Riservato alle squadre di Polizie Locali, si terrà dal 9 all’11 dicembre 2022
Il Padel Tour a Pomezia
Pomezia sarà sede dal 9 all’11 dicembre 2022 del Padel Tour, riservato agli appartenenti alla Polizia Locale d’Italia.
Ma ecco il comunicato apparso sulla pagina dell’ Associazione Sportiva Polizie Municipali d’Italia: “Facendo seguito al recente 1° Campionato Nazionale di Padel riservato agli appartenenti alla Polizia Locale d’Italia svoltosi dal 9 all’11 settembre c.a. presso “Città di Molfetta-Bisceglie-Trani”, la Città di Pomezia è lieta di organizzare una 2° tappa.
Il torneo si svolgerà con la collaborazione del consigliere delegato A.S.P.M.I. al Padel Ivano Marzano per la parte organizzativa e tecnica i colleghi Massimo De Simone, Luigi Metta, Renzo Buratti e Fabio Battaglia. La manifestazione si svolgerà dal 9 all’11 dicembre 2022 c/o l’Associazione Sportiva Globo 69 indoor sita in Pomezia, Via Laurentina, gli atleti e familiari saranno ospitati presso la seguente struttura alberghiera con trattamento di pensione completa o mezza pensione a seconda delle proprie esigenze.
- Hotel Palace 2000: tariffa in pensione completa con camera doppia o tripla Euro 75,00 al giorno e Euro 60,00 mezza pensione. Tassa di soggiorno Euro 2,00 – suppl. sing. euro 20,00. Resp. Paola Simola 338/5004286- Mail: paolasimola@interhotelitalia.com.
La struttura dista pochi chilometri dai campi e le prenotazioni dovranno essere effettuate autonomamente dai singoli partecipanti entro.
I costi relativi alla partecipazione al Torneo sono di Euro 35 cadauno comprendenti di iscrizione e oltro. Si rammenta a tutti gli atleti di munirsi di Certificato Medico Agonistico da fornire all’organizzazione.
Si precisa inoltre che il torneo prevede l’iscrizione di un massimo di 16 coppie di cui hanno diritto di prelazione le 9 coppie che hanno disputato il 1 Campionato Nazionale di Padel, per gli ulteriori posti liberi sarà data l’opportunità alle prime coppie che ne faranno richiesta.
Per ulteriori informazioni contattare Massimo De Simone 347/3886632 - Ivano Marzano 3397956767 – Luigi Metta 3334053361”.
Da sottolineare che nel 1° Campionato Nazionale di Padel svoltosi dal 9 all’11 settembre nelle citta di Molfetta- Bisceglie- Trani hanno conquistato il titolo di campioni d’Italia di Padel delle Polizie Municipali due partecipanti della nostra polizia municipale, ci riferiamo al vice commissario Massimo De Simone e dall’ass. capo Fabio Battaglia.
A.S.
L’incontro organizzato dalle Donne Democratiche
Interruzione di gravidanza
Un pomeriggio partecipato quello di ieri sul tema dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza; l’incontro, organizzato dalle Donne Democratiche di Pomezia si è tenuto alla presenza della Dottoressa Lisa Canitano (da sempre in prima linea nella difesa dei diritti e della salute delle Donne) e di Sportello Donne Pomezia c/o la Libreria Odradek di Pomezia (che ringraziamo per la collaborazione). Grazie al prezioso contributo della dottoressa Canitano, abbiamo percorso le tortuose strade che devono intraprendere tutte le donne che decidono di o devono ricorrere all’IVG; non sono mancate comprensibili critiche al Sistema Sanitario Nazionale che, nonostante la sua laicità nella sostanza, finisce - nella pratica - per lasciare molto (forse troppo) spazio all’obiezione di coscienza che - in casi come quelli sull’aborto - pesa sulla libertà di scelta dei singoli.
Tutto questo - percorsi burocraticamente complicati e presenza massiccia di medici obiettori - finisce per concretizzarsi in una drammatica difficoltà per le donne a ricorrere all’interruzione di gravidanza, nonostante la 194/78 tuteli la libertà di scelta delle donne entro i 90 giorni dal concepimento.
Bravissime e competenti le nostre Martina Battistelli (membro della Segreteria del PD di Pomezia e Torvaianica) e Francesca Goffreddo (Referente tavolo Educazione e Cultura del PD di Pomezia e Torvaianica); Martina - infermiera nel reparto di neonatologia di un ospedale romano - ha tessuto in modo impeccabile le fila di questo incontro, nato dalla volontà di opporci alla proposta di Legge di Gasparri (che vorrebbe riconoscere la capacità giuridica al feto) mentre Francesca, laureanda in Giurisprudenza, ci ha fatto capire quanto la suddetta variazione di Legge sia un modo per equiparare l’IVG ad un omicidio e sia, anche nel caso non passasse, un pericoloso gioco per ridurre i diritti delle Donne.
Francesca e Martina (e con loro tutte le Donne Democratiche) hanno, per questo, esortato tutte e tutti a non fare nemmeno un millimetro indietro dalla Legge 194/78!
Con questo incontro, si è voluto iniziare un percorso per non arretrare, per sensibilizzare, per parlare e confrontarsi su temi che, sebbene siano di genere, sono indice del livello di civiltà e di salute di un intero Paese!
Di seguito, ci fa piacere riportare l’intervento di Francesca Goffredo perché spiega in modo semplice ed esaustivo cosa accadrebbe se la modifica proposta da Gasparri dovesse diventare Legge: “In data 13 ottobre 2022 il vicepresidente del senato Maurizio Gasparri presenta un disegno di legge con il quale propone una modifica all’art 1 del codice civile. Attualmente l’art.1 del c.c prevede che la capacità giuridica, ossia la capacità di essere titolari di diritti e doveri, si acquista al momento della nascita. Tra questi diritti rientra il diritto alla vita, alla salute, all’integrità fisica. Il testo modificato invece prevederebbe che la capacità giuridica si acquisterebbe non più al momento della nascita, ma al momento del concepimento (limitatamente ai diritti non patrimoniali), il che significa che l’embrione avrebbe lo stesso diritto alla vita della madre. Questo comporterebbe delle conseguenze gravissime, partendo dal fatto che renderebbe impossibile praticare l’interruzione volontaria di gravidanza senza incorrere nell’accusa di omicidio, norma posta a tutela del diritto alla vita.
Art. 575 del codice penale: “Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno”.
Ma ancora, prendiamo l’esempio di una donna che scopre di avere una malattia e, poco dopo, prima di iniziare le cure, scopre anche di essere incinta; quello che si verificherebbe nel caso di cure incompatibili con la gravidanza sarebbe particolarmente preoccupante. Con questa modifica all’art. 1 la donna non avrebbe più la possibilità di scegliere di interrompere la gravidanza, portando avanti così le cure. Non avrebbe più il diritto di scegliere di salvarsi, perché questo comporterebbe la lesione del diritto alla vita di un altro soggetto, dell’embrione. Probabilmente però la volontà non è quella di dare seguito a questa modifica, ma è più quella di farci accettare una limitazione del nostro diritto all’aborto minore di quella che avremmo con questa modifica. Di fronte alla possibilità di commettere un’omicidio tutto risulterebbe più accettabile. E invece no, non dobbiamo accettare nessuna limitazione, né grande, né piccola, del diritto che abbiamo conquistato più di 40 anni fa”.
PD Pomezia