Aprilia sempre disponibile nelle catastrofi ambientali
Aiuti concreti
La città di Aprilia vicina alla popolazione dell’Emilia Romagna attraverso aiuti concreti. Nei giorni scorsi infatti per iniziativa del Ciap, sono stati consegnati generi alimentari e altri beni di prima necessità raccolti per mezzo del Consorzio degli industriali di Aprilia, la raccolta proseguita fino alle ore 16.00 del 26 maggio 2023. “Non posso che iniziare von un grazie questo messaggio- scrive in una nota il Presidente Marco Braccini- la raccolta solidale per l’Emilia Romagna sta andando benissimo. Grazie al cuore dei cittadini di Aprilia, delle aziende di Aprilia, ed anche al cuore di tanti cittadini dei comuni limitrofi che hanno fatto sentire la loro vicinanza alla popolazione alluvionata, Oggi è partito un bilico con 27 pedane di generi alimentari, passeggini e tanto altro. Avevamo previsto di partire oggi, ma con un mezzo più piccolo ma grazie al Vs Cuore abbiamo felicemente dovuto prendere un mezzo più grande. Ma non ci fermiamo qui sino a venerdì 26 maggio alle ore 16.00 potete portare le vostre donazioni, siamo pronti ad allestire un altro mezzo”.
Oltre al Ciap, Aprilia ha contribuito alle operazioni di soccorso dei territori alluvionati attraverso i volontari della protezione civile Cb Rondine e Alfa Aprilia. Questi ultimi sono intervenuti a Cervia, dove attraverso una idrovora con una portata di 26mila litri al minuto sono riusciti a contenere la piena del canale.
Francesca Cavallin
La Provincia di Latina richiede ai Comuni 20 milioni di euro come rimborso mutui
Capitalizzazione Acqualatina
Via libera all’unanimità dal Consiglio provinciale al Piano di rientro del valore complessivo di 20 milioni di euro corrispondenti alle somme ancora da incassare da parte della Provincia e dell’Egato relative al rimborso dei mutui accesi dall’ente su delega dei Comuni per la capitalizzazione societaria. Dopo l’approvazione da parte della Conferenza dei sindaci il 5 maggio scorso nella seduta odierna l’assise ha approvato la relativa delibera che prevede la restituzione da parte dei Comuni per il tramite di Acqualatina di complessivi 15 milioni 692mila euro alla Provincia quale debito maturato per il pagamento del mutuo a copertura della quota di capitalizzazione societaria parte pubblica (51%) di Acqualatina. La notizia era nell’aria e la conferma arriva direttamente dagli organi provinciali.
La somma sarà erogata con rate annuali che nel primo biennio ammonteranno a 1 milione e 440mila euro mentre dal 2024 fino a 2032 – data di estinzione definitiva del debito – la rata annuale ammonterà a 1 milione e 928mila euro. La società che gestisce il servizio idrico integrato dovrà inoltre restituire il canone di concessione a Egato, per un ammontare complessivo di 5 milioni e 319mila euro in dieci anni. La rata annuale è stata fissata in 719.250 euro per i primi cinque anni poi a crescere fino al 2032 anno di estinzione definitiva.Entrando nel dettaglio dei due Piani di rientro approvati dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ato 4 presieduta dal presidente Stefanelli del 5 maggio scorso e dal Consiglio provinciale odierno, le somme spettanti alla Provincia derivano da due anticipazioni finanziarie diverse.
La prima ammonta a 4.359.841,12 euro e deriva dalle spese di funzionamento dell’Egato 4 Lazio Meridionale Latina che la Provincia ha anticipato per garantire il ruolo di monitoraggio e controllo dell’ente. Somme che avrebbe dovuto sostenere Acqualatina e che, tramite il Piano di rientro approvato, ora rimborserà totalmente rimettendosi in pari rispetto ai pagamenti futuri.
La seconda somma ammonta a 12.862.638,02 euro (calcolata al 31/12/2021) e deriva da due mutui accesi presso Cassa depositi e prestiti dalla Provincia di Latina finalizzati ad anticipare le somme dovuto dai Comuni dell’Ato 4 per l’acquisto delle quote di parte pubblica (51%) del Sistema Idrico Integrato. Nel 2003, con deliberazione n. 2, i Comuni decisero di ricorrere al canone annuo per rimborsare la Provincia di questa anticipazione. Quindi il gestore Acqualatina avrebbe dovuto rimborsare per conto dei Comuni dell’Ato 4 la Provincia, ma ciò è avvenuto con grande discontinuità. I soldi spettanti alla Provincia sono rimasti così nelle casse del gestore e, anno dopo anno, si sono accumulati fino a raggiungere la somma di poco meno di 13 milioni di euro che ora l’ente provinciale ha determinato e recupererà nei prossimi anni.La Provincia, promette, reimmetterà nel sistema le risorse che arriveranno da Acqualatina.
“In totale, parliamo di circa 20 milioni di euro, commenta il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, che potremmo reimmettere nel sistema. Al di là delle somme, che sono ingenti, il vero obiettivo raggiunto è un altro: nessuno finora era riuscito a mettere così tanto ordine ai conti e concretizzare una politica di trasparenza così strutturata sulla gestione del sistema idrico integrato dell’Ato 4. Voglio ringraziare il direttore dell’Egato Umberto Bernola, i professionisti della Provincia oltre ai sindaci della Conferenza nonché i colleghi del Consiglio provinciale per la preziosa collaborazione. Non dobbiamo accontentarci - conclude Stefanelli - Il prossimo 5 giugno porteremo in Conferenza l’approvazione dello Statuto dell’Egato 4. È un fatto storico e un atto determinante per rafforzare il ruolo di controllo dell’ente e per garantire la più efficace gestione possibile dei fondi PNRR. L’innovazione del sistema idrico integrato del nostro territorio passa anche da qui”.
P.N.