Giovannini critica la revoca che ha fatto le Regione Lazio del presidente Rocca
Un errore cancellare gli Egato
“La Regione Lazio a guida Rocca bocciando gli Egato ha deciso di non decidere - così il presidente provinciale di Italia Viva Vincenzo Giovannini a proposito della recente abrogazione della legge regionale 25 luglio 2022, n. 14 (Disciplina degli enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani).
“La recente deliberazione del Consiglio regionale - spiega Giovannini - apre una fase di caos e vuoto normativo che rischia di allontanare la politica dalle decisioni e di lasciare il campo alla sola iniziativa dei privati. Dopo 8 mesi dalle elezioni, la Regione Lazio ed il presidente Rocca fanno non uno ma ben 10 passi indietro.
Contestualmente all’abrogazione degli Egato, si è cancellato tutto quel percorso di confronto che negli ultimi anni si era costruito con le comunità locali. Un meccanismo virtuoso che portò all’approvazione del Piano rifiuti regionale e degli Egato, strumento di gestione e pianificazione dell’impiantistica al livello territoriale. Questo obiettivo partiva dall’assunto di voler chiudere il ciclo dei rifiuti proprio all’interno dei territori, senza deroghe, emergenze e scorciatoie, valorizzando la volontà delle comunità. Gli Egato avrebbero armonizzato gli interessi in gioco in maniera equilibrata e democratica.
Un doppio errore dunque prima politico e poi amministrativo -conclude il presidente provinciale di Italia Viva Giovannini - un vuoto normativo che lascia gli enti locali in un pericoloso limbo in balia dell’iniziativa privata. Limbo che caratterizza la Provincia di Latina da troppi anni e che ha concentrato nell’area nord del nostro territorio diversi impianti di trattamento rifiuti generando uno sbilanciamento non più accettabile.
Chi governa deve assumersi la responsabilità del caso perché decidere di non decidere oltre ad essere sbagliato da nostro punto di vista può essere pericoloso.
A questo punto, in attesa del nuovo Piano rifiuti - conclude Giovannini - proponiamo che vengano bloccate tutte le proposte di nuovi impianti di trattamento rifiuti e riaprire una finestra di dialogo con i territori”.
A tal proposito nelle ultime ore è intervenuto anche il sindaco Principi per replicare alla richiesta di moratoria sulle nuove progettualità partita dalla consigliera comunale Luana Caporaso durante uno degli ultimi Consigli comunali.
“La Coalizione dell’ex sindaco Terra ha depositato l’ennesima fumosa mozione per chiedere alla Regione di sospendere le disposizioni in materia di rifiuti, stavolta però, non ci prestiamo al gioco mediatico. La città merita di affrontare il tema della gestione del ciclo dei rifiuti all’interno di una politica industriale e di sviluppo, che risponda ad una progettualità e ad un concreto ritorno per il territorio sia in termini di tutela ambientale che economici”.
Così il Primo Cittadino su un tema che sta tornando d’attualità.
“Il levare scudi in modo retorico - spiega Principi - fa parte dell’era del sindaco Terra, la stessa in cui il nostro territorio si è riempito di impianti di tutti i tipi, addirittura ampliati nel corso del tempo, senza che la città ne traesse il giusto beneficio. Fa sorridere che proprio dalla sua coalizione arrivino diktat di questo tipo. Poteva pensarci prima.
Non chiederemo alla Regione di sospendere la politica sui rifiuti, cosa che peraltro non è competenza dell’Amministrazione comunale, piuttosto, chiederemo che le disposizioni siano puntualmente applicate. Ci siederemo al tavolo per fare la nostra parte, valutare i nuovi piani regionali che verranno presentati e faremo in modo, questo sì, che per qualsiasi nuova iniziativa l’amministrazione svolga un ruolo attivo nelle decisioni, sul “cosa”, sul “dove” e sul “come”.
P.N.
La protesta dei residenti di via Sacco vicini al pollificio
Invasione di mosche
Invasi dalle mosche, “Asl e Comune intervengano”. Ancora una volta i residenti di Fossignano devono fare i conti con il problema delle mosche. A soffrire di più sono gli abitanti di via Sacco, e strade collegate, a due passi dal pollificio. Un disagio enorme per le numerose famiglie che vivono in zona, costrette a rimanere con porte e finestre chiuse. A volte ciò non basta ed i residenti si ritrovano con le proprie abitazioni letteralmente invase da decine e decine di mosche. Una situazione pessima da un punto di vista igienico e sanitario. Sono anni che la vicenda si ripropone puntualmente senza che il problema sia mai stato risolto dagli enti preposti come Comune ed Asl. I cittadini chiedono all’ente di piazza Roma, di concerto con l’autorità sanitaria, di affrontiare questo enorme disagio che condiziona la vita di centinaia di persone.
“È una situazione impossibile - dichiarano due abitanti di via Liri - non è accettabile vivere così. Ogni anno lo stesso problema, servono interventi più stringenti e maggiori controlli da parte dell’amministrazione comunale. Non siamo cittadini di serie inferiore”.
Alessandro Piazzolla
Orti pubblici
Riaprono i termini per l’assegnazione degli orti pubblici di via Toscanini: a bando le aree di nuova realizzazione e quelle tornate nelle disponibilità del Comune di Aprilia. Il progetto che nasce per promuovere occasioni di socialità e la cultura della tutela ambientale, attraverso la sottoscrizione di una convenzione permette di affidare a residenti, famiglie e associazioni uno spazio di proprietà del Comune di Aprilia per la produzione di ortaggi, piante officinali e fiori a uso personale, famigliare e associativo. La riapertura dei termini per l’affidamento degli spazi nel quinquennio 2022-2027, come previsto dalla determinazione 67 del 17 Novembre scorso a firma del dirigente del settore Ambiente ed Ecologia, darà all’amministrazione la possibilità di affidare le otto nuove aree realizzate quali opere compensative e quelle tornate disponili dopo la rinuncia degli affidatari o delle quali l’ente si riappropriato ravvisando situazioni di incuria. Oltre ai requisiti specificati dal bando e necessari per poter presentare domanda, l’amministrazione provvederà a stilare una graduatoria con l’attribuzione di un punteggio basato sul valore dell’Isee, sulla composizione del nucleo famigliare, sulla situazione sociale, sull’età del richiedente e sulla capacità di apportare migliorie rispetto all’assegnazione precedente (ad esempio realizzando un impianto di irrigazione, la recinzione di ingresso o sostituendo il bauletto per gli attrezzi. Fermo restando le domande già pervenute, per rispondere all’avviso ci sarà tempo fino al 20 Dicembre 2023.
“Si tratta di spazi sottratti al degrado – commenta l’assessore all’ambiente Vittorio Marchitti – ma che acquisiscono un forte valore sociale proprio in relazione al progetto, pensato per promuovere momenti di aggregazione, di socialità, garantendo uno scambio intergenerazionale e culturale. L’orto e la possibilità di coltivare un proprio appezzamento, permette di sperimentare in prima persona tecniche di coltura biologica, beneficiare di prodotti che seguono la stagionalità e a km 0, a tutto vantaggio della salute e della qualità della vita. Un’occasione in più per educare anche i giovani, le nuove generazioni, al rispetto dell’ambiente e alla lotta al degrado in un contesto urbano, che in questo caso si realizza attraverso il recupero delle tradizioni”.
Comune di Aprilia