Rita Palmieri e Donato Annibali hanno rinnovato le promesse il 5 novembre
51° anniversario di matrimonio
Domenica 5 novembre, nella chiesa di San Gabriele a Bellavista, Donato Annibaldi e Rita Palmieri hanno rinnovato le promesse matrimoniali nel loro 51° anniversario, davanti al celebrante Don Giacomo.
Le nozze vennero celebrate il 30 aprile 1972 nella graziosa cappella delle suore Trinitarie in via del Tufetto.
Donato, abruzzese di Poggio Cancelli in provincia de L’Aquila sul lago di Campotosto e grande devoto di San Gabriele, ha sempre curato i restauri della statua del Santo. La signora Rita è invece originaria di Tolentino in provincia di Macerata.
La coppia è stata molto festeggiata dai tre figli, dai due nipoti e dai dirigenti dell’associazione abruzzese di Aprilia, di cui Donato è consigliere, invitati per l’occasione.
Al termine della celebrazione gli sposi hanno offerto un ricco buffet ai convenuti che hanno rinnovato i calorosi auguri.
Associazione Abruzzese Aprilia
Violenza e degrado sociale
Lo ha preso a sprangate per rapinarlo di pochi spiccioli. Una storia di violenza, degrado sociale ed emarginazione. E’ accaduto alcune notti fa ad Aprilia, all’interno di uno degli stabili abbandonati dell’ex Freddindustria, situati in via Enna. La vittima è un uomo di origine indiana, probabilmente senza fissa dimora, che aveva trovato rifugio dal maltempo all’interno dell’ex complesso industriale. Le forti piogge e le temperature in discesa rendono il sito dell’Ex Freddindustria, ancora oggi oggetto di lavori di risanamento e di bonifica dei rifiuti presenti all’interno, un riparo per i senzatetto. Ad aggredire l’indiano, da una prima ricostruzione dei fatti, un uomo di origine nordafricana, anch’egli probabilmente un vagabondo.
Il nordafricano, in stato di ebbrezza, avrebbe preteso dei soldi ed al rifiuto dell’indiano, lo ha iniziato a colpire con un oggetto contundente trovato all’interno dello stabile, una spranga. Diversi i colpi andati a segno e che hanno fatto stramazzare a terra la vittima.
Esiguo il bottino della rapina, neanche venti euro. L’uomo di origine indiana è stato successivamente soccorso dal personale sanitario e trasportato a bordo di un’ambulanza del 118, in codice rosso, all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è tutt’ora ricoverato. Le sue condizioni sono gravi. Sul caso sono state avviate immediatamente le indagini da parte dei carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia per risalire al responsabile della rapina. Gli uomini del nucleo radiomobile, guidati dal capitano Alberto Guidobaldi, qualche ora dopo, hanno sottoposto a fermo un tunisino e lo hanno trasferito presso la caserma di via Tiberio per tutti gli accertamenti di rito. La sua posizione è al vaglio dei militari del Reparto Territoriale. Una rapina, quella avvenuta all’ex Freddindustria, che è sintomo del degrado sociale e della solitudine che vivono molto spesso persone finite ai margini della società. Una lotta tra poveri che avviene lontano dai riflettori, all’interno di complessi o industrie abbandonate, tra rifiuti e spazzatura di ogni tipo, pronta però ad emergere in superficie quando poi si consumano aggressioni, rapine e violenze come in quest’ultimo caso. E l’ex Freddindustria, dopo il gravissimo incendio avvenuto ad inizio anno e tutte le polemiche politiche scaturite per la sua mancata bonifica, dopo l’inizio dei lavori di risanamento del sito, torna ad essere un rifugio per senzatetto e sbandati a caccia di un riparo dal freddo e dalle intemperie.
Con il serio rischio di tramutarsi, ancora una volta, nel teatro di lotta tra ultimi.
Alessandro Piazzolla
Incendio divampato all’interno di un garage
Rogo alle case popolari
Paura e terrore sabato 18 novembre in via Danimarca, nel cuore del quartiere Toscanini di Aprilia. Un incendio è divampato, dopo le 12, all’interno dei garage situati al di sotto delle palazzine popolari. Il rogo ha interessato due automobili e dei pneumatici abbandonati nello scantinato. In pochi minuti un’alta colonna di fumo nero si è levata in cielo, ben visibile anche da alcuni chilometri di distanza, mentre un odore acre ha reso l’aria irrespirabile in buona parte del quartiere apriliano. Grande la paura tra i residenti che, non appena hanno capito quello che stava accadendo, sono immediatamente usciti dalle rispettive abitazioni e si sono riversati in strada. Dopo alcuni minuti sono sopraggiunti sul posto i vigili del fuoco di Aprilia che hanno dato avvio alle operazioni di spegnimento delle fiamme durate alcune ore.
E’ stato necessario anche l’ausilio di una seconda squadra in supporto con tanto di autobotte per avere ragione delle fiamme. Presenti anche i carabinieri del Reparto Territoriale di via Tiberio che hanno immediatamente dato avvio alle indagini. I militari hanno ascoltato anche i residenti di via Danimarca alla ricerca di elementi utili per fare chiarezza sull’accaduto.
La palazzina interessata dall’incendio è una di quelle di proprietà del Comune di Roma. I residenti da tempo lamentano uno stato di abbandono totale da parte delle istituzioni. Nonostante le segnalazioni relative al degrado, sia all’interno dello stabile che nei garage, poco o nulla è stato fatto in questi anni.
“Siamo completamente abbandonati a noi stessi – dichiarano alcuni cittadini di via Danimarca – paghiamo le tasse regolarmente ma sembra che questa zona sia terra di nessuno. Mancano anche le minime condizioni di sicurezza. Non abbiamo estintori in caso di incendi, non esistono finestre tra un piano e l’altro dello stabile. Abbiamo fatto diverse segnalazioni nel tempo. C’erano rifiuti e spazzatura di ogni tipo, abbandonata sistematicamente da qualcuno. Nessuno si è mai interessato, né il comune di Roma né il comune di Aprilia. Veniamo trattati come cittadini di serie inferiore. E questi sono i risultati”.
Ora le indagini sono in mano agli investigatori dell’Arma. Pochi dubbi che dietro al rogo ci sia l’azione dolosa di qualcuno. Ed i carabinieri del Reparto Territoriale di via Tiberio si stanno concentrando proprio sul movente che ha scatenato l’incendio in via Danimarca e che ha messo in pericolo decine di residenti.
“Poteva essere un disastro – ci spiega un ragazzo che vive in zona – ci sono molti anziani che hanno fatto grande fatica a mettersi al riparo. Il fumo ha rischiato di intossicare persone ma anche animali. Senza contare che potevano innescarsi delle esplosioni se le fiamme avessero raggiunto gli appartamenti. E’ stata una mattinata di terrore per tutti noi”.
Alessandro Piazzolla