Il mondo la scoprì con il Bimillenario Virgiliano
L’Antica Lavinium
Quarant’anni fa con il Bimillenario Virgiliano il mondo scoprì l’Antica Lavinium.
Il 21 settembre del 1981 in occasione del Bimillenario della morte del grande poeta Publio Virgilio Marone (21 settembre del 19 a.C.) si tennero in Italia le celebrazioni del Bimillenario Virgiliano.
A Roma nell’ambito del Bimillenario Virgiliano, dal 22 settembre al 31 dicembre del 1981, presso il palazzo dei Conservatori al Campidoglio si tenne la mostra “Enea nel Lazio – archeologia e mito”.
La mostra era posta sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il Comitato d’Onore era formato da Ministri, dai sindaci di Roma. Napoli e Mantova, da rettori di Università ed altre personalità della cultura. Mentre il Comitato scientifico vedeva la presenza di tre grandi archeologi che avevano fatto scoperte straordinarie a Pratica: i prof. Ferdinando Castagnoli, Lucas Cozza e Pietro Sommella.
Fu un evento di risonanza mondiale in cui furono portate alla conoscenza del grande pubblico le scoperte archeologiche relative alla presenza di Enea nel Lazio.
Una sezione della mostra era dedicata a “La leggenda di Enea fondatore di Lavinium”, dove vi era una puntuale storia degli scavi di Pratica e degli straordinari ritrovamenti ed anche una vasta esposizione dei reperti scoperti, ora nel Museo Lavinium, tra cui la leggendaria statua della Minerva Tritonia.
La stessa pubblicazione che illustrava i contenuti della Mostra aveva in copertina la foto della testa della Minerva.
Per ricordare l’evento a Pratica l’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Pietro Bassanetti mise una targa in marmo all’interno del Borgo, proprio a un lato dell’entrata, attualmente visibile, su cui vi è scritto: “Bimillenario Virgiliano 19 A.C. 1981 il Borgo di Pratica di Mare sorge sul sito dell’acropoli dell’Antica Lavinim”.
Attilio Bello allora assessore al Comune di Pomezia ha un ricordo indelebile della cerimonia.
“La manifestazione - ricorda Bello - si tenne di mattina nel periodo in cui vi era la mostra a Roma. Il Comune aveva nei giorni precedenti fatto realizzare la targa in marmo che pose all’interno del Borgo di lato dell’entrata dove è appunto ora, coprendola con un drappo che aveva i colori di Pomezia ed anche con un fiocco tricolore. Quella mattina arrivarono con i pullman da Roma i partecipanti alla mostra: le delegazioni delle città legate a Virgilio, esponenti politici nazionali, una vasta rappresentanza dell’Università La Sapienza di Roma, tra cui gli archeologi che avevano scavato a Pratica, guidata dal rettore prof. Antonio Ruberti. Ad accoglierli vi era il sindaco Pietro Bassanetti, il sottoscritto ed altri esponenti della giunta e del consiglio comunale, abitanti del borgo e cittadini di Pomezia. Il sindaco Bassanetti, insieme al rettore Ruberti scoprirono la targa, vi furono dei brevi discorsi e poi tutti insieme andammo a piedi a visitare le tredici Are e l’Heron di Enea. Ricordo ancora lo stupore e l’ammirazione dei visitatori davanti alle spiegazioni del prof. Sommella che illustrò ai presenti i reperti venuti alla luce tra cui quella che era considerata la tomba di Enea. L’evento del Bimillenario Virgiliano fu talmente importante che su indicazione del presidente della Repubblica Sandro Pertini, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato coniò una Moneta commemorativa “Il Sesterzio” in tre versioni, oro, argento e bronzo”.
A.S.
Dopo l’annuncio di controlli da parte del Comune per magia le acque sono diventate chiare
Qualcuno inquina il fosso della Crocetta
Occhio al fosso!
Il 17 settembre il Comune di Pomezia ha pubblicato sulla sua pagina:
“Controllo e monitoraggio delle acque superficiali, gli interventi in corso sul fosso della Crocetta.
Procedono gli interventi di controllo e monitoraggio sul fosso della Crocetta a seguito delle segnalazioni di miasmi pervenute dai residenti del quartiere Querceto. L’Ufficio Ambiente e la Polizia Locale del Comune di Pomezia, in collaborazione con l’Ente di Bonifica, hanno effettuato diversi sopralluoghi a cui seguirà a breve il campionamento delle acque a cura di Arpa Lazio.
“I campionamenti delle acque – spiega l’assessore Giovanni Mattias – ci consentiranno di verificare in quali punti del fosso, presumibilmente a monte del Querceto, si trovano gli scarichi che creano disagi al quartiere. Con questo intervento proseguiamo la campagna di monitoraggio dei corsi d’acqua che insistono sul territorio comunale, avviata già lo scorso anno”.
