Ennesimo incidente su via Genio Civile a Campo di Carne
Strada mortale
Ci ritroviamo nuovamente ad assistere all’ennesimo incidente mortale sulla Via Genio Civile, un strada che ormai ha registrato innumerevoli sinistri e vittime. Ad aprile 2019 il Comitato di Quartiere Campo di Carne ha presentato una petizione per chiedere al Prefetto di Latina, Provincia di Latina e Comune di Aprilia l’adozione urgente di misure volte a tutelare la sicurezza urbana e stradale, bene della comunità e diritto fondamentale di ciascun individuo.
Quando parliamo di sicurezza servono concretezza e pragmatismo: per questo sono necessarie misure immediatamente idonee a produrre risultati tangibili. E’ assolutamente inaccettabile che una così trafficata arteria stradale (collega SR148 e SR207) sia priva, nella quasi totalità della sua lunghezza, di attraversamenti pedonali, marciapiedi, luci e soprattutto dissuasori di velocità. Inoltre lamentiamo da anni l’assenza delle autorità sul controllo costante della circolazione. La cittadinanza è disgustata e sfiduciata dalla negligenza e assenza delle istituzioni che dovrebbero tutelare la sicurezza e la salute del cittadino, nonostante tutte le precedenti segnalazioni , solleciti inviati negli anni ed incidenti accaduti di cui anche mortali a tutt’oggi nulla si è mosso e non sono state prese idonee misure per la messa in sicurezza del tratto stradale. Siamo pronti nuovamente a richiedere un nuovo ed incisivo intervento da parte del Prefetto di Latina.
Comitato di Quartiere
Campo di Carne
Cantine allagate, bombole e rifiuti abbandonati e la presenza dei senzatetto
Le criticità della torre Ater
Spazzatura, bombole del gas abbandonate, cantine allagate da continue perdite d’acqua, l’impianto centralizzato che va in down ogni tre giorni e, per finire, anche la presenza di alcuni senzatetto nei seminterrati. La situazione alla torre Ater di via Guardapasso, ad Aprilia, è incandescente. Problemi e criticità, in verità, non sono una novità per lo stabile situato nel cuore del quartiere popolare di Toscanini. Già in passato i residenti avevano segnalato diverse cose che non andavano per il verso giusto. Oggi, nuovamente, sembra che la situazione sia sul punto di diventare esplosiva. In primis si registra il problema all’impianto centralizzato della palazzina che non permette di avere con regolarità l’acqua calda ai condomini.
“Ogni tre giorni siamo senza acqua calda – spiega una donna che vive nello stabile dell’Ater – l’inverno appena passato è stato tragico perché non potevamo accendere neanche i riscaldamenti. Abbiamo passato interi mesi senza poterci scaldare, ovviando alla difficoltà con delle stufe. Non è una cosa normale questa. E’ assurdo che ogni settimana dobbiamo chiamare i tecnici per risolvere questa criticità. Tre, quattro giorni al massimo e poi siamo daccapo”.
Non è l’unica vicenda che scatena il malcontento dei condomini perché c’è un’altra storia che sembra non trovare pace. Le cantine della Torre, infatti, continuano ad essere stabilmente allagate. Perdite che non trovano ancora una spiegazione da parte dei tecnici dell’Ater.
“I seminterrati, almeno buona parte di essi, sono sempre pieni d’acqua – ci spiega un’altra signora che vive da anni nella palazzina – lo abbiamo segnalato più volte ma finora non sono riusciti a capire da dove arrivano le perdite. Io da tempo ho tolto alcuni oggetti che custodivo nel box proprio per paura che si rovinassero con l’acqua”.
“Purtroppo abbiamo riscontrato che la scheda dell’impianto si brucia molto spesso – spiega il direttore dell’Ater Ciampi – abbiamo installato un misuratore per effettuare in questi giorni una diagnosi del problema. Per quanto riguarda invece le perdite, ammetto che è un problema reale e che stiamo cercando di risolvere con i nostri tecnici”.
Nelle ultime settimane si sono aggiunte nuove criticità. Si perché diversi residenti hanno notato che nelle cantine trovano rifugio alcuni senzatetto. Una situazione di difficoltà e di degrado che preoccupa gli abitanti.
“Sono almeno un paio le persone che sono state viste più volte aggirarsi nelle cantine – continua la donna – è ovvio che un po’ di timore c’è. Abbiamo paura che si possano creare situazioni al limite, che ci possa essere una reazione aggressiva nei confronti di chi vive qui. Alcuni anziani neanche scendono più nei sotterranei, non si fidano. Lì sotto c’è anche il problema della spazzatura abbandonata. Purtroppo qualcuno ha anche pensato bene di abbandonare delle bombole del gas, con tutti i rischi che ciò comporta, che devono essere rimosse il prima possibile o rischiamo che accada qualcosa di grave. Il comune intervenga prima di trovarci davanti all’ennesima tragedia”.
Alessandro Piazzolla