Raccolte 125 firme per sensibilizzare l’amministrazione
Il Querceto si mobilita
Il Querceto continua ad essere ignorato da questa amministrazione comunale; nonostante i miei articoli e le e-mail inviate da molti abitanti del quartiere, nessuna risposta arriva dagli uffici preposti o dalla prima cittadina.
In questo articolo vorrei portare in evidenza una iniziativa di una mamma del quartiere, la signora Deborah Frontera che, i primi di ottobre ha raccolto 125 firme e le ha inviate all’attenzione della Sindaca e che ovviamente non ha avuto nessuna risposta.
Nella missiva della signora Deborah Frontera, che si faceva portavoce delle mamme del quartiere, chiedeva alcune migliorie più che legittime per il parco di via Laerte, al fine di un miglioramento della qualità della vita della comunità; tra le richieste vi erano: l’installazione di giochi inclusivi e accessibili ai bambini con disabilità, la possibilità di avere altre panchine, l’installazione di illuminazione e di cestini per i rifiuti, un area attrezzata per lo sport, delle coperture per la protezione dal sole, tipo dei gazebo e in conclusione la famosa area cani che è una necessità sentita dalla maggior parte degli abitanti della zona.
Il silenzio assordante di questa amministrazione nei confronti di questa città, oramai è sotto gli occhi di tutti, ma non per questo noi cittadini ci stancheremo di sollecitare la loro attenzione.
A tal proposito ho invitato gli abitanti del quartiere nel riorganizzare il Comitato di Quartiere, affinché non siano solo le voci dei singoli a farsi sentire, ma dell’intera comunità del Querceto. Nei primi mesi del prossimo anno convocherò un Assemblea per eleggere il nuovo Direttivo del Comitato, per avere di nuovo un gruppo di persone che si facciano carico delle problematiche del quartiere e organizzino eventi per la socializzazione tra gli abitanti.
Concludo ricordando a chi amministra questa Città, che sono stati votati per essere al servizio d’essa, che la responsabilità che hanno sulle loro spalle è stata una loro libera scelta e che se non si sentono in grado di svolgere il loro dovere, si possono anche dimettere.
Francesco Santoli
Il sindaco Veronica Felici commenta l’annuncio storico
Cucina italiana nell’Unesco
Veronica Felici, sindaco di Pomezia, commenta l’annuncio storico relativo all’iscrizione della cucina italiana tra i patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’UNESCO. Secondo la sua lettura, si tratta di un riconoscimento che eleva l’Italia a livello globale, valorizzando una tradizione enogastronomica inserita in modo completo nel tessuto culturale nazionale.
Felici sottolinea che questo successo è il frutto di un lavoro coordinato tra i vertici politici e il Governo, citando in particolare il ruolo del Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e lo sforzo collettivo della macchina pubblica. L’obiettivo è far emergere la cultura italiana non solo come patrimonio artistico, ma anche come patrimonio vivo legato al cibo e alle tradizioni quotidiane.
Dalla sua prospettiva di amministratrice locale, Felici ribadisce l’opportunità per Pomezia di valorizzare le proprie eccellenze enogastronomiche. Nella visione della sindaca, la città può contribuire con prodotti tipici e identitari, come i torvicelli, un piatto che rappresenta le radici e la comunità locale. L’auspicio è che tali elementi possano, un giorno, essere conosciuti e apprezzati a livello internazionale, diventando simboli concreti di una ricchezza culinaria italiana.
Nel commento, l’idea chiave è che la cultura passa anche dal cibo e che l’orgoglio nazionale si alimenta di tradizioni comuni. Felici invita quindi a riconoscere come la tavola possa trasformarsi in un patrimonio universale, rafforzando l’identità italiana e offrendo nuove opportunità per territori come Pomezia di far conoscere le proprie peculiarità al mondo.
P.V.