fino alla banalità ma non è un’opera letteraria di gran pregio, in un best seller ed un Generale in uno scrittore di successo. Ne è nata una bagarre senza limiti, frasi estrapolate dal contesto hanno costituito oggetto di mille domande, affermazioni senza fondamento, hanno fatto scaturire inesistenti odio razziale, omofobia acuta e finanche filo putinismo; perché nel libro il Generale scrive che “a Mosca, dopo l’imbrunire, incontravo nei grandissimi e bellissimi parchi cittadini, donne sole e mamme con bambini che assaporavano il fresco senza il benché minimo timore di essere molestate da qualcuno”.
Proprio come nella Berlino di Hitler o a Villa Borghese ai tempi del Fascismo. Le puntuali e meticolose spiegazioni ed i chiarimenti per disinnescare ogni aspetto “offensivo” del libro non sono servite a convincere coloro che non vorranno mai essere convinti ed, a conti fatti, al Generale Vannacci conviene che essi restino ostili perché, oltre tutto, quella ostilità significa successo e guadagno. Insomma un libro che ha fatto scoprire a tanti Italiani molte cose evidenti e vere ma rese “anomale” da una visione addomesticata della realtà sociale. L’attacco è stato concentrico ed un uomo integerrimo fino a quel momento, un comandante che ha gestito in destino di mille soldati, un ufficiale che ha messo più volte a rischio la propria vita per il dovere, è diventato un imbrattatore dell’immagine dello Stato, un imbroglione che faceva la cresta nei rimborsi di servizio, insomma un intrallazzatore “fascista” dei nostri tempi, al punto da essere sospeso per undici mesi dal servizio attivo con stipendio dimezzato per “carenza di senso di responsabilità”. Ho qualche esperienza di vita militare e ritengo tale sanzione ingiusta, infondata e politicamente inquinata. Non sono riuscito, sul piano formale, a trovare una sola ragione dal punto di vista dell’etica militare che possa giustificare il provvedimento disciplinare e sono certo che il tempo dirà la verità. L’entrata in politica del Generale Vannacci è stata sollecitata dagli eventi e dalla necessità di reagire ai detrattori ed ai generatori di fango. Non poteva mancare la Magistratura, anche nella sua versione militare oltre che penale, a regolare i fatti e le diatribe che dovrebbero essere la politica e l’opinione pubblica a risolvere.
Richiamando il testo di una famosa telefonata fra magistrati documentata da Palamara, si può parafrasare: “Vannacci ha ragione ma bisogna andargli contro”. Conviene a tutti che si tolga di mezzo ed un seggio al Parlamento Europeo, in cui potrà portare la sua esperienza di stratega militare, potrebbe essere il modo più elegante per liberarsi di un uomo scomodo, abituato a gestire situazioni difficili e che può rompere tante altre uova in tanti panieri. Naturalmente il Gen. Vannacci non ha infranto nessuna regola etica o disciplinare nello scrivere le sue opinioni, perché parlare del fatto che “un generale non dovrebbe…..” è solo una colossale fesseria se il Generale rispetta il regolamento militare, il giuramento di fedeltà allo Stato e non tradisce il suo status giuridico. Non lo ha fatto. Egli gode di tutti i diritti costituzionali di esprimere le sue opinioni anche se queste difendono valori esistenziali e concetti che la storia e la tradizione hanno tramandato e che una visione “al contrario” vorrebbe tenere al margine della storia. Sono i suoi detrattori i suoi agenti pubblicitari: dopo la sua candidatura alle elezioni europee è bastato che il Generale rilasciasse un’intervista perché le sue parole fossero usate nelle prime pagine della stampa italiana che, nella gerarchia delle notizie, le ha messe prima della guerra in Ucraina e del dramma in Palestina. La solita storia: parlate male di me ma parlate di me, tanti nemici, tanti voti.
Sergio Franchi
Aldo Anellucci è il nuovo presidente della Banca di Credito Cooperativo di Nettuno
BCC: terminata l’era Eufemi
Una vera sorpresa per i soci della Banca di Credito Cooperativo di Nettuno, ossia l’ex Cassa Rurale, dopo tanti anni di presidenza, il dottor Luciano Eufemi è stato sconfitto dal presidente del Collegio Sindacale, il dottore commercialista Aldo Anellucci.
La vittoria è stata schiacciante perche il neo Presidente del CdA ha ottenuto all’incirca il doppio delle preferenze, ossia 1010 voti. Per i soci della BCC il 25 aprile ha rappresentato una levataccia, dovendosi recare per tempo presso il Cinema Moderno di Anzio, fare una lunga fila per la registrazione e per ricevere un simpatico gadget (borraccia da passeggio). Hanno votato 1612 soci: 985 uomini e 545 donne.
