Ardea ha ricordato la festa nazionale con una corona di fiori al milite ignoto
Festa della Liberazione
Festa della Liberazione ad Ardea, con la deposizione di una corona di fiori ai piedi del Monumento ai Caduti, sito in Piazza del Popolo. Presente il sindaco Maurizio Cremonini, insieme al presidente del Consiglio Comunale, Francesco Giordani, alcuni assessori, e numerosi esponenti del consiglio comunale sia di maggioranza che di opposizione. Un appuntamento annunciato dallo stesso Primo Cittadino che aveva invitato la cittadinanza a partecipare numerosa all’appuntamento. Ma cerchiamo un po’ di fare chiarezza su questa festa del 25 aprile che ogni anno celebra in Italia la Festa della Liberazione.
Un anniversario molto significativo nella storia italiana perché commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del fascismo. È una festa nazionale – come ricordano gli storici -, simbolo della Resistenza, della lotta partigiana condotta dall’8 settembre 1943. La guerra non finì il 25 aprile 1945. Questo è un giorno simbolico, scelto perché in questa data cominciò la ritirata dei tedeschi e dei soldati della Repubblica di Salò da Milano e Torino, in seguito allo sfondamento della Linea Gotica da parte degli alleati e all’azione della Resistenza. Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946, il Re Umberto II emanò un decreto: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”. La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo nel 1949 è stata istituzionalizzata come festa nazionale, insieme al 2 giugno, festa della Repubblica. Da allora ogni anno, in varie città d’Italia da Nord a Sud, il 25 aprile vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria della Liberazione. Tra gli eventi c’è il solenne omaggio, da parte del presidente della Repubblica Italiana e delle alte cariche dello Stato, al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma, con la deposizione di una corona di alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre.
S.Me.
Secondo il comitato “Per vederci chiaro” ci sono le leggi per togliere le sbarre
Sindaco documentati
La storia del Consorzio Tor San Lorenzo Lido, è una di quelle vicende che da anni i cittadini di Ardea, vivono in ogni stagione della loro vita, Non c’è momento, mese dell’anno, giorno, ora ed anche minuti, che questo argomento non passi sulle bocche dei residenti, interessati o meno alla questione.
La vicenda è ormai a tutti nota e riguarda la rimozione delle sbarre all’ingresso del consorzio per consentire il libero accesso e la fruizione della spiaggia e del mare. Tutto sarebbe stato risolto in un contesto diverso da quello in cui si sta sviluppando in questi anni, e le sbarre sarebbero state sicuramente rimosse. Nel 2023, secondo il Comitato “Per Vederci Chiaro", che è una chiara espressione del Lido Tor San Lorenzo in quanto ha la sua sede proprio all’interno del perimetro consortile, via Agamennone 43, in una nota stampa fa il punto della situazione e ricorda al sindaco di Ardea, che ci sono delle sentenze che parlano chiaro e che la rimozione delle sbarre doveva avvenire già qualche anno fa. Ma gli stessi portavoce del Comitato, si trovano spiazzati davanti ad innumerevoli sotterfugi e mancanza di conoscenza delle sentenze e delle leggi in materia, che non hanno potuto far altro che stilare una nota ricordando quali siano gli impegni ed i doveri di una pubblica amministrazione.
“Il Sindaco di Ardea non conosce la legge – scrivono i portavoce Per Il Comitato Per Vederci Chiaro, Aldo Sallusti e Francesco Varamo -. Un portavoce del Comitato Per Vederci Chiaro, dopo un lungo colloquio con il Sindaco di Ardea, avvenuto pochi giorni fa, ha constatato che il Sindaco "ignora" la legge...
La normativa della Regione Lazio, non è a conoscenza del Sindaco di Ardea: la rr n.19 del 12/08/2016 art. 13 comma 5 recita: è fatto obbligo altresì ai comuni di porre in essere tutti gli adempimenti necessari, affinché le unità abitative, compresi consorzi e i residence, adiacenti il demanio marittimo non ostacolino il libero e gratuito accesso e transito all'arenile pubblico. Il sindaco di Ardea, ignorando e violando un obbligo, non tutela i diritti della cittadinanza, favorendo un’associazione di persone non riconosciuta, ovvero il "consorzio" Tor San Lorenzo Lido, a trarre un vantaggio economico tramite un tariffario, applicato a chiunque abbia intenzione di fruire del mare, con apposito sbarramento all'unica entrata, viale Enea, strada pubblica a tutti gli effetti. Le sbarre apposte all'ingresso del consorzio risultano abusive e sono state oggetto di una ordinanza del Consiglio di Stato alla loro rimozione da oltre un anno. Egregio sig. Sindaco data la sua non conoscenza della normativa regionale ovvero del codice della navigazione, dia una occhiata all'articolo 40 cp, è un consiglio di persone animate da spirito collaborativo insieme a tutti i comitati ed associazioni che si occupano delle gestioni dei consorzi, che perseguono semplicemente l'affermazione della legalità, questa, sconosciuta ad Ardea. Non dimentichi la sentenza emessa dal Tribunale di Velletri contro il consorzio Tirenella a favore del Comune di Ardea, inattuata dal 2020. In ultimo, si allega un documento acquisito presso il Tribunale di Velletri dove il Dirigente del Comune di Ardea, Emanuele Calcagni, ascoltato i.q. di Responsabile dalla p.g. , in fase di interrogatorio asserisce quanto il Signor Sindaco e la sua giunta, in spregio alla legge non mette in atto quanto stabilito dalle varie sentenze”.
Sabatino Mele