Tanti i nomi che circolano, ma alcuni sarebbero imprescindibili come Roberto Boi, Marco Moroni, Elvis Martino e Vittorio Marchitti
Ultimi giorni per definire la nuova Giunta
E’ passata poco più di una settimana dal ballottaggio che ha sancito la vittoria del centrodestra ad Aprilia ed il trionfo personale del neosindaco Lanfranco Principi. Il nuovo primo cittadino ha conquistato il palazzo comunale di piazza Roma al termine di una battaglia all’ultimo voto con Luana Caporaso, candidata dello schieramento civico. Il margine che li ha separati è sottile. Lanfranco Principi ha ottenuto alla fine 13mila e 358 preferenze, mentre la Caporaso si è fermata ad 11mila 898 voti. A separarli soltanto 1460 voti. Poco più di un migliaio di voti che hanno decretato la fine del governo civico che ad Aprilia durava dalla storica vittoria di Domenico D’Alessio su Ilaria Bencivenni del 2009. In questi quattordici anni di regno incontrastato la coalizione civica ha dominato in lungo ed in largo la politica apriliana. Soprattutto sotto il governo Terra, ha saputo attirare a sé nuove forze e gruppi politici, spacchettando il centrodestra ed il centrosinistra apriliano. Una politica che ha funzionato per anni e che ha permesso allo schieramento civico di rinnovarsi a seconda delle forze che entravano nella coalizione e di salutare, al tempo stesso, chi assumeva toni troppo contestatori. Ed il massimo esponente di questo turnover è stato proprio il sindaco uscente Antonio Terra. Lo schema ha funzionato bene fino al dicembre scorso quando qualcosa ha iniziato a rompersi in maniera preoccupante.
E’ vero che già precedentemente i civici avevano perso pezzi importanti della coalizione con la cacciata dell’ex assessore Laurenzi e l’uscita dalla maggioranza dei tre consiglieri di Piazza Civica Omar Ruberti, Ilaria Iacoangeli e Fiorella Diamanti. Ma la loro perdita era stata in qualche modo compensata con l’entrata di Giorgio Giusfredi in Giunta e Davide Zingaretti e Alessandra Addesse in consiglio. Il vero primo grande terremoto è invece stato l’addio proprio di Lanfranco Principi, suo vice ed ex assessore alle Finanze, e del gruppo consiliare di Unione Civica. Strappo che ha spianato la strada all’uscita di Vittorio Marchitti e di parte dei componenti della lista Forum. Perdite che nei mesi che hanno preceduto la campagna elettorale, evidentemente, non sono state compensate a dovere. Sono stati proprio i pezzi civici di “centrodestra” a permettere a Principi di superare la Caporaso. Il gruppo di Unione Civica è stato capace di confermare il risultato del 2018 andando a prendere il 5%, pari a 1426 voti. La lista che doveva in qualche modo sostituirla, Aprilia Tricolore, ha ottenuto solo 425 voti pari all’1,5%. Se poi aggiungiamo le defezioni di Vittorio Marchitti (548 voti), Elvis Martino (422 voti) e le cattive performance di liste storiche come Forum che nel 2018 prese ben 2227 voti pari al 7,8% e cinque anni dopo ha visto evaporare un migliaio di voti (1199 preferenze, pari al 4,2%) è chiaro dove lo schieramento civico ha perso in gran parte la partita per la guida della città.
Alessandro Piazzolla
Sono giorni cruciali per la definizione della nuova Giunta comunale guidata dal neosindaco Lanfranco Principi. Gli incontri tra i vari gruppi che formano la coalizione di centrodestra ed il primo cittadino stanno proseguendo con il chiaro intento di trovare la quadra il prima possibile. C’è però una base ormai acquisita da cui partire per chiudere il cerchio. Candidati che ormai sono praticamente sicuri di ottenere un posto nel nuovo esecutivo.
La squadra di governo del sindaco Principi dovrebbe vedere la presenza quasi sicuramente di Carola Latini del gruppo di Fratelli d’Italia, Marco Moroni di Unione Civica, Roberto Boi di Ama, Vittorio Marchitti della lista Forza Aprilia e, probabilmente, di Elvis Martino della Lega. Nella Giunta dovranno esserci obbligatoriamente tre donne. Oltre alla Latini, ci sarà un profilo esterno “femminile” che andrebbe a ricoprire la carica di assessore alle Finanze, mentre la terza quota rosa dovrebbe uscire o da Aprilia Valore Comune, ed in questo caso sarebbe Mariateresa Fiore, o potrebbe essere indicata dal gruppo di Fratelli d’Italia.
Ma andiamo a vedere come le vare pedine dovrebbero disporsi sullo scacchiere. Roberto Boi, capace di conquistare la bellezza di 691 voti, dovrebbe prendere l’assessorato all’Urbanistica. Lanfranco Principi lo ha detto espressamente più volte: vuole una giunta di competenti che siano in grado di lavorare in maniera seria ed autonoma, persone che conoscano il settore che dovranno guidare. Boi è un nome di garanzia per esperienza e competenza nel settore urbanistico. Sarebbe il suo primo incarico da assessore ma alle spalle ha una esperienza ventennale da tecnico e da consigliere. Per lui c’è anche l’ipotesi della delega all’Ambiente ma tutto fa presumere che sarà il nuovo assessore all’Urbanistica. Al suo posto in consiglio comunale entrerebbe Dania Zattoni. Marco Moroni di Unione Civica sarà il nuovo assessore ai Lavori Pubblici. L’intenzione del primo cittadino è quella di assegnare la gestione del Pnrr ad una persona fidata ed esperta e Moroni sembra essere la figura giusta per Principi. Per lui c’è anche l’ipotesi di ricoprire la carica di vicesindaco. Al suo posto entrerebbe Ilaria Cavallin. Carola Latini sembra indirizzata all’assessorato all’Ambiente. Alle Finanze dovrebbe arrivare una donna “esterna” indicata dal gruppo di “Aprilia 2023”. Ma per questo delicato settore potrebbe, alla fine, essere lo stesso Principi a decidere il profilo femminile a cui assegnare la delega. Elvis Martino dovrebbe tornare all’Istruzione. Il suo è un profilo molto quotato a palazzo anche per l’ottimo lavoro svolto in campagna elettorale. Per Vittorio Marchitti ci sono in campo diverse opzioni: potrebbe essere il nuovo assessore ai Servizi Sociali, tornare alle Attività Produttive oppure ricoprire il ruolo di Presidente del consiglio comunale. L’ultima delega spetterebbe a Mariateresa Fiore che sarebbe la terza donna della giunta Principi. Per lei, a seconda del gioco ad incastri, o i Servizi Sociali o le Attività Produttive. Ma c’è l’ipotesi, forte, che la Fiore alla fine rimanga in aula da consigliera e che al suo posto in Giunta possa finire una seconda donna espressione di Fratelli d’Italia. Infine c’è il nodo della presidenza del consiglio che dovrebbe essere assegnata a Vincenzo La Pegna in quota Fratelli d’Italia.
Alessandro Piazzolla