Dalle ore 18:00 è iniziato lo spoglio decretando il nuovo CdA. Oltre al neo presidente Anellucci sono stati eletti nel Consiglio di Amministrazione: Maurizio Camusi (1018 preferenze); Giuseppe Abbate (980); Mario Cardella (977); Alceste Ferranti (972); Corrado Cicco (970); Augusta Rocchetti (962). Il direttore generale della BCC dottor Rocco Masullo ha ringraziato Luciano Eufemi che per 25 anni ha lavorato indefessamente presso la Banca e poi tutto il personale che in un giorno di festa si è dato tanto da fare per agevolare le operazioni di voto, quindi si è complimentato con il nuovo Presidente ed il Consiglio direttivo augurando loro un proficuo lavoro perché si raggiungano sempre nuovi traguardi. Il dottor Anellucci ha confermato i punti del suo programma: una Banca sempre più vicina al territorio; una serie di iniziative a favore dei soci e dei giovani; sfruttamento e potenziamento delle sinergie che rappresentano il gruppo Bancario ICCREA; miglioramento dei servizi offerti dalla BCC; competitività e puntuale professionalità del personale. Al neo eletto vadano gli auguri dei soci della BCC.
Rita Cerasani
Occupazione suolo pubblico
Si è tenuta, in data 23 aprile 2024, una riunione con la presenza dei dirigenti comunali, preposti al rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio di attività commerciali, per l’occupazione di suolo pubblico, per la verifica degli adempimenti tributari (Sajeva, La Rocca e Lusena) e con l’intervento del Comandate Albino Rizzo, degli Ufficiali Fiorillo e De Marco della Polizia Locale di Nettuno, il dirigente del Commissariato P.S. di Anzio, Dott. Niglio, il Comandante della Compagnia C.C. di Anzio, Cap. De Palma ed il Ten. Celano per il Comando Compagnia Guardia di Finanza di Nettuno, in vista della imminente apertura della stagione turistica, che richiamerà sul litorale nettunese migliaia di turisti e villeggianti, in aggiunta ai residenti, con prevedibili, sicure criticità in ordine a traffico, viabilità e parcheggi, occupazione suolo pubblico, inquinamento acustico e somministrazione di bevande alcooliche ed infine il rispetto di orari relativamente a talune attività.
Presenti, alla luce dei temi trattati, l’Avv. Sanetti, accompagnata dai titolari di due esercizi pubblici, in rappresentanza di altri titolari, che aveva chiesto un incontro alla Commissione Straordinaria.
Nel corso della lunga e articolata discussione, durante la quale è stata fatta un’ampia e particolareggiata analisi dei problemi che si appalesano ricorrentemente ogni anno, è stata fortemente ribadita dalla parte pubblica, l’ineludibile necessità di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze della sicurezza urbana, il rispetto della quiete e quelle dello svolgimento di attività commerciali, tenuto conto delle numerose segnalazioni che negli anni precedenti erano pervenute al Comune, alla Prefettura, alla Procura, alle Forze di Polizia, specie per quanto concerne la lesione del riposo notturno per emissioni sonore oltre i limiti e la somministrazione di bevande alcooliche a minori o comunque oltre gli orari previsti.
Per quanto riguarda le procedure, relativamente all’occupazione di suolo pubblico, è stata ribadita dal Prefetto Reppucci la necessità di attenersi alla direttiva 19/2023-PIAO-Sezione Rischi Corruttivi-Razionalizzazione procedure occupazione suolo pubblico, di cui alla nota a firma del Segretario Generale del 27 ottobre 2023, diretta ai dirigenti ed al Comando Vigili Urbani, rispettandone, tempi e modalità.
In ordine invece alle tematiche attinenti in generale alla sicurezza urbana, è stata evidenziata l’esigenza assolutamente imprescindibile che, da parte dei titolari degli esercizi, vengano doverosamente rispettate le direttive comunali ed i provvedimenti adottandi in termini di occupazione di suolo pubblico, emissioni sonore, somministrazione di bevande ed alimenti (specie in favore di minori), traffico, viabilità e parcheggio per i cui controlli è in corso di rimpinguamento l’organico del Comando Vigili Urbani con l’assunzione nel settore di n. 8 unità a carattere stagionale e prossimamente anche n. 2 figure di categoria “D” e 5 di categoria “C”.
La Commissione Straordinaria
Giallongo, Reppucci, Infantino