Ordinanza di demolizione e messa in sicurezza
Ex Freddindustria
Dopo l’incendio che ha distrutto uno dei capannoni della ex Freddindustria, il Comando dei vigili del fuoco di Latina con la nota del 3 febbraio scorso, ha messo nero su bianco l’esigenza di agire nei confronti della proprietà del sito di via Enna non solo affinché venga posta in essere la demolizione e la messa in sicurezza della porzione del complesso gravemente danneggiata dal rogo, ma anche per arrivare a una bonifica del sito in grado di eliminare per gli altri capannoni rimasti integri analoghe situazioni di pericolo.
Una richiesta alla quale l’amministrazione ha fatto seguito attraverso l’ordinanza sindacale del 9 febbraio scorso, con la quale il primo cittadino obbligava la società ad avviare immediatamente la messa in sicurezza degli immobili oggetto del rogo e delle aree limitrofe, le necessarie attività di prevenzione e la bonifica e la rimozione dei rifiuti ancora presenti, mentre per il resto dell’area non interessata dall’incendio, l’atto prevede una nuova relazione aggiornata attestante l’esito del monitoraggio della copertura dei capannoni che presentano eternit e la celere ripresa delle attività di bonifica per l’intero sito, oltre a ordinare la chiusura e il costante monitoraggio dei varchi che rendono possibile l’accesso al sito da parte di terzi non autorizzati, riprendendo due ordinanze del 2020. Un’ordinanza l’ultima pubblicata, che si conosce nei contenuti attraverso la nota diramata dall’ente di piazza Roma ma che di fatto, pur essendo stata firmata oltre una settimana fa e notificata alla società, non è mai apparsa sull’albo pretorio.
“Questa tipologia di ordinanze, come prevede la normativa di riferimento seguita dai nostri dirigenti – spiega il sindaco Antonio Terra al riguardo – rivolgendosi a privati non richiede pubblicazione sull’albo pretorio ma la sola notifica ai diretti interessati, chiamati a dare seguito a quanto previsto nei tempi stabiliti dall’atto stesso”.
In effetti la normativa vigente prevede la pubblicazione delle sole ordinanze aventi carattere di generalità, rivolte ad una pluralità di soggetti, altrimenti non facilmente raggiungibili, mentre prevede la notifica agli interessati e non pubblicazione per quelle rivolte a singole persone, in cui gli si ordina di fare o non fare qualcosa.
Una fattispecie nella quale rientrerebbe appunto anche l’ordinanza ad Aprilia 2012, ma trattandosi di un argomento sentito non è sfuggita la mancata pubblicazione dell’atto.
Del resto a generare confusione ha contribuito l’atteggiamento ambiguo dell’amministrazione, che prima nel caso della Ecoimballaggi poi nel caso della Loas, ritenne di dover pubblicare sul sito dell’ente anche le ordinanze che imponevano alle società private bonifica e messa in sicurezza. Se non un atto dovuto, un atto di trasparenza che invece nel caso della ex Freddindustria non è estato ritenuto necessario.
Francesca Cavallin
Bando del Comune per il co-working che garantisca formazione ai giovani
Sinergia tra professionisti
Uno spazio per il co-working finalizzato a favorire lo scambio e la sinergia di competenze tra i vari professionisti del settore e garantire la formazione anche socioculturale per i giovani del territorio. Con questo obiettivo l’amministrazione ha dato il via libera al bando per l’affidamento di due spazi presso il CulturAprilia di via Pontina, dando seguito ad una idea già lanciata nei mesi passati. Il piano ha preso forma attraverso la determinazione 17 del 9 febbraio scorso, con la quale il dirigente del settore ha dato il via libera alla procedura di affidamento per la concessione di due locali di proprietà del Comune di Aprilia a un esterno che potrà gestire il progetto per dieci anni. Gli operatori economici che parteciperanno saranno selezionati sulla base dell’offerta migliorativa e saranno tenuti a versare un canone di 2.227 euro. Il valore stimato della concessione è di 487 mila 500 euro per un bacino d’utenza potenziale di 4.875 utenti annui.
“È intenzione dell’Amministrazione comunale, nell’ambito delle politiche di sviluppo sociale ed economico - si legge nel corpo della determinazione - realizzare un progetto destinato ai giovani del territorio. Nello specifico si tratta di istituire uno spazio coworking volto a favorire la socialità, la cultura, la formazione, l’orientamento e l’autoimprenditorialità della popolazione giovanile. L’obiettivo del progetto è, quindi, di promuovere tra la popolazione soprattutto giovanile, sia apriliana che dei territori limitrofi, un’attività di rilevante interesse sociale finalizzata a diffondere sul territorio la cultura di impresa e della innovazione sociale e digitale, incentivare l’iniziativa individuale e la progettualità giovanile nell’ottica della social innovation, promuovere la competitività delle imprese giovanili attraverso la diffusione di competenze digitali e della capacità di contaminazione dei linguaggi e settori del mondo produttivo, creare reti e sinergie tra i professionisti, imprese e organizzazioni finalizzate a promuovere l’attrattività del territorio”.
Francesca Cavallin
Multiservizi senza contratto integrativo
La Multiservizi ancora senza contratto integrativo e salario accessorio, la Fp Cgil Frosinone Latina attacca il Comune di Aprilia, che negli anni non ha mai sciolto il nodo nonostante le richieste dei lavoratori.
“Chiediamo l’immediato avvio della contrattazione - spiega la Cgil - le problematiche presenti sono molteplici, a partire dall’elargizione di alcuni istituti contrattuali e non di tutti quelli previsti dal contratto, la necessità di aumentare le ore al personale in part time, il riconoscimento della professionalità dei lavoratori, il mancato riconoscimento dei buoni pasto per i lavoratori full time, ect. Sono anni che chiediamo l’immediato avvio della contrattazione decentrata, oggi più che mai.
Questo al fine di poter prevedere ed applicare correttamente gli istituti contrattuali previsti del contratto nazionale 2019-2021, come, indennità per specifiche responsabilità; indennità condizioni di lavoro, il maneggio valori”.
Richieste più volte avanzate negli anni ma non raccolte dall’amministrazione Terra.
“Chiediamo - aggiunge la sigla sindacale - l’avvio di due diverse procedure comparative – ordinaria ed in deroga – per intraprendere una doverosa riqualificazione del personale dell’azienda, procedendo altresì, anche con l’approvazione dei Regolamenti per avviare le procedure comparative ordinarie e per quelle transitorie che prevedono la deroga al titolo di studio per le progressioni verticali, sia ordinarie che in deroga, nella misura stabilita dal piano triennale del fabbisogno del personale. Durante l’ultima riunione abbiamo chiesto un tavolo permanente per promuovere la risoluzione di tutte le questioni che stanno ostacolando la sottoscrizione del Contratto Integrativo e la stesura dell’atto di costituzione del fondo del salario accessorio. La situazione attuale sta provocando ulteriore disagio dei dipendenti”.
Francesca Cavallin