Intervista ad Adriano Zuccalà che ricorda i dieci anni di buona amministrazione e disponibile a rifare il Sindaco
“Per Pomezia sempre con anima e cuore”
Adriano Zuccalà, esponente del Movimento Cinque Stelle, è stato sindaco di Pomezia dal 10 giugno 2018 al 31 agosto del 2022, quando è stato sfiduciato da 13 consiglieri comunali, circa nove mesi prima che terminasse il suo mandato. Precedentemente era stato consigliere comunale da maggio 2013 fino al 2018 e in quel periodo è stato anche presidente del Consiglio comunale dal 2016 al 2018.
- Dopo quattro anni da Primo Cittadino, indubbiamente con grandi responsabilità, come vive attualmente il quotidiano? Ha staccato la spina oppure fa ancora politica attiva?
“Ci tengo a precisare che la caduta dell’amministrazione non è dovuta alla sfiducia votata in Consiglio, ma alle dimissioni, nelle segrete stanze di un notaio, da parte dell’opposizione e di 4 fuoriusciti dal M5S che hanno avuto paura di spiegarne le motivazioni in aula di fronte alla maggioranza.
Oggi continuo certamente il mio impegno politico. Con la fine dell’esperienza di governo ci siamo impegnati tutti nella campagna elettorale nazionale che ci ha visto protagonisti, con un risultato locale ben al di sopra della media nazionale, che testimonia ancora una volta il grande lavoro fatto in questi anni.
Solo in questi giorni sono riuscito a prendermi del tempo da dedicare alla famiglia e a quanto trascurato in questi 10 anni a causa dell’impegno per la mia città, a cui mi sono dedicato da sempre con anima e cuore. Adesso sto ripartendo con i miei progetti lavorativi personali, anche quelli lasciati in standby per diverso tempo, pur continuando a supportare il Movimento e Pomezia”.
- Come auspica che venga ricordata la sua amministrazione? Quali sono le realizzazioni che considera più significative?
“La nostra amministrazione verrà ricordata dai risultati concreti che tutti i cittadini possono toccare con mano, indubbiamente senza precedenti. L’abbattimento dell’ecomostro di Torvaianica, risultato raggiunto grazie alla mia intuizione e al supporto della maggioranza, la fine dei lavori del Teatro di via Virgilio, la riqualificazione dell’area di Santa Palomba e i tanti interventi realizzati per la città. Non solo, abbiamo garantito a Pomezia una prosperità in termini di progetti per i prossimi 10 anni, ottenendo in poco tempo oltre 120 milioni di euro di finanziamenti per andare a realizzare opere, infrastrutture e servizi per i nostri concittadini.
Ricordo inoltre che la finestra di lavoro del Movimento 5 Stelle è durata 10 anni. In questo periodo di tempo siamo riusciti a capovolgere completamente l’immagine della città lasciata dai governi precedenti, della destra prima e della sinistra dopo. La Pomezia sommersa dai rifiuti, sporca, con le strade distrutte e le scuole che cadevano a pezzi, con edifici abbandonati ad ogni angolo, senza servizi e senza vita, ha lasciato spazio a quella che è diventata una città esempio di buon governo, riconosciuto oltre i confini della nostra Regione. Non lasciamo quindi solo opere, ma anche un profondo rinnovamento della qualità di vita, ottenuto grazie all’impegno, alla capacità e alla competenza acquisita in questi anni”.
- Quali ritiene debbano essere le priorità della prossima amministrazione che guiderà la nostra città?
“Intanto mi auguro di non dover assistere ad altri problemi in città dovuti dalla gestione commissariale che, inevitabilmente, è lontana dalle esigenze dei cittadini e non conosce fino in fondo le pieghe della nostra comunità. La nostra Città ha bisogno di portare avanti con onestà, concretezza e perseveranza quello che abbiamo già avviato in questi anni. I due progetti PINQUA ad esempio, ottenuti dalla nostra amministrazione, insieme a tanti altri interventi già previsti, cambieranno il volto di Pomezia, Torvaianica e tutti gli altri quartieri. Prima delle dimissioni di chi ha regalato la città ad un Commissario, avevamo pubblicato un’agenda politica concreta di risultati da raggiungere in un arco temporale ben definito. Su quell’agenda troviamo l’abbattimento delle barriere architettoniche e i marciapiedi sul litorale, la tariffa puntuale dei rifiuti, nuovi asili, nuove scuole, la rotatoria al bivio, il nuovo approdo dei pescatori con il mercato del pesce e tanti altri interventi. Siamo già in drammatico ritardo, per questo bisognerà non solo portarla avanti, ma recuperare quanto non è stato ancora fatto”.
