Una serata all’insegna dell’alta cucina con lo chef Davide Ravaglia ed Emanuele Andreani che hanno cucinato pesce e carne
Da Nardini le tecniche di cottura al barbecue
È stata una giornata davvero all’insegna dell’alta cucina da Nardini in via della Vittoria 20 a Nettuno.
Dalle 17 alle 22 si sono alternati alle tante spiegazione e alla dimostrazione delle più disparate tecniche di cottura al barbecue, due personaggi di alta caratura: Chef Davide Ravaglia di fama nazionale che oltre alla suo modo empatico di spiegazione, il tutto condito con tantissima simpatia, ha illustrato delle tecniche innovative per come cucinare, dal polpo cotto nella wok ai tagliolini all’acqua di cottura del polpo con bottarga, alla scarola abbrustolita, all’ananas al maraschino. Il secondo personaggio è Emanuele Andreani pluripremiato per gara di taglio di carni, responsabile del reparto macelleria del Carefour di Nettuno e appassionato di Barbecue, con la sua gentilezza e competenza oltre a spiegare le differenze sui vari tagli di carne e come riconoscere la qualità ha eseguito delle tecniche di cottura particolari, dalla Picanha, all’Assado, alle semplici, ma difficili cuocerle in maniera perfetta senza fiamme e senza fumo bistecchine di collo.
Il pubblico non numeroso ma di qualità, circa 30 persone, ha potuto apprezzare i tanti sapori cucinati, con una degustazione continua, creando quel sano rapporto di convivialità che il barbecue ha come prima caratteristica, accomunare le persone per un momento di spensieratezza e sapore, ma anche, tutti, hanno avuto modo di approfondire come cucinare al meglio nel proprio barbecue, che pur sapendo che si poteva fare, non avevano avuto modo di sperimentarlo nel proprio.
Ci dice Francesco Nardini: “mi sto rendendo conto che le persone apprezzano sempre di più la cottura all’aria aperta ma non vogliono essere schiavi alla cottura, perciò sta avendo molto successo queste tecniche dove la presenza del ”cuoco” non è necessaria, inoltre con il sistema di cottura indiretta si risolve anche il problema del fumo e fiamme quando si cucina cibi grassi, tipo salsicce e pancetta. La necessità dei corsi sta diventando prioritaria, al punto che sto organizzando dei mini corsi a domicilio, dove chi vuole riceve un mio incaricato che spiega direttamente sul proprio barbecue cosa fare”.
Congedandoci da Francesco Nardini, non possiamo non apprezzare i tanti sistemi di riscaldamento alternativi al gas presenti nella sua sala espositiva, e gli chiediamo notizie: “da oltre 30 anni che mi sono concentrato sulle fonti rinnovabili (sole Legna, pellet….) come sistema di riscaldamento alternativo, questa attuale crisi mi da ragione sulla mia scelta di gioventù, maggiormente sul riscaldamento a legna con il termocamino Vulcano, che con una sola carica di legna riscalda una casa di oltre 400mq per tutta la giornata, oltre ad una produzione di acqua calda anche il giorno dopo a fuoco spento. E’ per questo che il motto Da Nardini Il Gas Usatelo Solo Per Cucinare è sempre più attuale.
Francesco Nardini viale della Vittoria 20 Nettuno tel 069808120 info@nardinitermocamini.it WhatsApp 3297450946.
Ponte tibetano
Nunzio Ciccone presidente onorario dell’Associazione I Love Molise, che a Pomezia ha molti simpatizzanti grazie alla numerosa presenza sul nostro territorio di molisani, ci ha voluto sottolineare che poco lontano da noi vi è il Molise con luoghi bellissimi e ancora poco conosciuti. Uno di questi è Roccamandolfi con il suo splendido ponte tibetano e i resti del Castello longobardo.
“Oggi consiglio una visita a Roccamandolfi, - ci sottolinea Ciccone - storico paesino molisano alle pendici del Matese. Questo luogo custodisce un sito sorprendente, lo scoprirete raggiungendo la parte alta del paese a ridosso dei resti del vecchio castello longobardo. Dopo aver percorso una stradina sterrata vi apparirà un ponte tibetano.
Il ponte è costituito da una passerella di 234 metri, che nel suo punto centrale raggiunge l’altezza di 140 metri, sospeso sulla valle rocciosa scavata dal fiume Callora.
Sicuramente l’attraversamento è per gente che non soffre di vertigini e che vuole provare un’emozione intensa, lo consiglio comunque a tutti voi perché la struttura è frutto di un progetto eseguito nel rispetto dei massimi criteri di sicurezza. Chi ama camminare può raggiungere i resti del vicino Castello collocato sulla collina.
Dalla sua sommità si può ammirare lo splendido paesaggio immerso nei fitti boschi circostanti.
Superata l’impresa del doppio attraversamento del ponte ed eventualmente anche della visita al castello, ci si può tranquillamente ristorare con la gastronomia locale e successivamente visitare la chiesa di San Giacomo e la chiesa di San Sebastiano, costruite nel tardo medioevale”.
Roccamandolfi è facile da raggiungere, infatti dista circa 230 km da Pomezia e ci sia arriva comodamente attraverso l’autostrada Roma Napoli con uscita San Vittore e poi con una comodissima strada che porta ad Isernia e da qui imboccare la statale per Benevento ed uscire poco dopo allo svincolo per Roccamandolfi. In totale circa due ore e mezzo di viaggio ma ne vale la pena.
A.S.