Approvato il bilancio consolidato di 343 milioni
Consiglio provinciale
Si è tenuta mercoledì 8 novembre presso l’aula Cambellotti della Provincia di Latina la seduta del Consiglio Provinciale. In apertura della riunione la consigliera Federica Felicetti ha comunicato la sua uscita dal gruppo Lega Salvini dichiarandosi indipendente e dando vita al gruppo misto del quale è capogruppo. Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti si è passati alla discussione e all’approvazione (11 voti favorevoli e due contrari di Fratelli d’Italia) del bilancio consolidato illustrato dal dirigente settore bilancio Francesco Carissimo che ha comunicato che il Bilancio provinciale (che include oltre a quello della Provincia anche il Consorzio Industriale e la Latina Formazione Lavoro) ammonta complessivamente a 343 milioni di euro.
Discusso e approvato anche l’altro punto all’ordine del giorno: “Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio “risarcimenti danni” per una sentenza definitiva relativa ad un incidente stradale mortale avvenuto nel 2003. I due argomenti all’ordine del giorno, comunque, erano già stati discussi e approvati nell’ultima Commissione consiliare del 3 ottobre scorso. Il presidente Gerardo Stefanelli ha voluto sottolineare, in materia di sicurezza stradale, l’avvio della nuova gestione del sistema di autovelox e rinnovare l’impegno della Provincia nella cura e manutenzione del sistema viario.
P.N.
Presentato il libro della professoressa della Garibaldi e scrittrice Pina Farina
Ragazzi sostenibili
È stato presentato il giorno 14 novembre, presso la sala Manzù della biblioteca di Aprilia, il nuovo libro della professoressa e scrittrice Pina Farina, docente della scuola secondaria di primo grado “Menotti Garibaldi” di Aprilia. Il libro, “Ragazzi sostenibili”, edito dall’Occhio di Horus APS, è una raccolta di dieci racconti arricchita da schede interattive destinate ai ragazzi, ai giovani lettori del libro.
La presentazione è stata organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Aprilia. Oltre all’autrice, ha dialogato il professore Giovanni Cogliandro, docente di Filosofia Morale presso l’Università di Tor Vergata e dirigente scolastico dell’Istituto W.A. Mozart di Roma. La conferenza si è aperta con la lettura dell’incipit di uno dei racconti presenti nel libro, “Come Atomo”, grazie alle coinvolgenti interpretazioni della professoressa Roberta Angeloni e del giovane Federico Ruggeri.
La conferenza è stata non solo una introduzione alla scoperta del libro stesso, ma ha dato anche il via ad un lungo e interessante dibattito sulla situazione odierna della scuola, e dei suoi studenti, e verso quale futuro essa va incontro.
Il libro non si occupa soltanto di valorizzare il ruolo della scuola, ma anche quello dei suoi studenti, dei “ragazzi sostenibili”: bisogna avere gli occhi aperti sulla conoscenza e sul progresso, verso un futuro dove nessuno studente rimane indietro, né quello con più difficoltà, né tantomeno il migliore: tutti devono avere le stesse opportunità di miglioramento.
Gli obiettivi prefissati coincidono con quelli dell’Agenda 2030 dell’ONU. Ecco che il delicato ruolo dell’adulto (genitore o insegnante) assume una funzione vitale per i ragazzi: esso deve essere come un “rastrello”, capace di individuare e differenziare ciò che è dannoso per i più giovani (spesso, oggigiorno, le numerose fake news) e lasciare ad essi solo ciò che per loro può essere fecondo. Perché, infatti, a differenza di ieri, i giovani ragazzi assorbono e archiviano ogni informazione possibile e disponibile (anche grazie ai social, che sono sempre più a portata di mano); i ragazzi, ormai, sono esposti a tutto, quindi hanno il diritto di discernere e di sapere in maniera più accurata e approfondita – certo, con termini adatti alla loro età – tutto ciò che li circonda (dalle guerre in corso fino ai problemi sociali, per esempio).
C’è il serio pericolo, infatti, che i bambini, si è detto nel corso della conferenza, vengano assorbiti da un mondo adulto frastagliato, caotico, spaesante; ed è importante che questi giovani escano da uno status di confusione. Ecco che il ruolo dell’insegnante, nel nostro caso, diventa vitale. Questo è, a grandi linee, ciò che si è prefissata come obiettivo l’autrice del libro, Pina Farina.
Riccardo Galasso