- Zuccalà anche se molto giovane lei ha già un curriculum di amministratore pubblico di tutto rispetto. Ritiene conclusa questa esperienza oppure alle prossime elezioni amministrative proporrà al Movimento Cinque Stelle una sua ricandidatura a Sindaco?
“In questi anni mi sono sempre messo a disposizione della città con umiltà e senso del dovere. In questi mesi devo dire di essere rimasto piacevolmente colpito dell’ondata di affetto e rispetto nei miei confronti, segno che quanto fatto in questi anni, anche oltre i confini di Pomezia, è stato apprezzato. Ho sempre lavorato per il bene della nostra città e delle comunità in cui ero chiamato in causa dal mio ruolo, ad esempio come presidente della conferenza dei sindaci ASL o in ambito ANCI, senza mai cedere a false promesse o rassicurazioni di comodo, ma parlando sempre onestamente e portando sul tavolo del confronto risultati ottenuti e non parole al vento come gli altri partiti hanno sempre fatto. Io credo che quando ci si presenta alla città per governare, si debba partire sempre dai programmi e dalla credibilità della squadra. Sulla base di questi presupposti, il Movimento 5 Stelle potrà contare sempre sul mio supporto e, se ci saranno le condizioni per tornare a guidare Pomezia con un progetto che tenga conto dei nostri punti cardine e dell’agenda già segnata in questi anni, io ci sarò”.
- A febbraio del 2023 ci sono le regionali del Lazio e poi a seguire le amministrative di Pomezia. In entrambi gli appuntamenti elettorali lei auspica che il M5S debba andare da solo o allearsi con il Pd? A livello locale considera positive alleanze con liste civiche?
“Le alleanze si fanno sulla base di idee condivise e progetti comuni, quando e se dalla parte opposta del tavolo si presenta qualcuno che ha il tuo stesso interesse nel portare avanti il bene della città, della regione o del paese.
L’alleanza con il Partito Democratico la ritengo non solo infruttuosa per il bene delle nostre comunità, ma addirittura deleteria. Senza contare che trovo assurdo anche solo parlare di alleanze con chi vuole realizzare un inceneritore nel Lazio, alle porte della nostra città. Il PD si è dimostrato a livello generale inaffidabile, senza una linea politica chiara e totalmente in antitesi con quelli che sono i nostri punti cardine programmatici, a partire dall’ambiente. Vivono un costante distaccamento da quelle che sono le necessità delle persone, favorendo i grandi gruppi di potere e le aggregazioni portatrici di interessi, dimenticandosi di chi ha veramente bisogno di aiuto.
A livello regionale, l’ingresso nella giunta di due assessori, insieme al lavoro portato avanti dai consiglieri regionali, ha solamente colmato quello che le forze di maggioranza hanno trascurato per anni, l’ambiente e il turismo, ma su tutto il resto c’è ancora molta strada da fare. Non dimentichiamoci che stiamo ancora aspettando i fondi per bonificare ECO-X che la Regione aveva promesso 5 anni fa.
A livello locale il PD è un morto che cammina, anche zoppo. La segreteria si è in buona parte dimessa, essendosi accorti anche loro che il commissariamento causato dalle dimissioni è stato un colpo inferto alla città e a loro stessi. Le persone non hanno condiviso quanto successo, e questo verrà pagato a livello politico dai responsabili.
Le forze civiche sono un motore importante della nostra comunità, penso che sedersi a un tavolo programmatico per confrontarsi sui punti convergenti a favore della città sia un passo importante da compiere. È chiaro che a Pomezia il M5S sia la forza politica che ha messo in campo il vero cambiamento, un esperimento politico ben riuscito che oggi può considerarsi maturo e in grado di confrontarsi con altri soggetti senza oscillazioni, mantenendo la sua centralità programmatica e fungendo da colonna portante della politica locale sana”.
A.S.