Nel mirino CulturAprilia, il mercato dei fiori e il consorzio Coprovi
Ladri scatenati
Ladri scatenati ad Aprilia dove in poche ore sono finite nel mirino dei malviventi un’associazione, il mercato dei fiori ed il consorzio Coprovi. Il primo furto si è consumato lunedì 15 aprile all’interno del polo CulturAprilia di via Pontina dove si trova la sede dell’associazione antiviolenza “Donna Lilith”. A quell’ora, l’area dell’ex Claudia è pressoché deserta ed i malviventi hanno avuto gioco facile. I ladri hanno infatti infranto una portafinestra e una volta entrati nella struttura hanno portato via un personal computer ed una macchinetta del caffè. Poi, probabilmente non vedendo altri oggetti di valore da poter rubare, hanno preferito darsela a gambe prima che qualcuno potesse notare qualcosa di strano. Solo la mattina seguente, però, i volontari dell’associazione, che da oltre trent’anni si occupa di dare un sostegno ed un aiuto concreto alle donne in difficoltà e vittime di violenze, si sono accorti della sgradita “visita”. Qualche ora dopo si sono presentati al reparto territoriale dei carabinieri per sporgere una formale denuncia. I militari hanno così avviato le indagini per risalire agli autori del furto. Martedì notte, 16 aprile, invece, i ladri hanno puntato il mercato dei fiori, situato nella zona di Campoverde. L’area, che tra pochi giorni ospiterà come da tradizione la Fiera Agricola, è stata anch’essa visitata dai malviventi che probabilmente pensavano di trovare denaro contante. I malviventi, dopo aver spaccato il lucchetto che era a protezione di una porta, sono entrati nella struttura mettendo a soqquadro gli uffici ma non asportando nulla di valore. La loro attenzione è poi andata sulle macchinette degli snack presenti all’interno del mercato dei fiori. Le hanno forzate portando via qualche spiccio contenuto nei vari distributori.
“Sono stati più i danni che il valore del furto in sé – commenta il gestore del mercato dei fiori Paolo Servadio – probabilmente pensavano di trovare denaro contante o chissà cosa in vista dell’apertura della Fiera. Sono cose che non dovrebbero accadere ma possiamo dire che è andata bene nella sfortuna”.
Stesso identico “colpo” operato alla Coprovi. Anche in questo caso i ladri, una volta all’interno dello storico consorzio, hanno preso di mira i distributori automatici asportando le monete contenute all’interno. Poi sono fuggiti senza lasciare traccia. Insomma, giorni complicati ad Aprilia dove i malviventi sono tornati a colpire e a fare, soprattutto, danni.
Alessandro Piazzolla
Il caso di Aprilia nel rapporto annuale di Avviso Pubblico
Amministratori sotto tiro
La città di Aprilia figura all’interno del rapporto annuale di Avviso Pubblico, presentato il 17 aprile scorso in occasione della conferenza “Amministratori sotto tiro”, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana di Roma. Il rapporto infatti fa mensione dell’episodio avvenuto il 10 ottobre 2023, quando ignoti lanciarono una molotov fuori dalla sede dell’Asam, accompagnata da una scritta minatoria rivolta al sindaco Lanfranco Principi, ospite dell’appuntamento organizzato da Avviso Pubblico.
Il presidente di FNSI Vittorio Di Trapani, il presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà, la sottosegretaria al Ministero dell’Interno Wanda Ferro, il curatore del Dossier e responsabile dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico Claudio Forleo, il direttore analisi di Acled Andrea Carboni, hanno presentato il dossier relativo alle intimidazioni subite dagli amministratori locali nel corso del 2023, in occasione dell’incontro moderato dal giornalista del Tg3 Fabrizio Feo.
A chiudere l’evento, la testimonianza del sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, vittima il 10 Ottobre 2023 di un atto intimidatorio perpetrato da ignoti, che hanno scagliato una bottiglia incendiaria contro la sede dell’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi e lasciato una scritta sulle mure che lasciava intendere in maniera chiara il movente del gesto, chiamando in causa direttamente il Primo Cittadino.
“L’atto intimidatorio che ho subito – ha sottolineato il Sindaco - forse non è paragonabile per gravità ad alcuni dei casi riportati all’interno di questo report annuale. Non è possibile tuttavia sminuire la portata del gesto, né il modo in cui lo stesso incide nella vita di una persona che lo subisce. Questi episodi hanno ripercussioni sul lavoro e sulla vita privata della persona e dei suoi familiari, spezza la serenità, alimentano paure e preoccupazioni e rischiano di condizionare la normale attività amministrativa, lavorativa, la vita privata. Per questo è importante una maggiore consapevolezza da parte degli amministratori e da parte dei cittadini, perché ogni atto intimidatorio rivolto alle istituzioni è un atto contro la loro stessa volontà democratica e contro la loro libertà”.
Sebbene i numeri segnalino un trend in costante calo negli anni, con 315 episodi del 2023 contro i 574 del 2018, il minor numero di denunce, la porzione di episodi che restano sconosciuti all’opinione pubblica e una normalizzazione di alcune tipologie di atti intimidatori, sembrano essere la causa della diminuzione numerica dei casi- solo 4 dei quali registrati nella Provincia di Latina su 11 avvenuti nella Regione Lazio. Per questo a conclusione dei lavori, l’invito rivolto agli amministratori e alla politica nei vari livelli di tenere alta l’attenzione sul fenomeno.
Edoardo Capri