“Un intervento importante – aggiunge il sindaco Adriano Zuccalà – con pulizia del versante e devegetazione di una sponda del fosso, necessarie per far accedere agilmente gli enti di controllo. Rimaniamo in attesa dei campionamenti di Arpa Lazio per identificare gli scarichi e programmare azioni congiunte a tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.
“La collaborazione con la cittadinanza per questa Amministrazione è sempre prioritaria - sottolinea il Presidente della Commissione Ambiente Massimiliano Villani - Per questo motivo, non appena pervenuta la segnalazione da parte del Comitato di Quartiere Querceto, anche come Commissione Ambiente ci siamo fatti subito promotori di attività atte a ricercare e risolvere il problema”.
Interessante sono state le osservazioni comparse qualche giorno dopo il post del Comune, il 19 settembre, sulla pagina del Comitato di Quartiere Querceto:
“Le coincidenze queste sconosciute.... Il Comune di Pomezia dichiara con un post pubblico che insieme agli enti competenti stanno investigando sui miasmi e presunti scarichi abusivi nel ruscello del parco della Crocetta e magicamente, questa mattina, l’acqua è diventata limpida.
Erano mesi che non si vedeva il fondale. Speriamo che si riesca comunque ad individuare la fonte dei miasmi in modo da risolvere definitivamente il problema e speriamo che chi ha causato per mesi i disagi ai residenti ne paghi comunque le conseguenze”.
Con piacere apprendiamo che la collaborazione tra un Comitato di Quartiere e gli enti preposti al controllo dei fossi tra cui quello della Crocetta ha funzionato.
Certo l’ideale è che gli enti preposti vigilassero comunque è sempre senza aspettare eventuali segnalazioni ed evitando di pubblicizzare, per ovvie ragioni, i controlli prima che vegano attuati.
Tra l’altro sarebbe anche il caso che il fosso della Crocetta venga pulito così da rendere scorrevole il flusso dell’acqua evitando cosi i ristagni, perché vi è di tutto, ultimamente abbiamo individuato anche gomme di auto. E’ bene anche ricordare che poi tutti questi rifiuti se non vengono tolti vanno a finire in mare!
T.R.
Addio Norina, l’ultima colona
L’ultima colona ci ha lasciati.
La signora Norina Soldati in Piovacari è deceduta il 9 settembre scorso. Aveva 99 anni la signora Norina e il 14 aprile del prossimo anno avrebbe festeggiato i 100 anni di vita. La signora Norina era arrivata a Pomezia nel 1939 con la sua famiglia da Montano (Romagna). Il papà Soldati Attilio a cui era stato assegnato il podere 2889, la mamma Adele Guerini e ben 9 figli, sei maschi e tre femmine tra cui appunto Norina. Sposatasi con Domenico Piovacari del podere 2885, la signora Norina rimane vedova e con cinque figli da crescere. A loro ed ai suoi nipoti ha dedicato tutta la sua vita. Ai funerali tenutisi il 10 settembre nella chiesa di San Benedetto vi erano oltre ai familiari ed ai parenti una numerosa rappresentanza di coloni romagnoli, ma anche cittadini che l’avevano conosciuta e stimata.
Una sua nipote acquisita, la signora Maria Russo, l’ha ricordata durante il rito funebre:
“Dedico un pensiero a zia Norina, in presenza di tutti i suoi cari che lei ha amato tanto. Zia Norina. Persona buona ed onesta. Il tuo modo di essere, semplice, sempre pronta a dare buoni consigli e buone parole per tutti.
Il tuo esempio sarà fonte di ispirazione per chi ti ha amato; quando sei arrivata dalla Romagna nel lontano ’39, come pioniere, inseguendo un sogno che poi hai realizzato: costruire le fondamenta per la tua famiglia.
Hai dedicato la tua vita ai figli, 5 gioielli: Graziella, Luciana, Gabriella, Anna e Sergio con educazione e tanto amore. Oltre al tuo tempo che hai dedicato all’amore per i tuoi nipoti e alla tua nuora Patrizia. Nel percorso della tua vita, hai affrontato certamente grandi difficoltà ma hai sempre cercato di superarle grazie alla forza del tuo amore che trasmettevi agli altri. Insieme alle tue cognate Giulia e Giuseppina avete cresciuto una generazione. Adesso che sei in cielo, splende la luce che illuminerà il nostro cuore per indicarci la tua presenza sempre accanto a noi. Ti ricorderemo sempre con immenso affetto. Grazie zia Norina”.
T.S.