Intervista a tutto campo con la segretaria del Pd Eleonora Napolitano
“Pronti a dialogare con il M5S”
Eleonora Napolitano da poco più di un anno è segretaria del Pd di Pomezia -Torvaianica. Napolitano durante il suo mandato ha dovuto affrontare due importanti appuntamenti elettorali, le politiche di settembre 2022 e le ultime regionali di febbraio 2023.
- Una sua analisi del voto del suo partito a Pomezia in questi due importanti appuntamenti elettorali e secondo lei come mai a Pomezia ha largamente vinto il centro-destra?
“Rintraccio tre ragioni: la prima si lega ad un clima che si respira a livello nazionale. Le crisi socio-economiche, nella storia, hanno notoriamente aiutato l’ascesa delle destre. Le persone fanno fatica, si sentono disorientate e “scelgono” chi racconta la realtà in modo riduzionista e fa appello alla pancia delle persone. La seconda, invece, riguarda la sinistra di questo paese che – fino al 26 febbraio – non sembrava capace di tradurre con un linguaggio comprensibile e autentico, le soluzioni offerte a quell’Italia che più soffre e fa fatica. La litigiosità interna al mondo del così detto “centro-sinistra”, animato da personalismi molto poco responsabili e da una linea politica ondivaga, ha finito per ledere tutti i partiti di quell’area. La terza, squisitamente locale, è un metodo che caratterizza le campagne elettorali del centro-destra, molto lontano dalla sacralità del diritto di voto e che si trasforma nella somma algebrica dei consensi”.
- Continuano attacchi alla sua segreteria da parte di esponenti del suo partito, con richieste di dimissioni. Li ritiene giusti? Ha qualcosa da rimproverarsi?
“I cambiamenti generano inevitabili scossoni agli equilibri e questo è stato anche nel PD di Pomezia. Sono stata eletta con un mandato chiaro: ricostruire la credibilità del partito, il suo rapporto con la nostra città e rigenerare la classe dirigente. Veder cambiare metodo e merito, capisco, ha rappresentato per una parte della nostra comunità uno scossone. A nulla sono valsi i continui tentativi per cercare di essere la segretaria di tutte le anime del partito, senza mai tradire quel mandato. Le richieste di dimissioni che si sono manifestate nel corso di questi mesi, sono un segnale che continuiamo ad andare nella direzione del cambiamento che è necessario. Infine, mi lasci dire, chiedere le mie dimissioni dopo la tornata nazionale e regionale – che ha visto il PD in difficoltà su tutto il territorio nazionale – mi sembra a dir poco pretestuoso”.
- Alle primarie del 26 febbraio aperte a iscritti e simpatizzanti a Pomezia: Shelin 571, Bonaccini 147. Si aspettava una grande vittoria della neo segretaria Elly Shlein.
“In tutta la campagna elettorale per le primarie, mi sono detta che se il 26 fossero scesi di casa i giovani, le donne e gli uomini che davvero sentono il bisogno di un grande partito progressista che torni ad essere la loro casa, Elly Schlein sarebbe stata la nostra segretaria. È andata così. È andata così in Italia, è andata così a Pomezia. Il risultato nella nostra città è, tra le altre cose, la conferma che il cammino da noi intrapreso un anno fa è quello giusto. Che il nostro potenziale elettorale desidera l’attenzione a certi temi che sono la risposta ai loro bisogni e una classe dirigente credibile e autentica. Che spetta a noi il compito di regalare un sogno e una visione per Pomezia, che sia motore della partecipazione popolare. Il risultato delle primarie ci conferma che è finito finalmente il tempo delle somme algebriche e che la politica torna ad essere lo spazio in cui costruire progetti e speranze per la collettività”.
- A maggio a Pomezia si vota per le amministrative e tra non molto bisogna già avere pronte eventuali coalizioni, candidati a sindaco e liste. Cosa farà il Pd?
“Questa Segreteria si è insediata con un obiettivo chiaro: ricostruire un rapporto autentico con la città attraverso un’identità forte e la credibilità della classe dirigente. Siamo stati protagonisti della scena politica locale per più di un anno, abbiamo sempre fatto del dialogo con la città, con le associazioni e con le forze politiche che condividevano i nostri stessi valori e principi, un tratto distintivo della nostra azione politica. Non solo per costruire un’alternativa alla destra. Ma anche e soprattutto per costruire una proposta seria e credibile per il futuro della nostra città. Per mesi abbiamo sottolineato la necessità di costruire un confronto tra le forze progressiste della città, quale spazio di elaborazione politica che sia al livello delle sfide del futuro di Pomezia. Sono stata, per questo, positivamente colpita dalle parole di Valentina Corrado, coordinatrice del M5S Lazio, che pone il Movimento su posizioni di dialogo molto vicine alle nostre. In coerenza con il lavoro fatto in questi mesi, dunque, il PD di Pomezia è pronto ad avviare molto presto un tavolo di confronto, certi che possa essere prima di tutto un luogo di riflessione e di elaborazione politica al servizio della città. Su quel tavolo porteremo temi per noi imprescindibili. Per citarne alcuni: la tutela del lavoro; le politiche sociali; la rigenerazione urbanistica e gli spazi di aggregazione; la difesa della sanità territoriale; le politiche culturali, lo sviluppo sostenibile e la difesa del nostro patrimonio naturale. Su tutto questo, e solo su questo, costruiremo la squadra che concorrerà per il governo della città”.
- Lei alle prossime amministrative parteciperà in prima persona? Se si in che ruolo?
“Io farò quel che è necessario al partito che ho la fortuna e la responsabilità di rappresentare e farò quello che sarà opportuno in relazione alla coalizione che andremo a costruire. Sono convinta che qualsiasi ambizione personale debba cedere il passo ad un bene superiore: il miglior progetto politico per Pomezia e la più efficace squadra per realizzarlo. Il mio ruolo sarà, prima di tutto, garantire che questo si faccia”.
A.S.