Sempre più abbandonato il parcheggio della stazione di Campoleone
Terra di nessuno
Parcheggio della stazione di Campoleone terra di nessuno. Un’area sosta insicura più volte segnalata da cittadini e pendolari. Spesso sporca, buia a causa del malfunzionamento dell’illuminazione e oggetto di furti e danneggiamenti delle auto in sosta. Tutto questo nonostante lo scalo ferroviario di Campoleone sia uno snodo ferroviario molto importante. Un crocevia tra Roma e Napoli di prima fascia.
“Mia moglie - ha scritto alla nostra redazione negli ultimi giorni un cittadino di Aprilia - ha ritrovato la macchina all’interno del parcheggio della stazione di Campoleone in questo stato”. (Le condizioni del veicolo sono visibili nella foto).
L’auto è stata fatta ritrovare senza le ruote e poggiata su quattro blocchetti. La sfortunata famiglia ha effettuato regolare denuncia presso la caserma di via Tiberio di Aprilia del Reparto territoriale dei Carabinieri agli ordini del tenente colonnello Paolo Guida. La famiglia inoltre si è recata presso il comando dei vigili urbani.
“La municipale, riporta la famiglia, ci ha detto che le telecamere della videosorveglianza sono attualmente in manutenzione. Al di la della nostra frustrazione circa l’episodio accaduto, ci domandiamo se sia giusto dover assistere ed usufruire di servizi di questo genere”.
Un danno di non poco conto per i malcapitati. Oltre al contrattempo di non poter fare ritorno a casa, dopo una giornata di lavoro, con la propria autovettura. Il costo di dover acquistare 4 nuovi pneumatici. Un spesa non certo programmata ma frutto del furto messo a segno da ignoti. Ignoti che depredano senza sosta il patrimonio. Non si tratta né della prima denuncia né della prima segnalazione che vede al centro della critica l’area sosta della stazione ferroviaria di Campoleone. La questione più volte è stata al centro del dibattito pubblico ed ha coinvolto sia la società civile sia la classe politica cittadina. Purtroppo ancora oggi si registrano episodi come quello raccontatoci da una delle famiglie di pendolari del Comune di Aprilia. Una situazione incresciosa che merita giustizia.
“C’è da avere paura ad usufruire del parcheggio in alcune ore della giornata - aggiungono altri cittadini che usufruiscono dell’area di sosta - il buio e la sporcizia creano una situazione di palese insicurezza specie per donne che per recarsi sul posto di lavoro sono costrette ad utilizzare il treno”.
“Sporcizia in ogni area del parcheggio -raccontano alcuni residenti, zone letteralmente prive di illuminazione pubblica e manto stradale sconnesso. Una situazione di abbandono che rende il parcheggio insicuro per il transito delle persone”.
P.N.
La personale di Erika Mallardi presso la sala Manzù della Boblioteca
Ingranaggi mentali
La risposta della pittrice Erika Mallardi al funzionamento delle funzioni creative sta proprio negli “Ingranaggi mentali”, questo il titolo della sua nuova mostra che ha accolto i visitatori sabato 18 novembre presso la Sala Manzù della Biblioteca di Aprilia, alle ore 17.
Il vernissage ha caratterizzato la prima giornata di un ricco programma di eventi che vede la partecipazione di artisti, professionisti e dei ragazzi delle scuole apriliane, chiamati a svolgere delle attività interattive con i lavori della Mallardi. L’idea è quella di accostare i giovani all’arte attraverso una presa di coscienza attiva con la propria interiorità e con la visione estetica di un’opera d’arte attraverso l’esercizio della critica spontanea prodotta nelle attività laboratoriali guidate.
Nell’attività mentale risiede il significato e l’intento stesso del pensiero innovativo della pittrice: “Gli ingranaggi mentali, gli impulsi e l’energia che si muove nella nostra mente sono un’arma potentissima che ognuno di noi gestisce e trasforma con le proprie attitudini e qualità - afferma Erika Mallardi - la mostra dal titolo “Ingranaggi mentali” vuole enfatizzare la forza, il pensiero, la sensazione e l’effetto psichico che un colore può avere agli occhi di un essere umano. Il colore influenza suscita emozioni e vibrazioni che spesso sono percepite in maniera differente a seconda dello stato d’animo di quel momento”.
E ancora, parafrasando la storica d’arte Silvia Filippi che si è occupata della sua pittura, Erika è una ninfa dei colori che tramuta le immagini della vita in ispirazione d’arte con tocchi veloci e colori brillanti che conquistano le tele dalla assoluta libertà espressiva, capace di richiamare esperienze e conoscenze tali da instaurare una relazione empatica con l’osservatore.
Per questo la mostra, che si concluderà con il finissage del 26 novembre, prevede la partecipazione di sinergie umane afferenti a diversi campi: musica, psicologia, etica sociale, cultura giuridica, letteratura, in un ricco programma di interventi e laboratori. Erika Mallardi espone le sue opere in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Candidata al Salon desArtistesFrancais Grand Palais di Parigi, è stata selezionata dalla giuria internazionale della mostra “Convergenze” in corso a Palazzo Rospigliosi Colonna di Zagarolo e nata dal partenariato tra la Galleria Purificato. Zero e il Salon d’ArtsPlastiques de la Rochelle, vincitrice di un premio espositivo a Lagord (Francia). Da anni collabora con l’artista Biancorovo per la linea “Schiaffodoro”, un connubio tra pittura e scultura alla ricerca dell’armonia tra colore e supporto tridimensionale.
P.N.