Due avvenimenti hanno ultimamente caratterizzato la politica locale.
Il primo è avvenuto durante il Consiglio comunale di giovedì 24 ottobre quando nella diretta si vede la consigliera del Pd Rosaria Del Buono che, dopo il suo intervento sulla mozione presentata dal suo partito “Il muro della gentilezza”, lascia il suo posto per qualche minuto, poi la si vede poco dopo rientrare visibilmente turbata, mentre fuori dall’inquadratura si sentono voci concitate. Interviene subito il capogruppo del Pd Eleonora Napolitano dichiarando: “…il capogruppo della Lega (Fabrizio Salvitti) si rivolge violentemente alla consigliera Del Buono intimandole forse di stare zitta perché non sa quanta beneficenza fa lui”. A questo punto i consiglieri del Pd prima e poi subito dopo quelli dei Cinque Stelle in segno di protesta e di solidarietà per la Del Buono hanno ritirato i loro punti e abbandonato l’aula. Si è saputo dopo che la Del Buono aveva nel frattempo lasciato il Consiglio comunale per andare subito al pronto soccorso, recandosi poi nella caserma dei Carabinieri di Pomezia per denunciare l’accaduto.
Nel contempo vi è un comunicato del Pd locale che accusa il capogruppo della Lega Fabrizio Salvitti di avere aggredito “fisicamente con una spallata” la consigliera comunale del suo partito Rosaria Del Buono.
A sua volta il coordinatore della Lega locale Luigi Lupo da me contattato ha ridimensionato l’episodio dicendomi che “Vi è stata soltanto una discussione molto animata, come avviene alcune volte durante un Consiglio comunale. Non vi è stata nessuna aggressione, per questo il nostro capogruppo Salvitti, a sua tutela, ha sporto una denuncia nei confronti della consigliera Del Buono per calunnia e diffamazione”.
Dell’accaduto ne hanno parlato anche alcuni media nazionali, mentre il Pd a tutti i livelli ha espresso solidarietà per la sua consigliera comunale Rosaria Del Buono. I rapporti in Consiglio comunale dei partiti di opposizione, Pd e Cinque Stelle, con la maggioranza già erano tesi, dopo questa vicenda, probabilmente saranno infuocati. Il secondo, riguarda una richiesta di chiarimenti inviata congiuntamente dai gruppi consiliari del Pd e Cinque Stelle alla Segretaria del Comune in data 25 ottobre 2024 con copia al Prefetto di Roma “riguardo alla procedura di aspettativa e alla regolarità dell’elezione del sindaco Veronica Felici”.
A detta dei firmatari l’iniziativa è scaturita dopo la pubblicazione di un articolo apparso su un giornale online.
“Nel 2023 – recita la missiva di Pd e Cinque Stelle - avevamo già ricevuto rassicurazioni, ma ora emergono ulteriori dubbi sulla correttezza delle procedure seguite. I principali punti della nostra richiesta: - La Sindaca ha presentato richiesta di prolungamento dell’aspettativa prima delle dimissioni ufficiali da un altro incarico. Come è possibile? - È legittimo un prolungamento dell’aspettativa per un nuovo incarico o è necessaria una nuova richiesta specifica? Può una richiesta ufficiale essere valida senza numero di protocollo? Aspettiamo la risposta del Segretario Generale per fare piena chiarezza e garantire il rispetto della norma di legge. Continueremo a vigilare affinché tutte le procedure siano trasparenti e corrette, nell’interesse di Pomezia e dei suoi cittadini”.
Nel contempo anche Paolo Ruffini, primo dei non eletti di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni amministrative ha protocollato in data 25 ottobre una “Contestazione delle cause di ineleggibilità ed incompatibilità“ indirizzandola al sindaco, al segretario generale, al dirigente al personale, al presidente del consiglio comunale, oltre che a tutti i consiglieri.
A.S.